Un dicembre anomalo, con caratteristiche più primaverili che invernali, continua a segnare la cronaca meteorologica di questa seconda decade del mese. A governare la scena è un robusto campo di alta pressione, di matrice subtropicale, che da giorni insiste sul bacino del Mediterraneo e che, almeno fino al weekend, non accenna a cedere il passo. Questo promontorio anticiclonico, ben strutturato sia nei bassi strati che in quota, determina condizioni di stabilità atmosferica diffusa, cieli spesso sereni o poco nuvolosi e temperature sensibilmente al di sopra delle medie climatiche del periodo.
Sotto la sua influenza, l’Italia sperimenta un contesto termico decisamente mite per la stagione, con valori che si mantengono costantemente oltre le medie climatologiche di dicembre. Le temperature massime, soprattutto nelle ore centrali della giornata e in assenza di nebbie persistenti, raggiungono diffusamente i 15-17°C, con punte localmente prossime ai 20°C su alcune aree del Sud e delle due Isole Maggiori. Le zone maggiormente interessate da questi valori anomali saranno in particolare la Sicilia, la Sardegna, la Calabria e la Puglia, dove la presenza del soleggiamento diretto potrà favorire una più marcata escursione termica diurna.
Persino lungo i settori alpini e prealpini si registrano condizioni di temperatura straordinariamente elevate per il mese di dicembre. Nei fondovalle alpini si superano facilmente i 10-12°C durante il giorno, mentre per ritrovare isoterme tipicamente invernali è necessario salire ben oltre i 2500-3000 metri di quota, segno evidente di un’inversione termica marcata e persistente.
La staticità atmosferica prodotta da questa fase anticiclonica comporta anche effetti secondari, come l’accumulo di inquinanti nei bassi strati, soprattutto nelle grandi aree urbane del Nord e della Pianura Padana, dove ristagnano foschie dense e nebbie a tratti persistenti nelle ore più fredde, con escursioni termiche più contenute.
Stando alle attuali elaborazioni modellistiche, la persistenza dell’alta pressione si protrarrà almeno fino a domenica 15 dicembre, senza variazioni di rilievo. Tuttavia, i primi segnali di un indebolimento del campo anticiclonico potrebbero manifestarsi a inizio della prossima settimana, tra martedì 16 e mercoledì 17, quando un cedimento del promontorio potrebbe aprire la strada a una perturbazione atlantica. Questo fronte perturbato, qualora confermato, porterebbe un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche, accompagnato da precipitazioni sparse e da un calo delle temperature, sebbene contenuto e ancora lontano dal restituire un profilo termico pienamente invernale.
Dunque, sebbene il calendario segni ormai la metà di dicembre, l’inverno meteorologico fatica a manifestarsi, almeno sul comparto mediterraneo. Resta ora da verificare se l’attesa perturbazione della prossima settimana riuscirà a scalfire in modo significativo l’attuale assetto barico o se si tratterà solo di un breve intermezzo instabile all’interno di una fase climatica ancora dominata dall’anticiclone.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
