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Ascolti TV, crollo per Caduta Libera: la simpatia di Max Giusti non basta

Dopo un buon esordio, Caduta Libera crolla al 17% di share. Max Giusti rischia grosso: il suo approdo a Mediaset potrebbe rivelarsi un passo falso, come già accadde a Amadeus.

Il debutto di Max Giusti alla guida di Caduta Libera aveva acceso qualche speranza. Domenica sera, con il vantaggio tattico dell’assenza de L’Eredità, il game show di Canale 5 aveva raccolto un incoraggiante 24,1% di share e 3,7 milioni di spettatori. Ma il giorno dopo, con il ritorno del programma di Marco Liorni su Rai 1, la realtà ha fatto capolino con tutta la sua durezza: lo share è crollato al 17,1%, con oltre un milione di spettatori persi in sole 24 ore. Un segnale netto, che evidenzia come l’operazione di rilancio del format – pur supportata dalla verve e dall’esperienza di Giusti – non stia funzionando come auspicato.

Max Giusti, comico brillante e conduttore rodato, si è calato con entusiasmo nel ruolo che per anni è stato di Gerry Scotti. Ma la sua simpatia, per quanto autentica e coinvolgente, non sembra sufficiente per invertire una tendenza che si trascina da tempo: Caduta Libera, dopo oltre dieci anni di messa in onda, dà segni evidenti di stanchezza. Il pubblico del preserale, che in quella fascia oraria cerca familiarità e leggerezza, ha dimostrato di preferire la stabilità rassicurante de L’Eredità, capace di rinnovarsi pur restando fedele alla propria identità.

Non è però solo il programma a essere in discussione. Anche la scelta di Max Giusti di legarsi a Mediaset, lasciando la Rai dopo anni di collaborazioni solide, solleva interrogativi. Se il passaggio voleva segnare un nuovo corso della sua carriera, i risultati iniziali non sembrano premianti. Anzi, il rischio è che l’approdo nel gruppo del Biscione – storicamente selettivo e spesso impermeabile a certi volti – si trasformi in un boomerang. Lo stesso Amadeus, prima di diventare l’icona del Festival di Sanremo, visse anni difficili proprio a Mediaset, dove il suo stile non riuscì a trovare la giusta collocazione. E l’esperienza di Giusti potrebbe finire per ricalcarne i passi, in un contesto ancora più complesso, con una rete che fatica sempre di più a trattenere pubblico giovane e a rinnovare efficacemente i propri formati.

Il rischio, insomma, è che il cambio alla conduzione di Caduta Libera non basti a rilanciarlo. E che la scelta di Max Giusti si riveli meno strategica di quanto inizialmente sembrasse, soprattutto se i dati auditel continueranno a scendere. In un panorama televisivo sempre più competitivo, dove anche i game show devono trovare formule nuove per mantenersi vitali, il solo talento del conduttore – per quanto indiscusso – potrebbe non bastare. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!