Il sipario del Mondiale di Formula 1 2025 è pronto a calare sul circuito di Yas Marina, dove oggi domenica 7 dicembre alle ore 14:00 (orario italiano) andrà in scena il Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo e decisivo appuntamento di una stagione che si preannuncia storica fino all’ultimo metro di asfalto. La corsa nell’emirato arabo non sarà una semplice passerella di fine anno, bensì l’atto conclusivo di una lotta per il titolo mondiale piloti rimasta aperta tra tre contendenti: Lando Norris, Max Verstappen e Oscar Piastri si giocheranno l’iride in una sfida che promette tensione, strategia e possibili colpi di scena sotto i riflettori di uno degli impianti più spettacolari del circus.
Gli orari televisivi: come e dove seguire il GP di Abu Dhabi
Per gli appassionati italiani, il Gran Premio di Abu Dhabi sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky Sport Uno, Sky Sport F1 e Sky Sport 4K, con telecronaca affidata alla consolidata squadra formata da Carlo Vanzini, Ivan Capelli, Matteo Bobbi e Marc Gené. La copertura integrale dell’evento sarà disponibile anche in streaming attraverso le piattaforme Sky Go e NOW, consentendo di seguire la gara da qualsiasi dispositivo. Il semaforo verde scatterà alle ore 14:00, con la programmazione che inizierà già dalle prime ore della mattinata con la Feature Race di Formula 2 alle 10:15 e proseguirà con l’ampio pre-gara a partire dalle 12:30 con Paddock Live.
Per coloro che non dispongono di un abbonamento satellitare, sarà possibile assistere alla gara in chiaro su TV8, canale 8 del digitale terrestre, seppur in differita. La trasmissione su TV8 inizierà alle ore 17:00, con una programmazione che includerà anche il consueto Paddock Live pre e post gara per analizzare quanto accaduto in pista. La differita consentirà comunque di vivere l’emozione della corsa decisiva, anche se con alcune ore di ritardo rispetto alla diretta. Il canale in chiaro aveva già trasmesso ieri sera, sempre in differita, le qualifiche alle 17:30, permettendo al pubblico generalista di seguire la definizione della griglia di partenza.
La battaglia per il mondiale: tre piloti per un solo sogno
La classifica piloti presenta una situazione di rara tensione agonistica alla vigilia dell’ultimo appuntamento stagionale. Lando Norris si presenta a Yas Marina con 408 punti, forte di un margine di 12 lunghezze su Max Verstappen, fermo a 396 punti, e di 16 punti sull’altro alfiere McLaren Oscar Piastri, che insegue a quota 392. La matematica offre al britannico della McLaren diverse possibilità per conquistare il suo primo titolo mondiale in carriera: al pilota di Bristol basterebbe infatti un podio per laurearsi campione, indipendentemente dai risultati dei rivali. In caso di quarto o quinto posto, Norris dovrebbe sperare che Verstappen non vinca la gara, mentre con un sesto o settimo piazzamento il britannico avrebbe bisogno che né l’olandese né Piastri conquistino la vittoria.
Max Verstappen, campione del mondo in carica e già quattro volte iridato, dovrà compiere un’impresa per difendere la corona. L’olandese della Red Bull ha dalla sua la pole position conquistata ieri con il tempo di 1:22.207, ottenuta grazie a un giro perfetto e all’eccellente scia fornita dal compagno di squadra Yuki Tsunoda. Per sperare nel quinto titolo consecutivo, Verstappen dovrà vincere la gara e augurarsi che Norris non salga sul podio. Una rimonta che apparirebbe quasi miracolosa considerando la costanza dimostrata dalle McLaren nell’arco della stagione, ma che l’olandese ha già dimostrato di saper compiere in passato, soprattutto nella seconda parte della stagione quando ha ridotto progressivamente il distacco dal leader.
Oscar Piastri, alla sua seconda stagione in Formula 1, rappresenta l’outsider di questa lotta a tre, ma le sue possibilità matematiche rimangono concrete. L’australiano dovrà necessariamente vincere la gara e sperare in una serie di combinazioni favorevoli: Norris dovrebbe finire sesto o peggio, mentre Verstappen non dovrebbe salire sul podio. Uno scenario complicato ma non impossibile, considerando l’imprevedibilità della prima curva e le possibili variabili strategiche di una gara che si svolgerà con il tramonto, con temperature dell’asfalto destinate a calare progressivamente dai 44 gradi iniziali fino a circa 30 gradi nelle fasi conclusive. In caso di arrivo a pari punti tra due o più contendenti, a decidere il campione sarebbe il numero di vittorie stagionali: attualmente Norris, Piastri e Verstappen sono tutti e tre a quota 7 successi, quindi si passerebbe al conteggio dei secondi posti, dove Norris vanta 8 piazzamenti contro i 5 di Verstappen e i 3 di Piastri.
