Meteo, Allerta Grandine in Arrivo tra poche ore: Ecco dove Colpirà

Una perturbazione atlantica porterà temporali intensi e grandinate su tutta Italia il 23 e 24 aprile, con allerta arancione in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Graduale miglioramento previsto per la Festa della Liberazione.
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L’Italia si appresta ad affrontare un nuovo severo episodio di maltempo che caratterizzerà le giornate del 23 e 24 aprile 2025, con fenomeni particolarmente intensi che interesseranno dapprima il Nord per poi estendersi progressivamente verso il Centro-Sud. Questa nuova perturbazione, di origine atlantica, porterà con sé non solo piogge diffuse, ma anche temporali localmente violenti accompagnati da possibili grandinate e da un generale abbassamento delle temperature che riporterà i valori termici in linea con le medie stagionali dopo il recente periodo di clima mite.

La causa di questo imminente peggioramento è da ricercarsi in una saccatura proveniente dall’oceano Atlantico, caratterizzata dalla presenza di aria fredda in quota, che si spingerà insidiosamente verso il bacino del Mediterraneo scivolando lungo il confine orientale dell’alta pressione delle Azzorre che aveva garantito negli ultimi giorni condizioni di tempo stabile e soleggiato su gran parte del territorio nazionale. Questa particolare configurazione barica determinerà un incremento significativo dell’instabilità atmosferica, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi anche di forte intensità.

Il Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con le regioni coinvolte, ha già emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse, segnalando potenziali criticità idrogeologiche e idrauliche in diverse aree del Paese. Per la giornata di mercoledì 23 aprile è stata diramata un’allerta arancione su alcuni settori dell’Emilia Romagna, del Veneto e della Lombardia, mentre un’allerta gialla interesserà numerose altre zone, coinvolgendo complessivamente Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Le autorità raccomandano alla popolazione di prestare particolare attenzione e di seguire gli aggiornamenti ufficiali.

La giornata di mercoledì 23 aprile inizierà con condizioni meteorologiche relativamente stabili, ma l’instabilità aumenterà progressivamente nel corso del pomeriggio con lo sviluppo di fenomeni che colpiranno inizialmente le aree alpine e appenniniche. Le previsioni indicano tuttavia che i temporali potrebbero non limitarsi alle zone montuose, ma estendersi anche alle pianure circostanti, con particolare riguardo alla Valle Padana. Entro la serata e durante la successiva notte, l’intensità dei fenomeni potrebbe aumentare considerevolmente, con temporali localmente violenti accompagnati da grandinate e raffiche di vento. Le regioni settentrionali risulteranno le più esposte in questa prima fase dell’ondata di maltempo.

Le aree maggiormente a rischio sono quelle dell’Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, dove si prevedono accumuli di pioggia che potrebbero superare i 70-80 millimetri in poche ore, aumentando il rischio di frane e smottamenti nelle zone collinari e di esondazioni dei corsi d’acqua minori. Particolarmente delicata appare la situazione nelle aree già interessate da recenti precipitazioni, dove il terreno saturo potrebbe non essere in grado di assorbire ulteriori apporti idrici, incrementando la possibilità di allagamenti nei centri urbani e nelle zone più depresse. Le previsioni indicano inoltre la possibilità di grandinate anche di forte intensità, fenomeno che potrebbe causare danni significativi alle colture in una fase delicata del ciclo vegetativo.

La giornata di giovedì 24 aprile vedrà ancora condizioni di spiccata instabilità, con il fronte perturbato che si sposterà gradualmente verso est lasciando spazio a schiarite nelle regioni nord-occidentali. I temporali continueranno a interessare principalmente il Nordest, la dorsale appenninica del Centro e del Sud e le aree del basso Tirreno. Fenomeni particolarmente intensi potranno verificarsi in Triveneto, nelle zone centrali adriatiche, in Campania, nel nord della Puglia e lungo la dorsale calabro-lucana. Le temperature subiranno un generale calo, con valori massimi che si attesteranno sui 15-18°C al Nord e 18-22°C al Sud, mentre i venti tenderanno a rinforzarsi, soprattutto sui settori alpini e sui mari occidentali.

Un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche è previsto a partire da venerdì 25 aprile, in concomitanza con la Festa della Liberazione. La situazione andrà progressivamente stabilizzandosi, anche se non mancheranno residui fenomeni di instabilità, soprattutto nelle ore pomeridiane e lungo i rilievi sia alpini che appenninici. Le schiarite saranno più ampie e durature al Nord-Ovest, con particolare riferimento a Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia occidentale, mentre le regioni adriatiche e le zone interne del Centro-Sud potrebbero ancora essere interessate da qualche rovescio. Le temperature inizieranno a risalire, riportandosi gradualmente su valori più consoni alla media stagionale.

Di fronte a questo scenario meteorologico, la Protezione Civile raccomanda alla popolazione di mantenere alta la guardia, evitando spostamenti non necessari nelle aree a maggior rischio e prestando particolare attenzione alle comunicazioni ufficiali delle autorità locali. È consigliabile non sostare nei pressi di corsi d’acqua, evitare il transito in sottopassi che potrebbero allagarsi rapidamente e non cercare riparo sotto gli alberi durante i temporali per il rischio di fulmini. Le squadre di emergenza sono state allertate e sono pronte a intervenire in caso di necessità per garantire la sicurezza della comunità e limitare i possibili danni causati da questa nuova ondata di maltempo che si abbatterà sull’Italia.

Il fenomeno delle grandinate intense in questo periodo dell’anno rappresenta una particolare preoccupazione per il settore agricolo, con potenziali ripercussioni significative sulle colture in una fase delicata del loro sviluppo. Gli esperti meteorologi ricordano che questi eventi estremi, caratterizzati da un’elevata concentrazione di precipitazioni e fenomeni violenti in periodi relativamente brevi, sono sempre più frequenti negli ultimi anni, evidenziando un trend che appare in linea con i cambiamenti climatici in atto. È pertanto fondamentale prestare sempre maggiore attenzione ai bollettini meteorologici e alle allerte emesse dagli organi competenti, in modo da poter adottare tempestivamente tutte le misure necessarie per mitigare i potenziali rischi.