Le prime proiezioni stagionali rilasciate dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF), con sede operativa a Bologna, iniziano a delineare il quadro climatico del mese di dicembre, offrendo indicazioni preziose — seppur ancora a carattere generale — su ciò che potremmo aspettarci per le imminenti festività dell’Immacolata e del Natale. È opportuno ricordare che si tratta di proiezioni climatiche e non di previsioni meteorologiche puntuali: lo scopo è identificare possibili anomalie termiche e pluviometriche su scala continentale, con un margine d’incertezza che va sempre considerato.
Secondo l’ultimo aggiornamento del modello europeo, il mese di dicembre dovrebbe esordire con temperature decisamente sopra la media, con anomalie positive che, in alcune aree del continente, potrebbero raggiungere e superare i +3°C rispetto al periodo di riferimento climatologico 1991–2020. Questo surplus termico interesserà in particolare il Nord Europa, dove la mancanza di raffreddamento stagionale rappresenta un fattore chiave: è proprio da quelle regioni che, in condizioni normali, si originano gli impulsi d’aria fredda responsabili delle discese artiche verso le medie latitudini, Italia compresa.
In assenza di questi serbatoi di freddo, le probabilità di assistere a irruzioni gelide significative nella prima parte del mese, almeno fino all’8 dicembre (Festa dell’Immacolata), appaiono al momento piuttosto ridotte. Lo scenario delineato sembra dunque coerente con i trend osservati negli ultimi inverni europei, sempre più condizionati da un avvio stagionale con circolazione zonale prevalente e anomalie termiche positive.
Lo scenario potrebbe tuttavia mutare nella seconda parte del mese, quando il comportamento del Vortice Polare stratosferico — e la sua eventuale propagazione troposferica — diventerà determinante. Un vortice compatto e ben strutturato favorisce la tenuta del flusso zonale, con la conseguente persistenza di correnti atlantiche miti e umide che, sull’Italia, si traducono in un clima instabile, a tratti piovoso, ma con temperature superiori alla media e scarsa propensione a incursioni fredde. Al contrario, eventuali segnali di destabilizzazione del vortice (tramite warming stratosferici o ondulazioni meridiane) potrebbero aprire la strada a discese di aria artica o continentale: in tal caso, non sarebbero da escludere episodi invernali anche intensi, con neve a quote medio-basse sul Nord Italia e lungo la dorsale appenninica centrale.
In sintesi, dicembre dovrebbe iniziare con condizioni climatiche atipicamente miti e relativamente stabili, mentre resta ancora aperta — e dipendente dall’evoluzione del vortice polare — la possibilità di scenari più invernali nella seconda metà del mese. Saranno quindi i prossimi aggiornamenti modellistici, soprattutto quelli a scala emisferica, a fornire indicazioni più precise sull’effettiva probabilità di un Natale bianco per alcune aree del nostro Paese.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
