L’ultima settimana di ottobre potrebbe segnare un nuovo capitolo nei sempre più frequenti episodi di caldo fuori stagione che interessano il nostro Paese. I principali modelli previsionali, ECMWF e GFS in testa, continuano a convergere su un’ipotesi sinottica che, fino a pochi anni fa, sarebbe apparsa del tutto eccezionale per questo periodo dell’anno: un’imponente risalita subtropicale, innescata da una vasta saccatura atlantica in discesa verso la Penisola Iberica e il Nord Africa, potrebbe attivare una risposta calda di matrice sahariana verso il Mediterraneo centrale, coinvolgendo in pieno anche l’Italia.
Le prime avvisaglie di questa dinamica potrebbero manifestarsi tra il 23 e il 24 ottobre, quando il promontorio africano — già in consolidamento sul Nord Africa — tenderà ad allungarsi verso il nostro Paese, favorendo un generale rinforzo del campo di alta pressione e un netto rialzo termico. In questa fase, il maltempo verrà progressivamente confinato a latitudini più settentrionali, con un impatto ancora minore sulle regioni meridionali, dove il tempo si manterrà più stabile e soleggiato.
Secondo le proiezioni odierne, le temperature massime si attesteranno su valori compresi tra i 21 e i 25°C in gran parte del territorio nazionale già entro il 25 ottobre, ma l’apice dell’anomalia termica è atteso tra il 25 e il 28 ottobre, quando i valori potrebbero raggiungere e localmente superare i 28-30°C su diverse aree del Sud, in particolare su Sicilia, Calabria ionica, Basilicata e Puglia centro-meridionale. Si tratta di temperature che si discostano di oltre 8-10°C rispetto alle medie climatologiche del periodo, avvicinandosi a valori propri di fine estate.
Tuttavia, nonostante l’atmosfera possa tornare a ricordare quella dei mesi estivi, il Mediterraneo non seguirà lo stesso copione: le recenti incursioni fredde della prima decade di ottobre hanno già contribuito a raffreddare significativamente le acque superficiali, con temperature marine inferiori ai 20°C in diverse zone. Questo disallineamento termico tra mare e aria non favorirà una vera fruibilità balneare, se non per i più temerari.
Va inoltre sottolineato come questa tendenza stia diventando dominante rispetto agli scenari più freschi e perturbati ipotizzati nei giorni scorsi. Il forcing dinamico alla base dell’evoluzione — l’interazione tra la depressione atlantica e l’anticiclone subtropicale — è infatti ben inquadrato dalle ultime elaborazioni dei centri di calcolo, anche se non sono da escludere ulteriori aggiustamenti nei prossimi aggiornamenti modellistici.
L’Italia potrebbe vivere una chiusura di ottobre con temperature anomale e condizioni atmosferiche più consone a fine settembre che non agli ultimi giorni autunnali del mese. Un’anomalia che, al di là della sua singolarità meteorologica, pone ancora una volta l’accento sul tema dell’estremizzazione climatica e sulla crescente frequenza di eventi fuori scala nel cuore del bacino mediterraneo.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