La griglia di partenza: Verstappen beffa le McLaren
Le qualifiche disputate ieri pomeriggio hanno consegnato a Max Verstappen la trentunesima pole position della carriera ad Abu Dhabi, permettendogli di mettere la bandierina davanti a tutti in vista della gara decisiva. L’olandese è riuscito a precedere di due decimi Lando Norris, che scatterà dalla prima fila con un tempo di 1:22.408, mentre Oscar Piastri completerà la seconda fila dalla terza posizione con 1:22.437, a pochi millesimi dal compagno di squadra. La prima fila mista Red Bull-McLaren promette scintille già alla partenza, con la curva 1 che potrebbe rivelarsi decisiva per le sorti del mondiale.
George Russell ha piazzato la Mercedes in quarta posizione con un tempo di 1:22.437, identico a quello di Piastri ma peggiore per i tempi intermedi. Il pilota britannico si è confermato come possibile ago della bilancia nella lotta per il titolo, dopo aver dimostrato ottimo passo nelle prove libere. Quinta posizione per Charles Leclerc, che ha salvato una qualifica complicata portando la Ferrari in terza fila nonostante i persistenti problemi di bilanciamento della SF-25. Il monegasco partirà davanti all’Aston Martin di Fernando Alonso, sempre competitivo nelle sessioni di qualifica grazie alla sua esperienza. Ottima prestazione del rookie Gabriel Bortoleto, che con la Kick Sauber ha conquistato la settima posizione, precedendo la Haas di Esteban Ocon. Completano la top ten Isack Hadjar con la Racing Bulls e Yuki Tsunoda con l’altra Red Bull.
Deludente la prova di Lewis Hamilton, che chiuderà la sua avventura in Ferrari dalla sedicesima posizione dopo essere stato eliminato già in Q1. Il sette volte campione del mondo non ha nascosto la frustrazione per una monoposto che ha definito difficile da guidare, con particolare riferimento ai problemi di bouncing e sottosterzo che hanno caratterizzato l’intero weekend. Anche Andrea Kimi Antonelli, al volante dell’altra Mercedes, ha faticato a trovare il giusto feeling con la vettura, qualificandosi solamente in quattordicesima posizione al termine di una sessione in cui ha pagato gli errori commessi negli ultimi settori del tracciato.
Il circuito di Yas Marina: caratteristiche tecniche e sfide per i piloti
Il circuito di Yas Marina rappresenta una delle piste più moderne e tecnicamente complesse dell’intero calendario di Formula 1. Inaugurato nel 2009 con un investimento superiore agli 800 milioni di euro, l’impianto si sviluppa per 5.281 metri attraverso 16 curve, di cui 8 a sinistra e 8 a destra, e viene percorso in senso antiorario. La caratteristica peculiare del tracciato è la suddivisione in tre settori dalle caratteristiche completamente diverse: i primi due settori sono caratterizzati da lunghi rettilinei e curve veloci, mentre il terzo settore presenta una sequenza di curve lente a 90 gradi che richiedono trazione eccellente e stabilità del posteriore. La gara si snoderà su 58 giri per una distanza totale di 306,1 chilometri.
La pista offre due zone DRS che permettono ai piloti di sfruttare il sistema di riduzione della resistenza aerodinamica per favorire i sorpassi, particolarmente sul rettilineo principale dove le monoposto possono raggiungere velocità di punta superiori ai 330 chilometri orari. La staccata più impegnativa del giro è quella di curva 6, con un delta di circa 250 chilometri orari che mette a dura prova i freni e richiede precisione millimetrica nel punto di frenata. Il terzo settore, completamente ridisegnato nel 2021 per aumentare la velocità media, rimane il tratto più tecnico dove la gestione del differenziale e la trazione in uscita dalle curve lente diventano fondamentali per costruire un giro veloce. La famosa sequenza di curve sotto l’hotel Yas Viceroy, che si affaccia sul tracciato tra le curve 18 e 19, rappresenta uno degli scorci più iconici dell’intero campionato.
La strategia pneumatici per la gara di oggi vedrà probabilmente prevalere la soluzione a una sola sosta, partendo con gomme Medium per poi passare alle Hard nel secondo stint. La pit lane di Yas Marina, lunga circa 450 metri e posizionata all’interno di un tunnel sotto la tribuna principale, richiede circa 20-22 secondi per una sosta completa. La particolarità della gara crepuscolare, che inizia con la luce del sole per concludersi al tramonto, impone ai team di considerare il progressivo abbassamento della temperatura dell’asfalto, fattore che influenza significativamente il comportamento degli pneumatici e può modificare gli equilibri in pista nelle fasi finali della corsa.
