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Meteo Immacolata e Natale, cambia la previsione: ecco le ultime proiezioni

Alta pressione subtropicale e nebbie fitte in Val Padana caratterizzeranno il Ponte dell’Immacolata. Attenzione a possibili rovesci tra Sicilia e Calabria per un ciclone sullo Ionio.

L’avvicinarsi del Ponte dell’Immacolata 2025 sta catalizzando l’attenzione degli osservatori meteorologici su scala nazionale ed europea, in virtù di aggiornamenti recenti che tracciano contorni ancora più delineati del quadro atmosferico in via di definizione sulle nostre regioni. Proprio tra sabato 6 e lunedì 8 dicembre, una svolta emisferica è stata confermata da molteplici centri previsionali, con la rimonta di un vasto campo di alta pressione destinato a consolidarsi rapidamente dal bacino del Mediterraneo fino all’Europa centro-occidentale

Gli ultimi dati modellistici suggeriscono con insistenza la formazione di un vero e proprio “cupolone anticiclonico” di matrice subtropicale, caratterizzato da valori di pressione al suolo prossimi o superiori ai 1040 millibar su Francia, Germania, Svizzera, Austria e Nord Italia. Si tratta di una configurazione tipicamente anomala per il periodo invernale, capace di produrre un’atmosfera straordinariamente stabile con scarsissimo ricambio d’aria sia verticale che orizzontale. La conseguenza più immediata di questa dinamica sarà una pressoché totale inibizione delle precipitazioni sulle aree interessate dall’alta pressione, accompagnata da cieli limpidi soprattutto sulle dorsali montuose e valori termici in quota superiori alla norma stagionale: a 1500 metri si potrebbero rilevare temperature fino a 12 o 13 °C, valori comunemente tipici della piena primavera.

Nonostante questo assetto decisamente stabile, lo scenario in pianura e nelle vallate, specie sul bacino padano e nelle aree interne del Centro, si presenterà molto più sfumato. La combinazione tra umidità, ventilazione assai debole o assente e forti inversioni termiche darà luogo, secondo i maggiori osservatori nazionali, a una delle fasi più intense di nebbia radiativa della stagione autunno-invernale. Banchi di nebbia particolarmente estesi e persistenti potranno svilupparsi già dalle prime ore di sabato 6 dicembre, con tendenza a persistere anche durante il giorno soprattutto sulle aree della bassa pianura padana, nei pressi dei principali corsi d’acqua e lungo le zone rurali aperte. L’effetto isolante della nebbia contribuirà da un lato a mantenere minime notturne relativamente miti rispetto alle aree collinari ma, dall’altro, a contenere le massime laddove la nebbia faticherà a diradarsi fino alle ore centrali

Verso Sud e sulle Isole Maggiori lo stesso promontorio anticiclonico potrebbe favorire invece condizioni di mitezza più marcata, con temperature massime prossime o localmente superiori ai 20 °C nelle situazioni più favorevoli, in assenza di persistenti inversioni termiche. Le proiezioni di più ampio respiro evidenziano però un costante dinamismo, con la possibile formazione di un insidioso ciclone nel settore del Mar Ionio che potrebbe coinvolgere Sicilia e Calabria, portando temporali sparsi e locali rovesci anche intensi durante il lungo fine settimana della festività. Simili scenari depressionari troverebbero sostegno nell’afflusso di aria relativamente più fresca in quota, prodotto dal contrasto tra le masse d’aria subtropicali e una vasta circolazione ciclonica con centro motore tra Isole Britanniche e Islanda, responsabile di prolungate ondate di maltempo su ampia parte dell’Europa settentrionale

Nelle regioni del Centro-Nord tuttavia la tendenza, almeno secondo gli ultimi aggiornamenti, rimane orientata a una prevalenza di tempo soleggiato o parzialmente nuvoloso per tutte le giornate del ponte, fatta eccezione per la possibilità di passaggi nuvolosi di natura stratificata e innocua. Solo nelle zone più occidentali del Nord-Ovest e sulle Alpi occidentali si prospetta la possibilità di precipitazioni residue, generalmente oltre i 1300 metri di quota.

Emergono tuttavia in queste ore divergenze tra i principali modelli numerici sul potenziale evolutivo della situazione immediatamente successiva al ponte. Alcuni scenari di tendenza ipotizzano un ritorno repentino delle perturbazioni atlantiche già dalla seconda decade di dicembre, con il ripristino di condizioni instabili anche sul Mediterraneo centrale. Per ora tuttavia la tendenza dominante resta quella anticiclonica, con condizioni meteorologiche favorevoli alla stasi atmosferica, alla formazione di nebbie persistenti e a un graduale accumulo di inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera sulle aree urbane e nella Valle Padana.

La fotografia attuale del tempo atteso sull’Italia nel corso del Ponte dell’Immacolata 2025, dunque, si compone di pochi ma essenziali elementi: l’affermazione di un robusto anticiclone subtropicale sull’Europa centro-occidentale e sul Mediterraneo, condizioni climatiche fuori media in quota e presenza massiccia di nebbie in pianura, senza trascurare la possibile insidia di rovesci anche intensi tra Sicilia e Calabria per la presenza di un vortice secondario sullo Ionio. Resta fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti e i bollettini delle autorità competenti, dato il quadro ancora soggetto a lievi variazioni nei dettagli localizzati.

Il Ponte dell’Immacolata si annuncia dunque come una parentesi tipicamente invernale, in cui la stabilità atmosferica e il ritorno della nebbia sul Settentrione si intrecciano con l’incertezza di disturbi ciclonici meridionali e la continua alternanza tra pause anticicloniche e nuove potenziali fasi perturbate verso la metà di dicembre.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!