Una scossa di terremoto di magnitudo 4.7 ha interessato questa mattina alle 06:07 il Tirreno meridionale, con epicentro localizzato in mare, a circa 80 chilometri al largo della costa di Trapani, in prossimità delle Isole Egadi. Il sisma, rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), è avvenuto a una profondità di 10 chilometri, in una zona sismicamente attiva ma generalmente meno soggetta a fenomeni intensi.
La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione, in particolare nei comuni costieri della Sicilia occidentale: segnalazioni sono arrivate da Marsala, Favignana e perfino da Palermo, dove molti residenti ai piani alti hanno raccontato di essere stati svegliati da un lieve ma persistente moto ondulatorio. “Il mio letto dondolava, così come il lampadario”, ha scritto un utente sui social, descrivendo una percezione tipica dei terremoti superficiali a medio raggio.
La mancanza di danni è coerente con la profondità e la distanza dell’epicentro dalla costa: una magnitudo 4.7 in mare aperto è sufficiente per essere avvertita chiaramente in un raggio di decine di chilometri, ma raramente provoca conseguenze strutturali. Resta alta, tuttavia, l’attenzione da parte delle autorità e dei sismologi, che monitorano costantemente l’area per escludere eventuali repliche o fenomeni secondari. La Sicilia, situata lungo il margine di convergenza tra la placca africana e quella eurasiatica, è tra le regioni italiane a più elevato rischio sismico: eventi come quello di oggi ricordano la necessità di un costante aggiornamento delle misure di prevenzione e della consapevolezza pubblica.
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