L’Italia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga e gloriosa storia agli Academy Awards. In vista della 98ª edizione degli Oscar, in programma a Los Angeles nel 2026, sono stati resi noti i 24 film italiani iscritti per concorrere alla candidatura nella categoria International Feature Film (Miglior Film Internazionale), ex Best Foreign Language Film. La selezione sarà affidata, come di consueto, a una commissione dell’ANICA, che nei prossimi mesi dovrà indicare quale tra queste opere rappresenterà ufficialmente il nostro Paese nella corsa alla prestigiosa statuetta dorata.
La posta in gioco non è solo simbolica. L’Italia detiene infatti un primato storico: con 14 premi vinti nella categoria Miglior film straniero, è la nazione più premiata di sempre, seguita da Francia (12) e Spagna (4). Se si includono anche i premi onorari ricevuti prima dell’istituzione ufficiale della categoria nel 1956, il nostro palmarès diventa ancora più rilevante.
Ecco tutti i film italiani che hanno conquistato l’Oscar come Miglior Film Straniero:
- 1957 – La strada di Federico Fellini (premio onorario)
- 1958 – Le notti di Cabiria di Federico Fellini
- 1964 – 8½ di Federico Fellini
- 1965 – Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica
- 1971 – Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica
- 1975 – Amarcord di Federico Fellini
- 1989 – Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore
- 1990 – Mediterraneo di Gabriele Salvatores
- 1992 – La vita è bella di Roberto Benigni
- 1999 – La vita è bella (Oscar anche come miglior attore e miglior colonna sonora)
- 2000 – La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore (non vincitore come film straniero, ma premiato per la musica)
- 2014 – La grande bellezza di Paolo Sorrentino
- 2022 – È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino (candidato ma non vincitore)
- 2021 – Pinocchio di Matteo Garrone (candidato in categorie tecniche)
- 2021 – Notturno di Gianfranco Rosi (candidato come miglior documentario)
- 2021 – La vita davanti a sé con Sophia Loren (candidato per la miglior canzone originale)
Occorre fare una precisazione: La vita è bella (1999) vinse tre Oscar, ma soltanto quello al miglior film straniero è considerato in questo contesto. I premi a Benigni come miglior attore e a Nicola Piovani per la colonna sonora sono stati assegnati in categorie generali. Lo stesso vale per La leggenda del pianista sull’oceano, che vinse l’Oscar per la colonna sonora (Ennio Morricone), ma non fu candidato come miglior film internazionale.
Tra questi riconoscimenti brillano nomi entrati nella storia del cinema mondiale: Federico Fellini, che ha vinto quattro volte (più un Oscar alla carriera nel 1993); Vittorio De Sica, anche lui vincitore di quattro statuette; e Roberto Benigni, il cui La vita è bella fu un caso planetario, conquistando anche il pubblico americano. L’ultimo trionfo risale al 2014, quando Paolo Sorrentino portò a casa l’Oscar con La grande bellezza, omaggio felliniano al vuoto esistenziale della borghesia romana.
Ora, a distanza di oltre un decennio, l’Italia torna a giocarsi le sue carte con una rosa di 24 film molto eterogenei per stile, temi e approccio registico. Un panorama che riflette la ricchezza del nostro cinema contemporaneo, sospeso tra memoria storica, urgenze sociali, sperimentazione visiva e narrazione identitaria. Accanto ai grandi nomi — come Özpetek, Martone, Genovese, Soldini, Placido e Salvatores — troviamo anche nuove voci femminili e registi emergenti, capaci di affrontare il presente con uno sguardo originale e spesso sorprendente.
- BERLINGUER. LA GRANDE AMBIZIONE – Andrea Segre
Un ritratto politico e umano di Enrico Berlinguer, tra gli ultimi leader carismatici del Novecento italiano. Il film alterna materiali d’archivio a riflessioni contemporanee sulla sinistra italiana. - DIAMANTI – Ferzan Özpetek
Una storia d’amore intensa e stratificata tra due donne di generazioni diverse, sullo sfondo di una Roma brillante e decadente. L’intimità, la memoria e la bellezza ferita sono al centro della narrazione. - DIVA FUTURA – Giulia Louise Steigerwalt
Ispirato alla vera storia del collettivo femminile che rivoluzionò l’industria dell’erotismo italiano negli anni ’80. Un inno alla libertà sessuale e all’autodeterminazione in una società ancora patriarcale. - DUSE – Pietro Marcello
Un biopic poetico su Eleonora Duse, leggendaria attrice del teatro italiano. Tra genio, fragilità e una carriera internazionale, il film è anche una riflessione sulla vocazione artistica. - ELISA – Leonardo Di Costanzo
Una docente in pensione si ritrova a gestire un gruppo di adolescenti ai margini nel cuore di Napoli. Tra tensioni sociali e legami inattesi, Elisa scopre una nuova forma di maternità. - ETERNO VISIONARIO – Michele Placido
