Un campo di alta pressione di matrice subtropicale, alimentato da correnti calde in quota di origine africana, dominerà la scena meteorologica sull’Italia nel fine settimana del 13 e 14 dicembre. Si tratta di una struttura anticiclonica particolarmente estesa e robusta, in grado di bloccare sia le perturbazioni atlantiche, sia le incursioni fredde di matrice artica, sempre più rare in questa fase della stagione. Ma nonostante la stabilità atmosferica generalizzata, gli effetti al suolo saranno tutt’altro che uniformi: l’Italia si ritroverà, di fatto, “spaccata in due”, con condizioni diametralmente opposte tra Nord e Sud.
Le regioni centro-meridionali e le due Isole Maggiori beneficeranno di un weekend eccezionalmente mite per il periodo. Il cielo si presenterà sereno o poco nuvoloso per tutto il fine settimana, con valori termici pomeridiani che supereranno ampiamente le medie stagionali. A Roma, Napoli e Firenze si toccheranno punte di 14-15°C, mentre sulle coste della Sicilia e della Sardegna, complice l’effetto favonico locale e l’insolazione diurna, i termometri potranno avvicinarsi ai 20°C. Anche nelle località alpine la situazione sarà anomala: a Bormio, Cortina d’Ampezzo e Courmayeur sono previste massime intorno agli 8-10°C, valori ben superiori al normale per queste altitudini a metà dicembre.
Scenario completamente diverso sulle pianure del Nord e in alcune aree interne del Centro. L’assenza di ventilazione e la forte umidità al suolo favoriranno, soprattutto nelle ore notturne e al primo mattino, la formazione di nebbie dense e persistenti. Le zone più interessate saranno la bassa Lombardia, l’Emilia-Romagna, il basso Veneto e parte della Toscana interna, dove la visibilità potrà scendere sotto i 100 metri, creando disagi alla circolazione stradale e aerea. In questi settori, le temperature massime risulteranno nettamente inferiori rispetto al resto del Paese, spesso non superiori agli 8-9°C, e localmente anche più basse in presenza di nebbie durature.
Un fenomeno analogo si osserverà sulle coste liguri e alto-toscane, dove potranno svilupparsi nubi basse marittime, le cosiddette “nebbie d’avvezione”, generate dallo scorrimento di masse d’aria calda e umida sopra un mare più freddo. Anche qui si prevede una compressione dei valori termici diurni e una sensibile riduzione della qualità dell’aria, con un incremento delle concentrazioni di inquinanti nei bassi strati.
In sintesi, l’alta pressione garantirà un fine settimana stabile, ma con notevoli differenze climatiche a seconda delle aree geografiche: mite e soleggiato al Centro-Sud, freddo, umido e nebbioso al Nord. Un quadro che fotografa perfettamente l’inverno italiano sempre più segnato da contrasti termici e anomalie bariche.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
