Un nuovo sciame sismico ha interessato l’area dei Campi Flegrei nella tarda serata di martedì 25 novembre, riportando l’attenzione su una delle zone vulcaniche più attive e sorvegliate d’Europa. Secondo quanto comunicato dal Comune di Pozzuoli, nell’arco di circa un’ora si sono verificate ben 31 scosse di terremoto, tutte localizzate all’interno della caldera flegrea. La scossa più significativa, registrata alle 23:21, ha raggiunto una magnitudo di 3.3 sulla scala Richter ed è stata chiaramente avvertita dalla popolazione non solo a Pozzuoli, ma anche nei comuni limitrofi di Bacoli, Quarto, Giugliano e nei quartieri occidentali della città di Napoli, come Bagnoli, Fuorigrotta e Pianura.
La sequenza sismica si è conclusa poco prima della mezzanotte, senza provocare danni a persone o cose, ma generando comprensibile preoccupazione tra i residenti. L’evento si inserisce nel contesto di un’attività sismica crescente legata al fenomeno del bradisismo, che da anni interessa la caldera con un lento ma continuo sollevamento del suolo. Questo movimento è causato dalla risalita di fluidi caldi – gas e vapore – che si accumulano nei sistemi idrotermali profondi, esercitando pressione sulle rocce sovrastanti e generando fratture e piccoli eventi sismici.
Secondo i dati dell’Osservatorio Vesuviano, ente dell’INGV incaricato del monitoraggio vulcanico nell’area, lo sciame sismico rientra nella dinamica già osservata negli ultimi mesi, che conferma un’intensificazione delle manifestazioni sismiche. Non si tratta di un’anomalia improvvisa, ma di un comportamento coerente con la fase attuale di sollevamento che ha già superato i 20 centimetri annui nel centro abitato di Pozzuoli. Gli esperti continuano a monitorare l’evoluzione del fenomeno, sottolineando l’importanza di distinguere tra incremento dell’attività sismica e segnali di un’imminente eruzione: ad oggi, non ci sono elementi che indichino un’evoluzione verso scenari di tipo eruttivo.
Tuttavia, la frequenza degli sciami sismici e l’ampliarsi dell’area in cui le scosse vengono avvertite – anche in quartieri densamente popolati di Napoli – impongono un costante aggiornamento dei piani di emergenza e una rigorosa comunicazione con la cittadinanza. La Protezione Civile regionale, in stretto raccordo con le autorità locali, continua a informare la popolazione sulle buone pratiche da adottare in caso di sisma e sulle procedure da seguire in caso di necessità.
L’evento di ieri sera rappresenta un’ulteriore conferma della delicatezza del contesto geologico dei Campi Flegrei, un’area che, pur essendo sede di una vivace attività vulcanica, ospita centinaia di migliaia di persone. Il monitoraggio resta continuo, e la collaborazione tra scienziati, istituzioni e cittadini sarà determinante per garantire sicurezza e consapevolezza di fronte a un fenomeno naturale che, pur non essendo nuovo, continua a richiedere attenzione e preparazione. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
