Claudio Baglioni annuncia il ritiro dalle scene, ma prima un’ultima sorpresa per tutti i fan: ecco di cosa si tratta

Il cantautore romano conferma il ritiro previsto per fine 2026 e presenta la nuova versione dell’album più venduto della storia italiana, annunciando un tour d’addio che partirà da Lampedusa.
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Claudio Baglioni ha ribadito la decisione di abbandonare definitivamente le scene musicali al termine del 2026, confermando quanto annunciato lo scorso anno durante una conferenza stampa svoltasi presso l’Hotel Hilton di Roma per presentare la riedizione dell’album “La vita è adesso”, uscita il 6 giugno 2025 con il sottotitolo “Il sogno è sempre” per celebrare i quarant’anni dalla prima pubblicazione del disco più venduto nella storia della discografia italiana.

“Confermo quello che ho detto, saranno gli ultimi mille giorni”, ha dichiarato il cantautore romano durante l’incontro con la stampa. “Nessun ripensamento. Appena l’ho annunciato ho pensato di aver fatto una cosa insensata, poi ho capito di aver preso la decisione giusta. Mille, ovviamente, è una cifra simbolica, potrei sforare un po’”.

Il progetto discografico rappresenta una rivisitazione completa dell’album originale del 1985 attraverso nuove registrazioni in studio che mantengono l’essenza artistica delle composizioni originali pur aggiornandone le sonorità. Ogni traccia è stata risuonata e cantata dal vivo presso i Forum Studios di Roma con una formazione di ventuno musicisti e coristi, utilizzando la metodologia di registrazione di quarant’anni fa che prevedeva la presenza contemporanea di tutti gli interpreti nella stessa sala senza l’ausilio di computer o intelligenze artificiali.

La riedizione comprende undici brani, incluso il pezzo inedito “Il sogno è sempre” realizzato insieme all’Orchestra Italiana del Cinema e al Coro Giuseppe Verdi, che rappresenta il messaggio universale secondo cui i sogni non cessano mai di esistere. L’album è disponibile in doppio vinile in confezione gatefold e in quattro diversi formati, in compact disc e in versione digitale con tecnologia Dolby Atmos, mentre la copertina e i booklet ripercorrono la narrazione che collega passato, presente e futuro attraverso le fotografie scattate durante le registrazioni da Toni Thorimbert.

Durante la presentazione, Baglioni ha rivelato un retroscena significativo relativo alla genesi dell’album originale, spiegando che il disco avrebbe dovuto intitolarsi inizialmente “Un bar sulla città”. “L’avevo immaginato e scritto seduto a un tavolino all’aperto dello Zodiaco accanto all’Osservatorio di Monte Mario”, ha raccontato l’artista. “Ogni giorno per due mesi e mezzo con un gelato al cioccolato e doppia panna, una bottiglia d’acqua naturale e un buon caffè. Davanti c’era tutta la città da guardare”.

Il cantautore ha proseguito descrivendo l’atmosfera di quei pomeriggi creativi: “Salivo su dopo pranzo a buttar giù parole nuove per le canzoni di un album da finire in tempo in un tempo che era già finito. Restavo finché il sole non scendeva dietro e se avevo combinato qualcosa di buono mi offrivo un bicchiere di spumante. Fu così che, brindando con me stesso e tutta quella gente lontana e sconosciuta, mi venne da esclamare Evviva la vita! La vita è adesso”.

Parallelamente all’uscita della riedizione discografica, Baglioni ha annunciato il Grand Tour che prenderà il via nell’estate del 2026 con quaranta date negli spazi aperti di tutta Italia. Il tour, che il cantautore ha definito “forse il mio ultimo giro vero”, avrà un’anteprima speciale il 27 settembre 2025 a Lampedusa con ingresso gratuito, luogo che riveste un significato particolare per l’artista che dal 2003 al 2012 ha organizzato sull’isola il festival O’ Scià.

“Sono contento di partire non da un luogo conosciuto per il bel teatro o per un parco naturale, ma da un’isola straordinariamente bella, anche per le vicende che ha avuto”, ha spiegato Baglioni, lanciando nel contempo una critica velata ai colleghi che si avvicinano alle cause sociali “a ore”. “Tutti quelli che si avvicinano a una causa, lo fanno per farsi perdonare il successo. Tanti firmano petizioni e costruiscono eventi di cui sanno poco: più che soldati sono trombettieri che suonano la carica”.

L’album “La vita è adesso” rappresenta tuttora un record assoluto nella discografia italiana con oltre quattro milioni e mezzo di copie fisiche vendute e ventisette settimane consecutive al vertice delle classifiche di vendita, rimanendo nelle prime posizioni per oltre un anno. Il disco ha incarnato perfettamente lo spirito e le speranze degli anni Ottanta, diventando la colonna sonora di un’intera generazione attraverso brani che hanno segnato profondamente la cultura musicale italiana.

Baglioni ha sottolineato come questa non sia un’operazione nostalgia, precisando: “Non amo le celebrazioni quando un autore è in vita perché si perde tempo a guardarsi indietro anziché guardare avanti: è come se fossero commemorazioni. Non volevamo nemmeno dargli una lucidata, come si fa in queste occasioni. E così siamo tornati in studio di registrazione per suonarle e cantarle dal vivo e l’abbiamo fatto come si registravano i dischi tanti anni fa, tutti insieme nella stessa stanza”.

Accanto al progetto discografico, è stato realizzato un cofanetto super deluxe in edizione limitata di mille copie numerate, disponibile dal 18 giugno presso gli store online, le librerie e i rivenditori specializzati. Il cofanetto comprende il libro d’artista di Emiliano Ponzi, considerato uno dei maggiori artisti visivi contemporanei italiani, la versione in doppio vinile nero dell’album e una cartolina d’autore firmata da Baglioni stesso.

Il cantautore romano, che compirà settantaquattro anni il prossimo 16 maggio, ha ribadito la fermezza della propria decisione riguardo al ritiro, spiegando di aver “incorniciato tanti progetti che altrimenti sarebbero stati meno identitari” grazie all’annuncio della conclusione della carriera. Con una carriera che abbraccia oltre cinquant’anni e che ha prodotto diciassette album in studio, tredici dal vivo e sette raccolte, Baglioni si prepara dunque a salutare definitivamente il pubblico che lo ha accompagnato in questo straordinario percorso artistico.