Il reality show più celebre del palinsesto italiano si trova di fronte a una crisi senza precedenti. La puntata del Grande Fratello trasmessa giovedì 30 ottobre su Canale 5 ha registrato uno share del 13,1% con una media di 1.620.000 telespettatori, un risultato che rappresenta il punto più basso di questa edizione e che ha spinto i vertici di Mediaset a valutare seriamente il futuro del format ormai simbolo della rete ammiraglia.
Un crollo drastico rispetto ai numeri di inizio stagione, quando la trasmissione viaggiava intorno al 15% di share nelle serate del lunedì, con la prima puntata che aveva toccato addirittura il 20%. La decisione di inserire il reality in una nuova collocazione – giovedì sera – non ha sortito gli effetti desiderati, anzi ha accentuato il calo degli ascolti. Il dato viene considerato all’interno di Cologno Monzese non semplicemente preoccupante, ma inaccettabile per un programma di questo calibro, tanto da mettere in discussione la stessa prosecuzione della trasmissione con le modalità attuali.
Secondo quanto riportato da Affari Italiani, nei corridoi della sede centrale milanese si starebbe ragionando concretamente su tre scenari possibili: una chiusura anticipata della stagione in corso, un ridimensionamento significativo del prodotto con l’eliminazione dei raddoppi settimanali, oppure un totale ricambio della squadra di autori e collaboratori che da molti anni – decenni, secondo alcuni osservatori – confezionano il format.
La questione economica rappresenta il vero fulcro della questione. Una puntata del Grande Fratello comporta costi di produzione estremamente elevati, dovuti alla natura della trasmissione che prevede dirette quotidiane, riprese ventiquattro ore su ventiquattro dalla casa, componenti tecniche complesse e una struttura produttiva considerevole. Secondo indiscrezioni emerse dalle fonti aziendali, una puntata del reality costerebbe dai dieci volte in più rispetto a una serata occupata da una telenovela turca, genere che ultimamente viene considerato con crescente interesse dai vertici televisivi italiani proprio in funzione della convenienza economica.
Per questa ragione, nel calcolo costi-benefici che emerge dalle riunioni interne, circola l’ipotesi di sostituire il Grande Fratello con soap turche, format che richiedono investimenti infinitamente minori e che in questo momento storico, paradossalmente, potrebbero produrre risultati d’ascolto addirittura superiori. Secondo le valutazioni interne, una serata con una telenovela turca potrebbe oscillare intorno al 15% di share – quindi due punti percentuali superiori all’attuale Grande Fratello – pur necessitando di una frazione dei budget necessari al reality show.
Mediaset, tuttavia, continua a considerare il brand del Grande Fratello come fondamentale nel proprio portafoglio televisivo, motivo per cui l’ipotesi dell’abbandono totale non viene seriamente valutata. L’orientamento maggiormente probabile, stando alle informazioni disponibili, sembra essere quello del ridimensionamento temporaneo del progetto in attesa di una rifondazione. Gli occhi sono infatti puntati su gennaio 2026, quando Mediaset intende lanciare l’attesissima edizione Vip del Grande Fratello, precedentemente affidata ad Alfonso Signorini, che potrebbe rappresentare l’occasione per una ripartenza di un format che necessita urgentemente di rinnovamento sia in termini di contenuti che di struttura organizzativa.
La particolarità di questa edizione risiede anche nella scelta della conduttrice. Simona Ventura ha riportato il programma in primo piano quando le audience erano in sofferenza, tuttavia i numeri di queste ultime settimane suggeriscono che neppure il cambio nella conduzione sia stato sufficiente a rivitalizzare un prodotto che soffre di problemi strutturali più profondi. Le dinamiche interne alla casa, secondo gli osservatori del settore televisivo, non stanno generando il coinvolgimento emotivo necessario a catalizzare il pubblico, mentre la formula stessa del reality sembra ormai consumata e incapace di sorprendere il telespettatore.
Le decisioni definitive sono attese nei prossimi giorni, quando la dirigenza di Cologno Monzese farà il punto della situazione e stabilirà il percorso futuro del Grande Fratello. Nel frattempo, permane l’incertezza non solo sul destino della trasmissione in questa forma, ma anche sulla permanenza dei vari elementi della squadra produttiva che ormai da anni gestisce il programma. Nel palinsesto televisivo italiano, dove i numeri determinano la sopravvivenza dei format e dove i budget sono sempre più soggetti a scrutinio e contrazione, il Grande Fratello si trova in una fase decisiva della sua lunga storia, con la possibilità concreta di una trasformazione radicale che potrebbe alterarne la natura stessa. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
