Meteo, Temporali e Grandine tra poche ore queste regioni: ecco i dettagli

Un vortice ciclonico dal Tirreno meridionale porta maltempo intenso in Sicilia e Calabria con temporali, grandine e vento forte. Allerta gialla su quattro regioni del Sud.

Il weekend del solstizio d’estate 2025 si preannuncia particolarmente critico dal punto di vista meteorologico, con la Protezione Civile che ha diramato allerta gialla per temporali forti su ampie porzioni del territorio nazionale. Una configurazione atmosferica esplosiva sta per interessare principalmente le regioni del Nord-Ovest, dove l’elevata energia potenziale disponibile nell’atmosfera favorirà lo sviluppo di celle temporalesche di eccezionale violenza. Le condizioni meteorologiche previste per sabato 21 giugno presentano caratteristiche che raramente si osservano con tale intensità sul territorio italiano. L’arrivo di un vortice ciclonico in quota, proveniente dal Nord Atlantico, andrà a interagire con le masse d’aria calda e umida stagnanti sulla Pianura Padana, generando un ambiente atmosferico estremamente instabile che rappresenta il terreno ideale per la formazione di supercelle temporalesche.

L’epicentro dell’attività temporalesca si concentrerà inizialmente sulle Alpi occidentali, con particolare riferimento alla Valle d’Aosta, per poi estendersi rapidamente verso le pianure di Piemonte e Lombardia nel corso del pomeriggio. La Protezione Civile ha emesso allerta gialla per rischio temporali che coinvolge numerose zone della Lombardia, tra cui la bassa pianura centro-occidentale, l’alta pianura orientale, la Valchiavenna, la Media-bassa Valtellina e il nodo idraulico di Milano.

In Piemonte, l’allerta interessa specificamente la pianura torinese e le colline, le zone di Belbo e Bormida, lo Scrivia e la pianura settentrionale. Le province di Novara, Vercelli, Pavia, Lodi e Cremona risultano storicamente tra le aree più esposte ai fenomeni convettivi estremi, rappresentando veri e propri corridoi temporaleschi dove la combinazione tra aria calda proveniente dal Mar Ligure e le discese fresche alpine genera condizioni ideali per la formazione di supercelle.

Entro la sera, i fenomeni temporaleschi raggiungeranno anche la Liguria, dove sono previsti temporali localmente intensi sui versanti padani dalla Val Bormida orientale verso levante, con possibili sconfinamenti lungo la costa centro-orientale da Savona verso est. Particolare attenzione è richiesta per i colpi di vento e le possibili grandinate nella fase più intensa dei sistemi temporaleschi, specialmente sui versanti al confine con il basso Piemonte.

La configurazione meteorologica prevista per sabato 21 giugno presenta tutti i requisiti necessari per l’innesco di supercelle temporalesche, fenomeni atmosferici caratterizzati dalla presenza di un mesociclone, ovvero una bassa pressione in rotazione attorno a un minimo barico. Questi sistemi rappresentano i temporali più pericolosi in termini di potenza sprigionata e potenziali danni, distinguendosi per la loro capacità di generare fenomeni estremi prolungati nel tempo.

Le supercelle possono estendersi per centinaia di chilometri e mantenere un ciclo di vita di parecchie ore, spesso stazionando sulle stesse zone e creando seri disagi. Sebbene non siano molto comuni in Italia, episodi significativi si possono osservare nella Pianura Padana, soprattutto quando si verificano le condizioni atmosferiche particolarmente favorevoli come quelle previste per questo weekend.

I valori di energia potenziale convettiva disponibile (CAPE) previsti risultano davvero notevoli, con punte fino a oltre 3000 j/kg in Piemonte. L’incremento della temperatura del Mar Mediterraneo, che ha già superato i 27°C in alcune aree del Tirreno e dello Ionio, fornisce carburante in abbondanza alle masse d’aria instabili, risultando in una maggiore energia potenziale disponibile e una dinamica convettiva più violenta.

Uno degli aspetti più preoccupanti dell’evento meteorologico in corso riguarda la formazione di grandine di dimensioni considerevoli, con chicchi che potrebbero raggiungere i 2-3 centimetri di diametro. Eventi recenti hanno già dimostrato la potenza distruttiva di questi fenomeni, con grandinate che hanno colpito il Bresciano e il Veronese, ricoprendo completamente strade e tetti con scenari che ricordavano paesaggi invernali.

Secondo gli studi specializzati, i danni causati dalla grandine iniziano a manifestarsi significativamente con chicchi di almeno 3 centimetri di diametro, mentre quelli superiori ai 4 centimetri causano mediamente danni più estesi e una maggiore varietà nella tipologia di danneggiamenti. Le aree montane e collinari dell’Emilia-Romagna, insieme al Trentino Alto Adige e al Cadore veneto, rientrano tra i territori che potrebbero essere interessati da questi fenomeni grandinigeni intensi.

Particolare attenzione meritano i downburst, fenomeni meteorologici che possono accompagnare i temporali più intensi e generare raffiche di vento estremamente violente. Un downburst corrisponde a una forte corrente d’aria fredda discendente che si instaura all’interno di un sistema temporalesco maturo, caratterizzato da una colonna d’aria in rapida discesa che, incontrando perpendicolarmente la superficie del suolo, tende a espandersi orizzontalmente in tutte le direzioni.

La violenta espansione, paragonabile a un improvviso scoppio, produce spesso un vortice rotante o un anello di vento entro il quale si generano flussi di vento lineare ad elevata velocità ma di opposte direzioni, con notevoli turbolenze e componente piuttosto irregolare e rafficata. Nei casi più estremi, questi fenomeni possono persistere per oltre 30 minuti raggiungendo velocità superiori ai 140-150 km/h, con capacità distruttiva comparabile a quella di un tornado debole.