L’ulteriore consolidamento dell’anticiclone nordafricano sul bacino del Mediterraneo sta determinando condizioni meteorologiche eccezionalmente stabili e anomale per il periodo, con valori termici ormai fuori scala rispetto alle medie climatiche di inizio dicembre. In particolare, sull’Italia, l’aria calda di matrice subtropicale sta mantenendo le temperature su livelli ben superiori alla norma, specialmente al Sud e sulle due Isole Maggiori, dove si registrano punte fino a +20°C nelle ore centrali della giornata. Una situazione che richiama scenari più consoni a una fase precoce della primavera piuttosto che alla prima decade invernale.
Il cuore dell’anomalia è rappresentato dal campo di alta pressione subtropicale che, ben strutturato anche in quota, inibisce l’ingresso di perturbazioni atlantiche e favorisce una subsidenza atmosferica marcata. Ciò si traduce in cieli sereni e temperature in quota elevate, con uno zero termico che si colloca su valori estivi, fino a 3000-3500 metri sulle Alpi. Anche il Centro Italia e le zone collinari e montane del Nord beneficiano di questo riscaldamento, con massime che in alcune località raggiungono agevolmente i 15-18°C.
Tuttavia, l’effetto dell’anticiclone non è uniforme sull’intero territorio. Sulla Val Padana e lungo i litorali tirrenici, in particolare su quelli della Liguria e della Toscana, la forte stabilità atmosferica favorisce il ristagno di umidità nei bassi strati, con formazione di nebbie dense e persistenti, oltre a nubi basse che limitano l’aumento termico durante le ore diurne. In queste aree, infatti, le temperature rimangono più contenute, spesso inferiori rispetto a quelle delle zone collinari sovrastanti, a causa dell’inversione termica.
Per quanto riguarda le prospettive a medio termine, i modelli numerici iniziano a intravedere un possibile cambiamento a partire dall’inizio della prossima settimana. L’anticiclone africano dovrebbe iniziare a cedere sotto la spinta di una saccatura atlantica che aprirà un varco ciclonico diretto verso l’Italia. Il sistema perturbato, tuttavia, sarà accompagnato da correnti umide e solo lievemente fresche di origine oceanica, in grado di riportare le temperature su valori più prossimi alla norma climatologica, ma non sufficienti per determinare un vero e proprio ingresso dell’Inverno.
La traiettoria di questo vortice depressionario sembra indirizzarsi prevalentemente verso il Meridione e parzialmente il Centro Italia, con possibili coinvolgimenti anche della Liguria. Ma si tratterà, con ogni probabilità, di un peggioramento del tempo con piogge e nuvolosità diffuse, piuttosto che di un’irruzione fredda in senso pienamente invernale.
Per un cambiamento più marcato, con caratteristiche termiche pienamente invernali, occorrerà attendere. Le proiezioni a lungo termine indicano una possibile discesa di aria più fredda a ridosso delle festività natalizie, ma si tratta, al momento, di una tendenza ancora troppo incerta per poter essere considerata attendibile.
In definitiva, l’Italia si trova sotto l’influenza di un assetto atmosferico che, almeno per ora, continua a rimandare l’inizio effettivo della stagione invernale. Le anomalie termiche e la persistenza dell’anticiclone sono elementi che confermano un mese di dicembre partito decisamente fuori asse, e che richiederanno costante monitoraggio nei prossimi giorni.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
