La parabola televisiva di Amadeus continua a rappresentare uno dei casi più emblematici del panorama mediale italiano contemporaneo, dove il passaggio dal servizio pubblico alla televisione commerciale si è trasformato in una sfida più complessa del previsto. Il conduttore ravennate, che aveva abbandonato la Rai dopo cinque edizioni consecutive del Festival di Sanremo per approdare al Nove con un contratto quadriennale da dieci milioni di euro, si trova ora a fare i conti con una realtà televisiva che ha ridimensionato notevolmente le sue aspettative e quelle della rete.
La situazione attuale di Amadeus presso Warner Bros Discovery presenta numeri che definire deludenti sarebbe un eufemismo, considerando che Like a Star, il suo nuovo talent musicale, si è attestato costantemente su percentuali di share che oscillano tra il 2,4% e il 2,8%. La terza puntata del programma, andata in onda mercoledì 28 maggio, ha registrato 417.000 telespettatori con uno share del 2,4%, confermando una tendenza che vede il conduttore lontanissimo dai fasti del periodo Rai. Questi dati acquisiscono particolare significato se confrontati con i risultati che lo stesso Amadeus otteneva in Rai, dove Affari tuoi sotto la sua conduzione raggiungeva regolarmente il 65% di share.
Il momento di maggiore sincerità televisiva è arrivato durante una delle recenti puntate di Radio2 Radio Show La Pennicanza, dove Fiorello è tornato a sorprendere il pubblico radiofonico con un format che ha immediatamente riacceso i riflettori sul rapporto tra i due protagonisti della televisione italiana. Durante questa occasione, Amadeus ha manifestato una lucidità disarmante riguardo alle proprie prospettive televisive, dichiarando con autoironia di trovarsi “nel camerino modesto, dal 3% di share” e anticipando che anche il prossimo programma The Cage, in partenza dall’8 giugno in access prime time, non supererà probabilmente la soglia del 3% di share.
The Cage – Prendi e scappa rappresenta l’ennesimo tentativo di Warner Bros Discovery di rivitalizzare la presenza di Amadeus nei propri palinsesti, proponendo un game show che vedrà il conduttore affiancato da Giulia Salemi in un format che prevede squadre di due concorrenti impegnate in una sfida dove strategia e sangue freddo dovranno permettere loro di raggiungere la soglia dei 50.000 euro per “sconfiggere la Gabbia”. Il programma, adattamento di “Raid the cage” già proposto con successo in diciannove paesi, andrà in onda dal lunedì al venerdì alle 20:30, posizionandosi in una fascia oraria particolarmente competitiva dove Amadeus dovrà confrontarsi con tutti i principali competitor televisivi.
La conversazione radiofonica con Fiorello ha però aperto scenari inaspettati riguardo al futuro professionale del conduttore, con lo showman siciliano che ha rivelato dettagli significativi sui rapporti tra Amadeus e la Rai. “Qua in Rai sei come Voldemort, innominabile”, ha scherzato Fiorello, aggiungendo però informazioni di tutt’altro tenore: “Lo sai che in Rai ti vogliono bene. Se dovessi avere un ripensamento, sai che le porte sono sempre aperte”. Questa rivelazione assume particolare rilevanza considerando che Fiorello ha specificato di aver parlato direttamente con i dirigenti Rai, citando esplicitamente Stefano Coletta e confermando che “davvero mi hanno detto che ti riprendono”.
Parallelamente alle voci di un possibile ritorno in Rai, il panorama mediale ha registrato anche ipotesi relative a un approdo di Amadeus in Mediaset, scenario che ha acquisito credibilità attraverso indiscrezioni giornalistiche che parlano di trattative per farlo approdare ad Amici di Maria De Filippi nella fase serale come giudice fisso. Questa possibilità appare particolarmente interessante considerando che Amadeus non ha un contratto in esclusiva con Discovery e che ha già fatto apparizioni nel programma di Maria De Filippi, riscuotendo apprezzamenti per il suo “ottimo orecchio per le canzoni che possono avere successo”. Le speculazioni si sono spinte fino a ipotizzare un suo possibile arrivo al posto di Striscia la Notizia nell’access prime time di Canale5, dove potrebbe rappresentare una risposta strategica al successo di Stefano De Martino con Affari tuoi.
Il dialogo radiofonico ha toccato anche il tema Sanremo, con Amadeus che ha manifestato il desiderio di tornare al Festival insieme a Fiorello, Fabrizio Biggio e Gianni Morandi, ipotizzando una conduzione a quattro che potrebbe realizzarsi “tra dieci anni”. Tuttavia, Fiorello ha prontamente frenato questi entusiasmi ricordando la programmazione già delineata per il Festival, che vedrà Carlo Conti al timone della prossima edizione seguito da Stefano De Martino per almeno due anni, scenario che renderebbe necessario attendere “almeno cinque anni” prima di poter concretizzare tale progetto. Gianni Morandi ha chiuso questo segmento con una battuta che ha sintetizzato perfettamente le tempistiche in gioco: “Dovete dirmi chi spinge la mia carrozzina”.
La situazione di Amadeus al Nove rappresenta un caso di studio emblematico delle dinamiche contemporanee del mercato televisivo, dove il passaggio da una rete all’altra non garantisce automaticamente il trasferimento del pubblico e del successo. Il tentativo di Warner Bros Discovery di rafforzare il proprio palinsesto attraverso l’acquisizione di volti noti del panorama televisivo italiano si è scontrato con la realtà di un pubblico che fatica a seguire i propri beniamini al di fuori dei contesti consolidati. L’esperimento del simulcast, che ha visto Like a Star trasmesso contemporaneamente su otto canali del gruppo Discovery, non è riuscito a modificare sostanzialmente i numeri degli ascolti, dimostrando come la moltiplicazione delle piattaforme non costituisca automaticamente una soluzione ai problemi di audience.
Nonostante le difficoltà evidenziate dai dati Auditel, Amadeus ha manifestato una posizione di apparente serenità riguardo alle proprie scelte professionali, dichiarando di non pentirsi del trasferimento al Nove e di fare “sempre convinto” le cose che fa. Questa determinazione, unita alle aperture manifestate sia dalla Rai che da Mediaset, configura uno scenario in cui il futuro televisivo del conduttore ravennate rimane aperto a diverse possibilità, mentre il mercato televisivo osserva con attenzione l’evoluzione di una vicenda che potrebbe ridefinire gli equilibri del panorama mediale italiano nei prossimi mesi.