Le previsioni meteorologiche: condizioni ideali per la gara
Le condizioni meteorologiche per il Gran Premio di Abu Dhabi si annunciano stabili e favorevoli allo svolgimento della gara senza sorprese legate al meteo. Le previsioni indicano cielo sereno o al massimo parzialmente nuvoloso, con temperature massime intorno ai 26-28 gradi centigradi nel primo pomeriggio, destinate a scendere progressivamente fino a circa 25 gradi nelle fasi finali della corsa con il calare del sole. Il rischio di precipitazioni è praticamente nullo, come consuetudine per questa zona geografica in questo periodo dell’anno, mentre l’umidità potrebbe salire fino al 60 per cento nelle ultime fasi della gara, fattore da tenere in considerazione per la gestione degli pneumatici.
Il vento si presenterà con intensità leggera o moderata proveniente da nord-ovest, con raffiche che inizialmente potrebbero raggiungere i 10 chilometri orari. Queste condizioni, seppur non particolarmente impegnative, potrebbero comunque influenzare i punti di frenata in alcune curve chiave del tracciato, richiedendo ai piloti piccoli aggiustamenti rispetto alle prove libere. La temperatura dell’aria al momento della partenza sarà di circa 27 gradi, perfetta per garantire il giusto funzionamento delle componenti meccaniche e per permettere alle gomme di lavorare nella finestra termica ottimale sin dai primi giri.
Ferrari e Mercedes: stagioni da dimenticare in fretta
Il Gran Premio di Abu Dhabi rappresenterà l’occasione per voltare definitivamente pagina per due scuderie che hanno vissuto una stagione al di sotto delle aspettative. La Ferrari chiude un’annata tribolata in cui la SF-25 ha mostrato problemi di bilanciamento persistenti che né Charles Leclerc né Lewis Hamilton sono riusciti a risolvere. Il monegasco ha ammesso candidamente alla vigilia di non avere molte speranze per questo finale di stagione, rivelando che da due o tre gare la vettura presenta anomalie che il team non è riuscito a comprendere. Hamilton, alla sua ultima gara in rosso prima del passaggio alla Mercedes, ha descritto la monoposta come estremamente difficile da guidare, con particolare riferimento alle perdite di sette decimi nel solo terzo settore rispetto alle McLaren di riferimento. I problemi di rotazione dell’avantreno, le difficoltà nei cambi di direzione e l’instabilità del posteriore hanno caratterizzato l’intero weekend, con Hamilton protagonista di un violento impatto contro le barriere nelle prove libere che ha compromesso ulteriormente il suo programma di lavoro.
La Mercedes si presenta ad Abu Dhabi con ambizioni ridimensionate rispetto alle aspettative iniziali del weekend. George Russell ha dichiarato apertamente che le frecce d’argento non sono in grado di impensierire le McLaren per la vittoria, ma saranno piuttosto impegnate in una battaglia con Red Bull e Ferrari per le posizioni di rincalzo. Il passo gara mostrato nelle prove libere non è stato convincente, e il team dovrà lavorare intensamente per trovare la configurazione ottimale in vista della gara. Andrea Kimi Antonelli, al termine della sua prima stagione in Formula 1, ha confermato che le McLaren appaiono un passo avanti a tutti, pur sottolineando i progressi compiuti dalla W16 tra le prime e le seconde prove libere. Il giovane italiano, che ha stabilito diversi record per un rookie nel corso della stagione totalizzando 150 punti, chiuderà la sua annata di apprendistato dalla quattordicesima posizione, consapevole di aver acquisito esperienza preziosa per il futuro.
McLaren: il mondiale costruttori già in bacheca, ora la doppietta storica
La McLaren si presenta all’ultimo appuntamento stagionale con la tranquillità di chi ha già conquistato il titolo costruttori con ben sei gare d’anticipo, chiudendo matematicamente i conti dopo il Gran Premio di Singapore. Il decimo titolo costruttori della storia del team di Woking, il secondo consecutivo dopo quello del 2024, ha certificato la superiorità tecnica delle monoposto papaya nell’arco dell’intera stagione. Con 800 punti in classifica costruttori, la squadra britannica ha dominato grazie alle prestazioni costanti di Lando Norris e Oscar Piastri, che hanno collezionato complessivamente 12 vittorie e numerose doppiette nel corso dell’anno. La MCL39 si è dimostrata la vettura più completa del lotto, eccellente sia sul giro secco che nel passo gara, capace di adattarsi a circuiti dalle caratteristiche completamente diverse.
