Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un’allerta meteo di livello giallo per la giornata di domenica 15 giugno 2025, interessando diverse regioni del Nord Italia con particolare focus sui fenomeni temporaleschi e sul rischio idrogeologico. Le condizioni meteorologiche previste configurano uno scenario di instabilità atmosferica significativa, caratterizzato dall’arrivo di un fronte perturbato atlantico che porterà fenomeni meteorologici di intensità considerevole nelle aree montane e prealpine.
L’allerta gialla per rischio temporali coinvolgerà ampie porzioni del territorio lombardo, piemontese e altoatesino, con particolare attenzione alle zone montane e prealpine dove si concentreranno i fenomeni più intensi . La configurazione barica che si sta delineando presenta tutti i presupposti per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente aggressive, alimentate dal contrasto termico tra le masse d’aria calda accumulate nei giorni precedenti e l’arrivo di correnti fresche provenienti dal Nord Europa .
La Lombardia risulta tra le regioni maggiormente interessate dall’allerta temporali, con tre zone specifiche sotto monitoraggio: la Valcamonica, il Lario e Prealpi occidentali, e le Orobie bergamasche . Queste aree, caratterizzate da una particolare conformazione orografica che favorisce l’innesco di fenomeni convettivi, potrebbero sperimentare temporali di forte intensità accompagnati da precipitazioni intense, frequente attività elettrica e possibili grandinate localizzate . La zona del Lario, che comprende il bacino del lago di Como e le aree circostanti del Triangolo Lariano, presenta condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo di supercelle temporalesche a causa della sua posizione geografica racchiusa tra i rilievi prealpini .
Le Orobie bergamasche, parte del sistema prealpino lombardo, costituiscono un’area di particolare criticità per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi intensi . La morfologia di questi rilievi, caratterizzata da pendii ripidi e vallate incise, favorisce il sollevamento orografico delle masse d’aria umida, innescando processi convettivi che possono dare origine a temporali particolarmente violenti. L’esperienza degli eventi meteorologici passati in questa zona ha dimostrato come tali fenomeni possano raggiungere livelli di intensità eccezionale, con accumuli pluviometrici significativi concentrati in tempi relativamente brevi .
Il Piemonte presenta un quadro di allertamento articolato su diverse zone geografiche, con particolare attenzione ai settori montani e alla pianura settentrionale . Le aree del Toce, della Val Sesia, del Cervo e Chiusella, insieme alla Pianura settentrionale, sono state inserite sotto allerta gialla per rischio temporali . Queste zone, già monitorate nelle giornate precedenti per fenomeni di instabilità atmosferica, potrebbero sperimentare temporali di forte intensità con possibili fenomeni associati di particolare rilevanza . La Val Sesia, in particolare, rappresenta un’area di convergenza meteorologica dove i fenomeni temporaleschi tendono a concentrarsi e intensificarsi a causa della particolare conformazione valliva .
La Provincia Autonoma di Bolzano presenta la situazione più complessa, essendo interessata sia dall’allerta gialla per temporali che dall’allerta gialla per rischio idrogeologico . Questa doppia criticità riflette le particolari condizioni meteorologiche previste per il territorio altoatesino, dove i fenomeni temporaleschi potrebbero innescare problematiche di dissesto idrogeologico a causa delle caratteristiche geomorfologiche del territorio montano . Il sistema di allertamento della Provincia di Bolzano, articolato su quattro livelli di criticità, classifica l’allerta gialla come una situazione di criticità ordinaria, associata alla probabilità di eventi localizzati che possono verificarsi in modo repentino e rappresentare un pericolo localizzato per la popolazione .
I fenomeni meteorologici previsti per domenica 15 giugno si inquadrano in un contesto di particolare instabilità atmosferica, caratterizzato dall’arrivo di un fronte perturbato atlantico che interesserà prevalentemente le regioni settentrionali . Le previsioni meteorologiche indicano lo sviluppo di temporali che potranno assumere caratteristiche di particolare intensità, con possibili fenomeni associati di grandine anche di dimensioni considerevoli e raffiche di vento intense . L’energia convettiva disponibile nell’atmosfera, alimentata dalle elevate temperature dei giorni precedenti, fornirà il combustibile necessario per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente aggressive .
La dinamica atmosferica che determinerà questi fenomeni è legata al progressivo cedimento della struttura anticiclonica presente sui settori centro-meridionali della penisola e all’evoluzione verso sud-est di una circolazione depressionaria posizionata sulla Francia . Questo schema barico favorirà l’ingresso di correnti fresche e instabili in quota, che interagiranno con le masse d’aria calda e umida presenti nei bassi strati, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni convettivi intensi . L’instabilità atmosferica sarà particolarmente marcata nelle ore pomeridiane e serali, quando il riscaldamento diurno avrà raggiunto il suo apice, massimizzando l’energia disponibile per i processi convettivi .
I rischi associati ai fenomeni previsti comprendono precipitazioni intense concentrate in brevi periodi, possibili allagamenti localizzati, caduta di alberi e interruzioni delle linee elettriche, oltre alla possibilità di grandinate che potrebbero causare danni a colture, veicoli e strutture . Il rischio idrogeologico specifico per la Provincia di Bolzano richiede particolare attenzione alle aree montane e pedemontane, dove le precipitazioni intense potrebbero innescare fenomeni di dissesto come frane superficiali, colate detritiche e innalzamento rapido dei livelli dei corsi d’acqua minori .
Le autorità competenti raccomandano alla popolazione residente nelle aree interessate di prestare massima attenzione all’evoluzione delle condizioni meteorologiche, evitando se possibile gli spostamenti non necessari durante le fasi di maggiore intensità dei fenomeni previsti . Il monitoraggio costante delle condizioni meteorologiche attraverso i canali ufficiali della Protezione Civile rappresenta un elemento fondamentale per la gestione del rischio associato a questi eventi . I sistemi locali di protezione civile sono stati invitati ad attivare le fasi operative di attenzione e preallarme appropriate al livello di criticità previsto .
La tempistica dei fenomeni prevede un peggioramento delle condizioni meteorologiche già a partire dal pomeriggio di domenica 15 giugno, con l’intensificazione dei fenomeni temporaleschi durante le ore serali . Le zone alpine e prealpine saranno le prime a essere interessate dai fenomeni, con successiva estensione verso le aree di pianura adiacenti nel corso della serata . L’esaurimento dei fenomeni più intensi è previsto durante le ore notturne, anche se non si escludono fenomeni residui nella prima parte della giornata di lunedì .
Questo evento meteorologico si inserisce in un contesto climatico caratterizzato da un’alternanza sempre più frequente tra periodi di caldo intenso e fasi di instabilità atmosferica particolarmente violenta, riflettendo le dinamiche climatiche in atto che vedono un’intensificazione dei fenomeni estremi . La gestione di tali eventi richiede un approccio integrato che combini sistemi di monitoraggio avanzati, comunicazione efficace verso la popolazione e coordinamento ottimale tra i diversi livelli istituzionali coinvolti nella gestione dell’emergenza meteorologica .