L’Italia si prepara a un cambiamento meteorologico radicale che segnerà la fine definitiva di una primavera particolarmente instabile e tribolata. Dalle prossime ore, l’anticiclone africano si espanderà con forza verso il bacino del Mediterraneo, portando un’ondata di calore che raggiungerà picchi eccezionali di 37°C nelle aree più interne della Sardegna e temperature superiori ai 30°C su gran parte del territorio nazionale. Questo fenomeno, atteso tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, trasformerà completamente lo scenario climatico italiano, anticipando di fatto l’estate meteorologica con condizioni tipicamente estive che caratterizzeranno il ponte del 2 giugno.
Dopo settimane di condizioni atmosferiche caratterizzate da frequenti perturbazioni atlantiche, temporali intensi e temperature al di sotto delle medie stagionali, l’Italia si appresta a vivere una vera e propria rivoluzione climatica. Il mese di maggio 2025 verrà ricordato negli annali meteorologici per l’assenza quasi totale dell’anticiclone sull’Italia, una situazione anomala che ha determinato condizioni di frequente maltempo e valori termici decisamente contenuti per il periodo. Le analisi modellistiche del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine evidenziano come l’attuale circolazione mediamente occidentale umida, che ha dominato la scena meteorologica mediterranea nelle ultime settimane impedendo ogni tentativo dell’anticiclone subtropicale di espandersi verso nord, stia mostrando chiari segni di indebolimento.

La data cruciale che segnerà questo cambiamento epocale è mercoledì 28 maggio, quando dopo le ultime precipitazioni sulle Alpi orientali, una vasta area di alta pressione si espanderà dall’interno del deserto del Sahara fino al bacino del Mediterraneo interessando anche il nostro Paese. Questa configurazione barica segnerà la fine di un periodo prolungato di instabilità che ha visto alternarsi frequenti perturbazioni atlantiche, temporali intensi e temperature al di sotto delle medie stagionali su gran parte del territorio nazionale.
La massa d’aria calda di origine subtropicale in arrivo dal Nord Africa si caratterizza per la sua capacità di generare condizioni di estrema stabilità atmosferica accompagnate da un’impennata termica significativa. Le proiezioni meteorologiche indicano che il caldo si manifesterà con particolare intensità nelle pianure settentrionali, lungo le coste tirreniche e nelle due isole maggiori, dove i valori massimi durante le ore pomeridiane si porteranno diffusamente oltre la soglia dei 28-30 gradi centigradi.
Da venerdì 30 maggio, una saccatura in discesa dal Nord Atlantico sprofonderà letteralmente in direzione della Penisola Iberica, per poi puntare verso il Marocco. In risposta, si attiverà un richiamo di masse d’aria molto calda in direzione del nostro Paese, che prenderanno origine direttamente dal cuore del Sahara e saranno pronte ad alimentare un promontorio anticiclonico sub-sahariano. Questo enorme contenitore d’aria calda e stabile proietterà l’Italia verso una fase atmosferica dai connotati pienamente estivi.

I modelli previsionali, supportati dalle osservazioni di centri meteorologici internazionali come ECMWF e NOAA, indicano un potente promontorio subtropicale africano in espansione verso il bacino del Mediterraneo. Questa configurazione atmosferica porterà a un progressivo riscaldamento delle temperature, con valori massimi tipicamente estivi e localmente superiori ai 33°C, ben oltre le medie stagionali.
Le località più colpite saranno principalmente i comuni interni e costieri della Sicilia e della Sardegna, dove si supereranno spesso i 32-33°C, con punte fino a 34.3°C a Catenanuova. In Sicilia orientale, aree come Lentini, Palagonia, Campofranco, Ramacca e Raddusa si preparano a giornate roventi, con massime tra i 33°C e i 34°C. Anche diverse zone del Palermitano e dell’entroterra agrigentino sfioreranno i 32-33°C.
La Sardegna interna rappresenterà l’epicentro del caldo estremo, con diversi comuni del centro-nord dell’isola dove i termometri si spingeranno fino a 37°C. In particolare, le temperature massime raggiungeranno punte fino a 37°C nei piccoli centri interni della Sardegna, mentre nei capoluoghi principali italiani si supereranno agevolmente i 33°C. Città come Iglesias, Carbonia, Oristano, Villacidro, Sanluri e Fordongianus faranno registrare temperature comprese tra i 31°C e i 32,5°C.
Per quanto riguarda il Centro-Nord, anche se meno estremo, il caldo si farà sentire con valori decisamente superiori alla media di maggio. In città come Milano, Monza, Novara e Vercelli, si toccheranno i 28-29°C, mentre Torino, Modena, Bologna e Firenze oscilleranno tra 26°C e 27°C. Nel Lazio, Roma si avvicinerà ai 27°C, con un clima stabile e soleggiato.
Le previsioni specifiche per i capoluoghi indicano temperature eccezionali: Oristano raggiungerà i 34°C, Benevento i 33°C, mentre Caserta, Lucca, Sanluri, Bolzano, Foggia, Roma e Terni toccheranno i 32°C. Un’ampia fascia di città, tra cui Firenze, Prato, Pistoia, Caltanissetta, Iglesias, Sassari, Carbonia, Catania, Villacidro, Agrigento, Avellino, Olbia, Pordenone, Nuoro, Forlì, Gorizia, Udine e Salerno, registrerà temperature di 31°C.

