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Maltempo Emilia Romagna, Notte di paura nel Ravennate: Allerta ROSSA per Esondazioni

Nella notte l’Emilia-Romagna affronta l’incubo delle piene: Senio e Lamone sotto osservazione, evacuazioni e argini sorvegliati. La pioggia dà tregua, ma l’allerta resta alta.

È stata una notte di tensione e apprensione per il Ravennate, colpito ancora una volta da una nuova ondata di maltempo che ha messo a dura prova il territorio e la sua tenuta idraulica. Le intense precipitazioni che si sono abbattute sull’Emilia-Romagna hanno gonfiato oltre il limite i fiumi Senio e Lamone, costringendo all’evacuazione alcune aree e all’attivazione immediata della macchina di protezione civile.

Il fiume Senio ha fatto registrare livelli critici in più punti. A Tebano il picco è stato toccato alle 18 con 5.77 metri, ben 27 centimetri oltre la soglia rossa. Più tardi, a Castel Bolognese, l’ondata di piena ha superato di oltre un metro e mezzo la soglia arancione, mentre a Ponte Felisio si è sfiorata la soglia rossa con un picco di 6.27 metri. Situazione ancora più delicata a Cotignola, dove il livello ha raggiunto i 15,83 metri, appena sotto la capacità massima degli argini. Le autorità comunali stanno rinforzando le sponde con sacchi di sabbia nei tratti più vulnerabili e invitano i cittadini a non sottovalutare l’allerta. L’hub di accoglienza di Bagnacavallo è già al completo, mentre il Pala Lumagni di Lugo resta operativo per chi deve lasciare l’abitazione.

Anche il Lamone, pur in calo nelle zone collinari, ha mostrato un fronte di piena imponente nei tratti di pianura. A Faenza il fiume ha superato la soglia arancione con un picco di 5.17 metri, mentre a Reda si è toccato un livello di 8.18 metri, ben oltre i limiti di sicurezza. Ancora oltre la soglia rossa le misurazioni a Mezzano, dove la piena è in fase di crescita. In diversi comuni come Fusignano e Alfonsine la preoccupazione resta alta, con il livello dei corsi d’acqua che continua ad avvicinarsi pericolosamente alla soglia critica.

Il sistema di monitoraggio regionale è attivo senza sosta, supportato dalle amministrazioni locali e dai volontari della protezione civile, mentre resta l’incognita delle prossime ore. La piena non è ancora del tutto transitata e il rischio idraulico rimane elevato, con un bilancio provvisorio che parla di danni contenuti solo grazie alla tempestività degli interventi. La memoria delle alluvioni del passato è ancora viva, e questa nuova emergenza dimostra quanto fragile sia l’equilibrio tra clima estremo e tenuta del territorio. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!