Sinner, il primo posto nel ranking Atp è a rischio: Jannik può perdere il trono

La sconfitta di Sinner contro Bublik a Halle e i progressi di Alcaraz al Queen’s aprono nuovi scenari nella lotta per il numero uno ATP, con lo spagnolo favorito nella seconda parte di stagione per il minor numero di punti da difendere.
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Il regno di Jannik Sinner al vertice del ranking ATP attraversa una fase delicata che potrebbe ridefinire gli equilibri del tennis mondiale nei prossimi mesi. La sconfitta subita dal numero uno azzurro per mano del kazako Alexander Bublik nel secondo turno dell’ATP 500 di Halle, con il punteggio di 3-6, 6-3, 6-4, rappresenta un episodio significativo che va oltre il mero risultato sportivo, aprendo scenari inediti nella battaglia per la supremazia mondiale con Carlos Alcaraz.

La debacle tedesca assume proporzioni particolari considerando la statistica impressionante che accompagnava Sinner prima di questo match: l’altoatesino non perdeva contro un giocatore classificato fuori dalla top 20 da 66 incontri consecutivi, una striscia che si interrompeva nell’agosto 2023 con la sconfitta contro Dusan Lajovic a Cincinnati. Il confronto con Bublik, numero 45 del mondo, ha evidenziato alcune crepe nella corazza del campione italiano, che ha convertito appena una delle nove palle break a disposizione, subendo la superiorità dell’avversario nei momenti decisivi.

Parallelamente, Carlos Alcaraz ha attraversato momenti di difficoltà al Queen’s Club, dove il numero due del mondo ha rischiato l’eliminazione nel derby spagnolo contro Jaume Munar. Il murciano ha dovuto annullare sette set-point nel secondo set, sprecando due match-point consecutivi nel tie-break prima di imporsi 6-4, 6-7, 7-5 dopo tre ore e 23 minuti di battaglia. Nonostante le difficoltà mostrate sull’erba londinese, Alcaraz mantiene intatta la propria ambizione di rosicchiare punti preziosi nella corsa al numero uno mondiale.

La situazione attuale del ranking ATP fotografa un Sinner in posizione di relativa sicurezza con 10.430 punti nel ranking live, mantenendo un vantaggio di circa 1.530 punti su Alcaraz, che può arrivare a un massimo di 9.300 punti in caso di vittoria al Queen’s. Tuttavia, la vera battaglia si giocherà nella seconda parte della stagione, dove emergono le differenze sostanziali tra i due contendenti in termini di punti da difendere.

L’analisi dei punti in scadenza rivela uno scenario che potrebbe favorire lo spagnolo: mentre Sinner dovrà difendere ben 6.030 punti dalla stagione post-Wimbledon, Alcaraz ne ha soltanto 1.060 da confermare. Questa disparità deriva dalla stagione 2024 completamente diversa vissuta dai due protagonisti: se l’azzurro ha dominato il cemento nordamericano e asiatico con vittorie a Cincinnati, US Open e Shanghai, oltre alla finale di Pechino e al trionfo alle ATP Finals, lo spagnolo ha attraversato un periodo di involuzione nella seconda metà del 2024.

Il dettaglio dei punti che Sinner deve difendere nel periodo agosto-novembre 2025 include 200 punti dai quarti di Montreal, 1.000 dalla vittoria a Cincinnati, 2.000 dal trionfo agli US Open, 330 dalla finale di Pechino, 1.000 dal successo a Shanghai e 1.500 dalle ATP Finals di Torino. Al contrario, Alcaraz deve difendere appena 10 punti dal primo turno di Cincinnati, 50 dal primo turno degli US Open, 500 dalla vittoria di Pechino, 200 dai quarti di Shanghai, 100 dagli ottavi di Parigi-Bercy e 200 dal girone delle ATP Finals.

La Race ATP 2025, che riflette i risultati della stagione in corso, presenta una fotografia completamente ribaltata rispetto al ranking tradizionale: Alcaraz guida con 5.840 punti (potenzialmente 6.240 dopo il Queen’s), mentre Sinner insegue a 4.000 punti. Questo divario di quasi 2.000 punti nella classifica annuale evidenzia come lo spagnolo abbia saputo sfruttare al meglio la prima parte della stagione, culminata con le vittorie a Indian Wells e Roland Garros.

La sfida tra i due fuoriclasse assume connotazioni particolari anche dal punto di vista storico: Sinner è attualmente alla sua 54esima settimana consecutiva da numero uno mondiale, posizionandosi al quarto posto nella classifica dei regni più lunghi dall’introduzione del ranking ATP, dietro a Roger Federer (237 settimane), Jimmy Connors (160) e Lleyton Hewitt (75). Il confronto diretto tra i due vede Alcaraz in vantaggio per 8-4, ma Sinner ha dimostrato una crescita costante nel corso degli ultimi mesi.

L’uscita prematura da Halle rappresenta per Sinner anche una battuta d’arresto nella preparazione per Wimbledon, dove l’azzurro raggiunse i quarti di finale nel 2024 e dove dovrà difendere 400 punti. La superficie erbosa rimane quella dove il numero uno italiano ha mostrato maggiori difficoltà di adattamento, elemento che potrebbe favorire Alcaraz, vincitore dei Championships nel 2023 e 2024.

Il calendario della seconda parte della stagione 2025 diventa quindi cruciale per determinare il nuovo equilibrio al vertice del tennis mondiale. Sinner dovrà dimostrare di poter replicare l’eccezionale rendimento del 2024 su cemento, superficie dove ha raccolto 70 vittorie su 78 match disputati nell’anno precedente. La pressione di dover confermare risultati straordinari si scontra con la libertà di cui gode Alcaraz, chiamato a migliorare una seconda parte di stagione 2024 che lo aveva visto raccogliere appena 1.060 punti.

La battaglia per il numero uno mondiale si preannuncia quindi come una delle sfide più avvincenti della stagione tennistica, con due approcci diametralmente opposti: da una parte Sinner, che deve gestire la pressione di confermare risultati eccezionali, dall’altra Alcaraz, che può permettersi di attaccare senza particolari pressioni nella fase decisiva dell’anno. Il verdetto finale dipenderà dalla capacità dell’azzurro di mantenere la continuità di rendimento che lo ha portato al vertice, mentre lo spagnolo punta a sfruttare ogni opportunità per completare il sorpasso e riconquistare una posizione che aveva già occupato nel 2022.