Dopo qualche tentennamento sul fronte termico nella giornata di martedì 27 maggio, dovuto al transito di una veloce perturbazione temporalesca, già tra mercoledì 28 e giovedì 29 maggio le colonnine di mercurio inizieranno a raggiungere valori estivi su gran parte del Paese. Punte di 27/28°C si registreranno soprattutto su molte aree della Valle Padana e nelle zone più interne del Centro. Sotto osservazione saranno le città come Milano, Bologna, Firenze e Roma.
In Toscana, l’anticiclone africano è a un passo dal suo ingresso, già da domenica 25 maggio le temperature saranno in aumento: si attesteranno oltre i 25-26 gradi. Dalla settimana del 26 maggio, si assisterà a un deciso cambio di rotta con giornate caratterizzate da sole e temperature elevate. Il meteorologo Mattia Gussoni analizza questa avanzata dell’alta pressione affermando che si tratta di “una massa d’aria calda di matrice subtropicale che provocherà, oltre ad una maggiore stabilità atmosferica, con tanto sole, anche un’impennata delle temperature”.
Le temperature saliranno ben oltre i 30°C da Nord a Sud, con picchi che entro sabato 31 maggio raggiungeranno anche i 36/37°C nelle aree più interne della Sardegna e fino a 34/35°C sulla Sicilia. L’aumento termico che si registrerà sul resto del Paese sarà solo un assaggio rispetto a quanto accadrà nei giorni successivi. Da venerdì 30 maggio e poi nel corso del weekend, questa massa d’aria rovente trasformerà completamente il panorama climatico nazionale.
Le temperature previste rappresentano un’anomalia significativa rispetto alle medie stagionali di maggio. Secondo i dati climatologici, le temperature massime medie stagionali per maggio in Italia oscillano tra 22-23°C al Nord, 22-23°C al Centro e 23-24°C al Sud. I valori previsti superano abbondantemente queste medie, con scarti termici che in alcune aree potrebbero raggiungere i 10-15°C al di sopra della norma.
Questa situazione rappresenta un contrasto netto con l’andamento meteorologico del mese, caratterizzato da 18 giorni perturbati su 23, in particolare al Centro-Nord con rovesci, temporali e fenomeni intensi come grandinate. Il repentino cambiamento sottolinea la natura sempre più estrema degli eventi meteorologici, con passaggi rapidi da condizioni di maltempo persistente a ondate di calore eccezionali.
L’arrivo improvviso dell’anticiclone africano rappresenta un evento meteorologico di portata eccezionale che segnerà definitivamente l’ingresso dell’Italia nella stagione estiva. Le condizioni previste, con temperature che potrebbero raggiungere i 37°C in Sardegna e valori ampiamente superiori ai 30°C su gran parte del territorio nazionale, configurano la prima vera ondata di calore africano della stagione. Questo fenomeno, oltre a segnare la fine di una primavera particolarmente instabile, apre le porte a un’estate che potrebbe rivelarsi caratterizzata da episodi di caldo estremo, rendendo necessaria una particolare attenzione alle misure di prevenzione e protezione della salute pubblica, specialmente per le categorie più vulnerabili della popolazione.