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Meteo, Crollo Temperature fino a -10°C tra meno di 48 ore: la previsione

Tra il 30 e il 31 dicembre, un’irruzione artica porterà gelo e minime sottozero in pianura: Capodanno con gelate diffuse e vento forte al Centro-Sud, in attesa di nuove perturbazioni.

Dopo settimane dominate da un’anomalia termica persistente, con temperature spesso ben oltre la media stagionale, soprattutto in quota sulle Alpi, l’atmosfera prepara un cambio radicale proprio in coincidenza con il passaggio all’anno nuovo. Tra martedì 30 e mercoledì 31 dicembre 2025, una massa d’aria artica in discesa dai Balcani attraverserà rapidamente l’Italia, determinando un tracollo termico verticale, che in alcune aree potrà superare i 10°C in meno nel giro di 24 ore. Il cambiamento sarà brusco, ma non inatteso: i modelli numerici avevano già individuato una netta flessione del campo barico sull’Europa centro-orientale, preludio all’irruzione fredda che ora trova conferma sul breve termine.

Il fronte freddo comincerà a interessare l’Italia nel tardo pomeriggio di martedì 30 dicembre quando le prime aree coinvolte saranno i settori orientali della Penisola, in particolare le regioni adriatiche e il Sud, dove la nuvolosità tenderà ad aumentare e saranno possibili deboli fenomeni, anche nevosi a quote relativamente basse.

Tra la notte e le prime ore del 31, si prevede il transito di rovesci sparsi su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale, con possibilità di fiocchi fin sotto i 400 metri, in particolare nei comparti più esposti al flusso da nord-est. Non si esclude del nevischio anche a quote collinari sul Piemonte sud-orientale, sull’Appennino Emiliano e sulle Prealpi, per effetto stau, ma la probabilità al momento è valutata come medio-bassa.

Il cuore dell’irruzione è atteso tra la tarda serata di mercoledì 31 dicembre e la notte di Capodanno. Le isoterme previste a 850 hPa (circa 1500 metri di quota) indicano un crollo netto: si passerà rapidamente da valori di +4/+5°C registrati nei giorni precedenti a -6/-8°C sul Nord e parte del Centro, con effetti diretti anche nei bassi strati.

Al Nord, il cielo si manterrà per lo più sereno o poco nuvoloso, con ampie schiarite diurne ma diffuse gelate notturne. Le temperature minime in pianura padana potranno scendere fino a -4/-5°C, specie sul settore occidentale, con brinate anche nelle aree urbane e possibilità di nebbie dense al calar del sole.

Al Centro e al Sud, la ventilazione da nord sarà sostenuta, specie lungo l’Adriatico e sui crinali appenninici, dove la sensazione di freddo sarà acuita dall’effetto wind-chill. Sul versante tirrenico e sulle due isole maggiori, la situazione rimarrà più variabile, ma non sono esclusi piovaschi residui sulla Sicilia e sulla Sardegna orientale. Il freddo sarà comunque generalizzato: anche le zone interne del Centro Italia vedranno minime sottozero e diffuse gelate.

Per giovedì 1 gennaio 2026, i modelli propongono scenari ancora incerti. Dopo una mattinata con cieli sereni e termometri abbondantemente sottozero, un incremento della nuvolosità potrebbe verificarsi su Liguria, Toscana, Lazio e Sardegna, a causa dell’approssimarsi di una nuova perturbazione, associata a un cambio di circolazione dai quadranti occidentali. Qualora il freddo residuo al suolo dovesse persistere, non si escludono fenomeni di marginale rilevanza, come deboli nevicate a quote collinari tra Toscana interna e alto Lazio.

Per il seguito, si apre una fase potenzialmente più dinamica. Alcuni cluster modellistici indicano la possibilità di una seconda irruzione fredda o, in alternativa, di un flusso atlantico instabile che, interagendo con l’aria gelida preesistente, potrebbe innescare nevicate a quote basse sul medio-basso versante adriatico e al Sud. Tuttavia, la distanza temporale non consente ancora di emettere una previsione deterministica: occorrerà attendere le prossime emissioni per definire con precisione traiettorie e impatti al suolo di eventuali nuovi sistemi frontali.

Quel che è certo è che l’inizio del 2026 sarà segnato da condizioni pienamente invernali, con l’anticiclone defilato e un’Europa centro-meridionale nuovamente sotto l’influsso di correnti fredde continentali.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!