Un insidioso vortice d’aria fredda si è recentemente addentrato sul territorio italiano, determinando un marcato peggioramento delle condizioni atmosferiche che si sono tradotte in forti temporali, raffiche di vento di stampo autunnale e locali grandinate accompagnate da un brusco calo termico. Nelle ultime 24 ore il fronte perturbato, dopo aver interessato il Nord, si è spostato verso le regioni centro-meridionali interrompendo la fase di caldo torrido con piogge diffuse e venti più freschi, un break meteorologico particolarmente avvertito in Campania, Puglia e Lazio meridionale.
Paradossalmente, mentre al Sud persiste una circolazione instabile e più fresca dovuta alla presenza del vortice, le regioni settentrionali hanno iniziato a beneficiare di un timido ma progressivo ritorno dell’anticiclone africano, preludio a un radicale cambiamento dello scenario termico previsto nei prossimi giorni. L’analisi dei modelli meteorologici indica che il vortice d’aria fredda tenderà a stazionare soprattutto al Meridione, preservando un clima complessivamente fresco e instabile in Calabria e Sicilia, dove i valori massimi difficilmente supereranno i 27-29°C, risultando più bassi della media stagionale. Nello stesso arco temporale il resto del Paese vedrà una progressiva mitigazione dell’instabilità, con un graduale rialzo delle temperature che inizierà a manifestarsi in maniera più significativa tra giovedì 19 e venerdì 20 giugno.
Sulle regioni centrali i termometri potranno sfiorare punte di 36-37°C nelle principali aree urbane, tra cui Firenze, Roma, Terni e Frosinone, valori che risulteranno sensibilmente superiori alla norma del periodo e che richiamano scenari tipicamente estivi. Al Nord l’anticiclone africano si farà più presente sulla pianura Padana, garantendo temperature massime comprese tra 34 e 35°C, con Emilia e Lombardia in testa alla classifica del caldo.

La svolta più netta è attesa a partire da domenica 22 giugno, momento in cui il campo di alta pressione si estenderà in modo definitivo sull’Italia, instaurando una fase di tempo stabile, soleggiato e soprattutto molto caldo che si protrarrà per tutta la settimana successiva. Gli ultimi aggiornamenti dei centri di calcolo evidenziano l’arrivo di una nuova ondata di calore africana, con termiche in ulteriore risalita e valori destinati a superare ancora una volta le medie del periodo di diversi gradi. Le massime, soprattutto sulle regioni centrali e meridionali, potrebbero localmente avvicinarsi ai 40°C, mentre le minime notturne rimarranno elevate, comportando notti afose e scarso ricambio d’aria.
Pur senza contare fenomeni di concentrazione di polveri sahariane, che potranno rendere il cielo lievemente velato e ostacolare la qualità dell’aria, la nuova fase di caldo intenso metterà a dura prova i settori agricolo e idrico, già sollecitati dalle passate fasi di siccità. Alla luce dei modelli stagionali, si profila la possibilità che il mese di giugno chiuda con temperature medie superiori di 2-3°C rispetto alla norma, confermando il contributo dell’alta pressione africana a una tendenza di caldo precoce.

L’Italia si appresta a una traiettoria termica in due atti: prima un moderato refrigerio al Sud per il perdurare del vortice d’aria fredda, poi un netto innalzamento delle temperature a scala nazionale a partire dal 19 giugno, con picchi punteggiati di valori estivi fino all’avvio di un’ondata di calore di matrice africana dopo il 22 giugno. Lo scenario delineato dai modelli impone un monitoraggio costante degli sviluppi, in particolare per la tenuta delle gelide correnti in quota e per l’espansione dell’alta pressione che determinerà il ritorno di un regime termico eccezionalmente caldo