L’obiettivo odierno per la scuderia di Andrea Stella è quello di completare un’annata da sogno conquistando anche il titolo piloti, risultato che manca dal 2008 quando Lewis Hamilton trionfò all’ultima gara. La possibilità di realizzare la doppietta titoli rappresenterebbe un traguardo storico per il team, che confermerebbe il proprio rilancio dopo anni difficili trascorsi nelle retrovie del gruppo. Le simulazioni di gara delle prove libere hanno confermato che le McLaren dispongono del passo per controllare la corsa, ma la partenza dalla prima fila con Verstappen in pole position aggiunge un elemento di incertezza che potrebbe rivelarsi decisivo. La squadra dovrà gestire con attenzione anche la dinamica interna tra i due piloti, entrambi ancora in lotta per il titolo, evitando che eventuali contatti o strategie non coordinate possano compromettere il risultato finale.
Red Bull: la rimonta impossibile di Verstappen
La Red Bull Racing si gioca le ultime carte per difendere un titolo mondiale piloti che sembrava ormai perso dopo la pesante squalifica inflitta a entrambe le McLaren nel Gran Premio di Las Vegas. Max Verstappen ha dimostrato ancora una volta la propria classe conquistando la pole position nell’ultima qualifica della stagione, ma il margine di 12 punti da recuperare su Norris appare un’impresa quasi proibitiva considerando che dovrà vincere la gara e sperare che il britannico non salga sul podio. La RB21 ha mostrato progressi nelle ultime gare, con l’olandese capace di ridurre progressivamente il divario dalle McLaren grazie anche a una gestione strategica perfetta e all’esperienza accumulata in anni di battaglie mondiali.
La squadra di Milton Keynes ha lavorato intensamente per ottimizzare la vettura in vista di questa gara decisiva, cercando di estrarre ogni centesimo di secondo disponibile dalla monoposto. La strategia di gara di Verstappen sarà probabilmente aggressiva, con la necessità di scattare perfettamente dalla pole e provare a costruire un vantaggio nelle prime fasi per poi gestirlo fino al traguardo. Il supporto di Yuki Tsunoda, fondamentale ieri in qualifica per fornire la scia decisiva, potrebbe rivelarsi prezioso anche in gara per eventuali situazioni di safety car o per rallentare le McLaren nelle fasi critiche. La Red Bull può contare sull’esperienza di un team che ha vinto quattro titoli mondiali consecutivi e che conosce perfettamente la pressione delle situazioni decisive, ma questa volta gli avversari appaiono realmente superiori e l’impresa sembra destinata a rimanere incompiuta.
L’epilogo di una stagione storica
Il Gran Premio di Abu Dhabi 2025 si appresta a scrivere una pagina indimenticabile nella storia della Formula 1 moderna. La battaglia a tre per il titolo mondiale rappresenta una rarità assoluta nel circus contemporaneo, dove solitamente i giochi si chiudono con alcune gare d’anticipo. La tensione che accompagna questo finale di stagione riporta alla memoria gli epiloghi più emozionanti della storia recente, quando il campionato si è deciso all’ultima curva dell’ultimo gran premio. Abu Dhabi è già stata teatro di finali mondiali memorabili, come quello del 2021 quando Verstappen conquistò il suo primo titolo all’ultimo giro ai danni di Lewis Hamilton, e quello del 2010 quando quattro piloti arrivarono all’ultima gara con possibilità matematiche di successo.
La gara odierna decreterà non solo il campione del mondo piloti, ma metterà anche la parola fine su una stagione che ha visto il ritorno della McLaren ai vertici del circus, la conferma della classe cristallina di Max Verstappen nonostante una monoposto non sempre all’altezza, l’esplosione definitiva di Oscar Piastri come pilota di riferimento, e le difficoltà di team storici come Ferrari e Mercedes nel trovare la quadra tecnica. I riflettori di Yas Marina si accenderanno alle 14:00 ora italiana per illuminare novanta minuti di pura adrenalina, dove ogni sorpasso, ogni pit stop, ogni scelta strategica potrebbe rivelarsi decisiva per consegnare il titolo iridato. Il mondiale 2025 merita un finale all’altezza della battaglia sportiva che lo ha caratterizzato, e il circuito di Abu Dhabi si prepara a ospitare l’ultimo atto di una stagione che verrà ricordata a lungo dagli appassionati di tutto il mondo. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