Racconto epico della vita di Giordano Bruno, tra eresia, filosofia e fuoco. Un dramma storico che unisce spiritualità, ricerca della verità e il coraggio di sfidare il dogma. - FAMILIA – Francesco Costabile
Una famiglia calabrese si riunisce dopo anni di silenzi per un’eredità contesa. Vecchie ferite riemergono, tra segreti, colpa e desiderio di riconciliazione. Un dramma corale e intenso. - FOLLEMENTE – Paolo Genovese
Una clinica psichiatrica diventa il teatro di storie d’amore, dolore e rinascita. Genovese dirige un cast corale in un film che indaga il confine tra normalità e follia, con empatia e leggerezza. - FUORI – Mario Martone
Un uomo esce di prigione dopo 25 anni e tenta di reinserirsi in una Napoli che non riconosce più. Martone torna a esplorare le contraddizioni della città tra degrado, umanità e riscatto. - HEY JOE – Claudio Giovannesi
Un adolescente rom vive nel degrado delle periferie romane e sogna di diventare un chitarrista come Jimi Hendrix. La musica come ancora di salvezza in un mondo che sembra averlo dimenticato. - IL MONACO CHE VINSE L’APOCALISSE – Jordan River
Un thriller teologico ambientato tra Vaticano, Mongolia e Siberia, in cui un monaco scopre un manoscritto apocrifo capace di cambiare la storia del Cristianesimo. Tra sacro e profano, fede e mistero. - IL NIBBIO – Alessandro Tonda
Nel cuore della Sardegna, un ex bandito si nasconde in un villaggio isolato, ma il passato bussa alla porta. Un western moderno tra vendetta, silenzi e paesaggi primordiali. - IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA – Margherita Ferri
Un adolescente queer lotta per l’accettazione in un piccolo paese emiliano. Un racconto di formazione tenero e potente, che mescola realismo e lirismo per raccontare identità e libertà. - IL TRENO DEI BAMBINI – Cristina Comencini
Ispirato al romanzo di Viola Ardone, racconta la storia di Amerigo, bambino del Sud spedito a vivere con una famiglia del Nord nel dopoguerra. Uno sguardo sull’infanzia, la povertà e la memoria. - L’AMORE CHE HO – Paolo Licata
Una donna siciliana, rimasta vedova, scopre un sentimento inaspettato per la badante del marito. Il film esplora l’amore maturo, la sensualità e le convenzioni sociali. - L’ORTO AMERICANO – Pupi Avati
Un’anziana americana torna in Italia per ritrovare la casa d’infanzia. Tra ricordi e verità taciute, si dipana un viaggio nella memoria, con l’eleganza narrativa tipica di Avati. - LA VITA DA GRANDI – Greta Scarano
Tre adolescenti di periferia si confrontano con i primi sogni, amori e delusioni. Un coming of age contemporaneo che guarda al neorealismo con sensibilità femminile e linguaggio moderno. - LE ASSAGGIATRICI – Silvio Soldini
Liberamente tratto dal romanzo di Rosella Postorino, il film segue un gruppo di donne costrette ad assaggiare i pasti di Hitler per verificarne l’innocuità. Una riflessione sulla guerra, il corpo e il destino. - LE CITTÀ DI PIANURA – Francesco Sossai
Due fratelli si ritrovano nella pianura veneta dopo la morte del padre. Un film contemplativo e rarefatto, che indaga le relazioni familiari e il peso del passato attraverso paesaggi immobili. - LE DÉLUGE – GLI ULTIMI GIORNI DI MARIA ANTONIETTA – Gianluca Jodice
Un affresco storico sulla caduta della regina di Francia. Maria Antonietta è ritratta negli ultimi mesi prima della ghigliottina, tra paranoia, lucidità e desiderio di redenzione. - NAPOLI – NEW YORK – Gabriele Salvatores
Ispirato a un soggetto inedito di Eduardo De Filippo, il film racconta l’odissea di due bambini che negli anni ’50 cercano fortuna in America. Un viaggio epico tra povertà, sogni e ingegno partenopeo. - SOTTO LE NUVOLE – Gianfranco Rosi
Rosi torna al documentario poetico con una narrazione visiva sulle vite sospese lungo il Mediterraneo. Senza voce narrante, il film racconta le nuvole sopra guerre, migrazioni e speranze. - TRIFOLE – LE RADICI DIMENTICATE – Gabriele Fabbro
Una giovane micologa torna nel suo paese d’origine per salvare la tartufaia del nonno. Il film esplora la relazione tra uomo e natura, tradizione e modernità, radici e futuro. - VITTORIA – Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Ritratto crudo e commovente di una giovane pugile in un quartiere difficile. Il film intreccia realismo sociale e sportivo, raccontando il potere emancipativo della disciplina e della rabbia incanalata.
Il ventaglio di opere selezionate offre una fotografia complessa e ricca del cinema italiano contemporaneo. Accanto a nomi affermati, emerge una generazione di autori e autrici capaci di raccontare l’Italia con nuovi linguaggi, sensibilità e prospettive. Dalla memoria storica alla dimensione queer, dal dramma sociale al racconto intimo, la selezione riflette le tante anime del nostro Paese. La scelta finale non sarà semplice, ma la sfida è ambiziosa: parlare al mondo con una voce autentica, potente e cinematograficamente universale.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!