Like a Star continua la sua parabola discendente negli ascolti televisivi, confermando le difficoltà di Amadeus nel conquistare il pubblico del Nove. La quarta puntata del talent show, andata in onda mercoledì 4 giugno, ha registrato appena 391.000 telespettatori con un deludente 2,3% di share nello slot principale, segnando il dato peggiore dall’inizio della trasmissione e alimentando i rumors su una possibile chiusura anticipata del programma. Il trend negativo appare inarrestabile, con una progressiva erosione dell’audience che sta mettendo a dura prova la strategia televisiva di Warner Bros. Discovery e il rapporto con il conduttore ravennate.
I numeri della quarta puntata rappresentano un ulteriore passo verso il baratro per il format che doveva rilanciare definitivamente Amadeus sulla rete del gruppo Discovery. Durante la fase della sfida, l’audience è scesa ulteriormente a 313.000 spettatori con il 3,3% di share, mentre nella parte conclusiva la platea si è ridotta a soli 179.000 spettatori per uno share del 2,7%. Questi dati risultano particolarmente preoccupanti se confrontati con l’andamento delle puntate precedenti: la prima serata aveva raccolto 473.000 spettatori e il 2,4% di share, la seconda aveva fatto segnare i risultati migliori con 497.000 spettatori e il 2,8% di share, mentre la terza aveva già mostrato segnali di cedimento fermandosi a 417.000 spettatori.
La situazione di Like a Star si inserisce in un quadro più ampio di difficoltà che caratterizza l’intera esperienza di Amadeus sul Nove, iniziata con grandi aspettative nel settembre 2024 dopo l’addio alla Rai. Il conduttore, che aveva firmato un contratto quadriennale da dieci milioni di euro con Warner Bros. Discovery, si trova ora a confrontarsi con una serie di insuccessi che stanno minando la credibilità dell’investimento. Il preserale Chissà chi è, versione adattata de I Soliti Ignoti, è stato chiuso dopo appena 80 puntate a causa di ascolti costantemente sotto il 3%, con punte negative che hanno toccato il 2% di share.
Anche il Suzuki Music Party, andato in onda il 22 settembre 2024, non è riuscito a superare il 4,6% di share, confermando le difficoltà del conduttore nel trasferire il proprio appeal dalla Rai al nuovo canale. L’unico relativo successo è rappresentato da La Corrida, che ha registrato una media di 905.000 spettatori e il 6,3% di share nell’intera stagione da 8 puntate, piazzandosi tra i programmi più visti nella storia del canale, ma anche in questo caso si è trattato di un format già collaudato e non di una sperimentazione originale.
Le fonti interne a Warner Bros. Discovery confermano che il malumore all’interno dell’azienda sta crescendo progressivamente, soprattutto dopo i tentativi fallimentari di risollevare gli ascolti attraverso strategie eccezionali come il simulcast. A partire dal 21 maggio, la seconda puntata di Like a Star è stata trasmessa contemporaneamente su tutte le reti del gruppo Discovery – Real Time, DMAX, Giallo, WarnerTV, MotorTrend, Food Network e HGTV – nel tentativo di ampliare l’audience e invertire la tendenza negativa. Tuttavia, nemmeno questa mossa disperata è riuscita a produrre risultati significativi, con l’insieme delle reti che ha portato il totale a 942.000 spettatori per il 5,3% di share, un dato ancora considerato insufficiente per giustificare l’investimento economico sostenuto.
Il format di Like a Star, adattamento italiano del programma britannico Starstruck prodotto da Banijay Italia, si sviluppa in otto puntate di cui sette eliminatorie più una finalissima, con sei team tematici composti da tre concorrenti ciascuno che interpretano lo stesso artista musicale per vincere un premio di 50.000 euro. La giuria è composta da Elio, Rosa Chemical e Serena Brancale, mentre il programma punta sulla trasformazione di persone comuni in star per una sera. Nonostante gli ingredienti apparentemente vincenti e l’esperienza consolidata di Amadeus nella conduzione di talent show, il pubblico non sembra aver gradito la proposta, probabilmente a causa della sovraesposizione mediatica del conduttore che in questa stagione televisiva è stato protagonista di ben quattro programmi diversi sul Nove, oltre al ruolo di giudice ad Amici 24 su Canale 5.
La collocazione del programma nel mercoledì sera si è rivelata particolarmente sfortunata, dovendo competere con una programmazione agguerrita che include la finale di Coppa Italia su Canale 5, le partite di tennis su Rai2, le repliche delle fiction di successo e programmi consolidati come Chi l’ha Visto su Rai3. Il debutto del 14 maggio ha coinciso con la finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna che ha conquistato oltre 6,5 milioni di spettatori con il 30,9% di share, rendendo praticamente impossibile qualsiasi competizione per l’audience. Tuttavia, le puntate successive hanno dimostrato che il problema non risiede esclusivamente nella concorrenza, ma in una generale mancanza di appeal del formato presso il pubblico del Nove.
Gli analisti del settore televisivo sottolineano come il passaggio di Amadeus al Nove rappresenti un caso di studio significativo per comprendere le dinamiche del mercato televisivo italiano, dove il trasferimento di volti noti da una rete all’altra non garantisce automaticamente il successo. Il conduttore, che in Rai aveva conquistato ascolti record con il Festival di Sanremo e aveva rilanciato programmi storici come I Soliti Ignoti, si trova ora a dover affrontare una realtà completamente diversa, caratterizzata da un pubblico più ristretto e da una minore penetrazione del canale nelle abitudini televisive degli italiani. La sfida si è rivelata più complessa del previsto, nonostante le dichiarazioni iniziali dello stesso Amadeus che aveva definito l’esperienza al Nove come un’opportunità per sperimentare nuovi format senza le pressioni tipiche delle reti generaliste tradizionali.
La possibilità di una chiusura anticipata di Like a Star prima del completamento delle otto puntate previste appare sempre più concreta, considerando che il programma non è riuscito mai a superare la soglia del 3% di share nelle parti principali delle puntate. Warner Bros. Discovery si trova ora di fronte a una decisione delicata: proseguire con la programmazione originale rischiando di compromettere ulteriormente l’immagine del canale, oppure optare per una chiusura anticipata che potrebbe danneggiare il rapporto con Amadeus e mettere in discussione l’intera strategia di investimento sui grandi nomi. La situazione si complica ulteriormente considerando che il conduttore ha già in programma un quinto show, The Cage – Prendi e Scappa, in partenza domenica 8 giugno, che rischia di trovarsi in una situazione analoga se il trend negativo dovesse confermarsi.