L’estate meteorologica si avvicina e con essa le prime significative ondate di calore che caratterizzeranno il mese di giugno 2025. Il colonnello Mario Giuliacci, direttore operativo di MeteoGiuliacci.it e figura di riferimento della meteorologia italiana, ha delineato uno scenario climatico articolato per le prossime settimane, caratterizzato da due distinte fasi di rialzo termico intervallate da un periodo di relativo refrigerio.
Le previsioni elaborate dal meteorologo indicano che l’Italia si appresta a vivere un’alternanza di condizioni atmosferiche tipiche del periodo di transizione verso la stagione estiva. La prima ondata di caldo, definita dallo stesso Giuliacci come “modestissima”, rappresenterà soltanto un assaggio di quello che attende la Penisola nelle settimane successive. Questa fase iniziale sarà seguita da una seconda ondata di maggiore intensità, destinata a portare le temperature su valori decisamente più elevati e caratteristicamente estivi.
La prima ondata: caldo atlantico e temperature moderate
La prima manifestazione del caldo estivo sarà determinata dall’espansione dell’anticiclone africano verso la Penisola italiana, ma con caratteristiche peculiari che ne limiteranno l’intensità. Secondo le analisi di Giuliacci, questa configurazione barica non attingerà direttamente alle masse d’aria nordafricane più roventi, bensì convoglierà verso l’Italia aria calda di origine atlantica, risultando quindi meno aggressiva dal punto di vista termico. Il fenomeno interesserà inizialmente le regioni centro-settentrionali tra il 31 maggio e il 2 giugno, estendendosi successivamente alle regioni meridionali tra l’1 e il 5 giugno.
Durante questa fase, le temperature massime raggiungeranno valori compresi tra i 32 gradi nelle regioni centro-settentrionali e i 33-34 gradi in alcune località del Mezzogiorno, con punte localizzate che potrebbero toccare picchi leggermente superiori. Si tratta di valori certamente significativi per il periodo, ma ancora lontani dagli eccessi termici che caratterizzeranno la successiva fase di riscaldamento. L’influenza dell’anticiclone africano si farà sentire principalmente attraverso l’arrivo di venti di scirocco dalla Libia, che interesseranno in particolare Puglia, Calabria, Basilicata e le isole maggiori.

Interludio atlantico, il ritorno dei temporali
La prima ondata di caldo subirà una brusca interruzione tra il 4 e il 6 giugno, quando correnti atlantiche più fresche irruperanno dal Nord Europa, determinando un generale abbassamento delle temperature e il ritorno di condizioni di instabilità atmosferica. Questo cambio di pattern meteorologico porterà rovesci e temporali diffusi, inizialmente concentrati sulle regioni centro-settentrionali tra il 4 e il 5 giugno, per estendersi il giorno successivo anche alle regioni meridionali. La fase di rinfrescamento rappresenterà una parentesi di sollievo prima dell’arrivo della seconda e più intensa ondata di calore.
Questo meccanismo di alternanza tra fasi calde e periodi più freschi caratterizza tipicamente il clima mediterraneo durante la stagione di transizione primaverile-estiva. Le correnti atlantiche fungeranno da elemento moderatore, impedendo un’escalation termica troppo rapida e fornendo le precipitazioni necessarie per attenuare gli effetti della siccità che spesso accompagna le prime fasi dell’estate. L’arrivo di queste perturbazioni atlantiche determinerà anche un miglioramento della qualità dell’aria, particolarmente importante nelle aree urbane dove l’accumulo di inquinanti tende ad accentuarsi durante le giornate anticicloniche.
La seconda ondata, l’arrivo del vero caldo estivo
La seconda fase di riscaldamento, prevista tra il 9 e il 10 giugno per le regioni centro-settentrionali e l’11 giugno per il Meridione, si preannuncia decisamente più intensa e duratura. In questa circostanza, l’anticiclone africano assumerà caratteristiche più marcate e stabili, determinando un significativo innalzamento delle temperature su tutto il territorio nazionale. Le previsioni indicano che durante questa fase le temperature massime potranno raggiungere e superare i 35 gradi nelle regioni centro-meridionali, segnando l’ingresso definitivo nella stagione estiva.
Queste condizioni termiche si inseriscono nel contesto più ampio delle tendenze climatiche osservate negli ultimi anni, caratterizzate da un’intensificazione dei fenomeni di caldo estremo durante i mesi estivi. La configurazione barica prevista per la seconda metà di giugno presenta analogie con quelle che negli anni passati hanno determinato ondate di calore particolarmente severe, come quella registrata nel giugno 2019 che stabilì numerosi record termici. L’intensità e la durata di questa seconda fase calda dipenderanno dalla persistenza dell’alta pressione di origine africana e dalla sua capacità di respingere le perturbazioni atlantiche.
Implicazioni e contesto climatico
Le previsioni elaborate da Giuliacci si inseriscono in un quadro climatico più ampio che vede l’estate 2025 caratterizzata da una particolare variabilità nelle configurazioni bariche. Il ritardo di circa 15-20 giorni nell’arrivo dell’anticiclone africano rispetto ai tempi usuali rappresenta un elemento di interesse dal punto di vista meteorologico, suggerendo possibili modificazioni nei pattern circolatori dell’atmosfera. Questa dinamica potrebbe influenzare non solo l’intensità delle ondate di calore, ma anche la loro distribuzione temporale nel corso della stagione estiva.

L’evoluzione meteorologica prevista per giugno assume particolare rilevanza anche in considerazione degli impatti che le ondate di calore possono determinare sulla salute pubblica, sull’agricoltura e sui consumi energetici. Le temperature superiori ai 34 gradi, soglia identificata dagli esperti come critica per il benessere psicofisico delle persone, richiederanno l’adozione di adeguate misure di prevenzione, particolarmente per le categorie più vulnerabili della popolazione. Il settore agricolo dovrà prepararsi a gestire le esigenze idriche delle colture durante le fasi di maggiore stress termico, mentre i sistemi di raffreddamento degli edifici dovranno essere dimensionati per far fronte ai picchi di domanda energetica.
Le previsioni meteorologiche elaborate da Mario Giuliacci per il mese di giugno 2025 delineano uno scenario climatico caratterizzato da una progressiva intensificazione delle condizioni termiche, con due distinte ondate di calore separate da una fase di relativo refrigerio. La prima ondata, di intensità moderata, fungerà da preludio alla seconda fase che porterà le temperature su valori tipicamente estivi, con punte fino a 35 gradi nelle regioni centro-meridionali. Questa evoluzione meteorologica richiederà un’attenta pianificazione delle attività all’aperto e l’adozione di appropriate misure di adattamento da parte dei diversi settori della società.
La capacità previsionale a medio termine, pur presentando margini di incertezza intrinseci, fornisce elementi utili per la preparazione alle condizioni climatiche che caratterizzeranno l’inizio dell’estate 2025. Il monitoraggio continuo dell’evoluzione atmosferica consentirà di affinare le previsioni e di fornire aggiornamenti tempestivi sulla durata e l’intensità delle fasi calde previste, contribuendo a una migliore gestione degli impatti meteorologici sul territorio nazionale.