In questi giorni ha ricominciato a circolare con insistenza, soprattutto sui social network, un’immagine che mostra due articoli di giornale apparentemente simili: uno risalente al luglio 1967, l’altro del luglio 2023. Il titolo dell’articolo del 1967, tratto dal “Corriere dell’Informazione”, annuncia «La grandine squassa Milano. A Roma si soffoca: 42 gradi». Un titolo quasi identico è apparso anche su Repubblica il 18 luglio scorso: «Caldo record, a Roma sfiorati i 42 gradi: non era mai successo».
Questa coincidenza ha alimentato una narrazione volta a minimizzare la gravità dell’attuale crisi climatica, sostenendo che fenomeni estremi analoghi fossero già avvenuti in passato, quindi slegati dal cambiamento climatico. Tuttavia, analizzando più approfonditamente la vicenda, emerge una realtà molto diversa.

Secondo i dati ufficiali archiviati dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), che custodisce le rilevazioni climatiche effettuate dai centri meteorologici ufficiali, il dato riportato nel 1967 non trova alcun riscontro. La massima temperatura effettivamente registrata il 25 luglio 1967 a Roma era di 35,6 gradi, lontanissima dai presunti 42 gradi indicati in quel titolo sensazionalistico. Va sottolineato, inoltre, che temperature superiori ai 40 gradi a Roma sono state ufficialmente misurate solo a partire dal 2005. Il recente picco di 41,8 gradi registrato il 18 luglio 2023 ha costituito un record assoluto per la città, superando anche il precedente massimo del giugno 2022, quando erano stati rilevati 40,7 gradi.

Utilizzare dunque l’immagine di un vecchio articolo, scritto con modalità giornalistiche diverse e basato su rilevazioni false, per negare la rilevanza attuale degli eventi climatici estremi è fuorviante e rischia di distorcere gravemente la percezione pubblica del cambiamento climatico. Studi scientifici consolidati confermano infatti che il riscaldamento globale sta intensificando significativamente la frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici estremi.
La presunta prova del caldo estremo del 1967 è semplicemente una colossale fake news!