Un terremoto di magnitudo 4.4 ha colpito i Campi Flegrei alle 01:25 del 13 marzo 2025, registrandosi come l’evento sismico più intenso degli ultimi quarant’anni nell’area vulcanica campana. L’epicentro è stato localizzato a soli 2 km di profondità sotto il comune di Pozzuoli, dove si segnalano danni strutturali a edifici residenziali e il crollo parziale di un soffitto che ha causato il ferimento di una donna, trasportata in codice giallo all’ospedale Santa Maria delle Grazie .
La scossa principale è stata preceduta da un intenso sciame sismico iniziato nella serata del 12 marzo, con oltre venti eventi registrati dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV. La percezione del sisma è stata avvertita distintamente in tutta l’area metropolitana di Napoli, da Bagnoli fino ai quartieri collinari, generando scene di panico tra la popolazione che in molti casi ha preferito trascorrere la notte in auto o in spazi aperti .
In seguito all’evento, il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni ha disposto la chiusura precauzionale di tutti gli istituti scolastici cittadini per consentire le verifiche di agibilità degli edifici. Analoga misura è stata adottata nel limitrofo comune di Bacoli, mentre la Protezione Civile ha attivato un centro di raccolta temporaneo presso lo stadio “Dino Scotto” per assistere i residenti sfollati .
Il contesto geologico: l’attuale crisi sismica rientra nel fenomeno del bradisismo che interessa la caldera flegrea dal 2005, con un sollevamento del suolo di 1,5 metri registrato negli ultimi vent’anni. Secondo Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, «la sequenza odierna conferma l’accumulo di stress tettonico nella camera magmatica superficiale, situata tra i 3 e i 4 km di profondità» . I dati dell’INGV evidenziano un incremento del 30% nell’attività sismica rispetto alla crisi del settembre 2023, quando un evento di magnitudo 4.2 aveva già provocato danni strutturali .
Le misure governative: il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha annunciato l’invio di 150 unità del dispositivo di emergenza nell’area flegrea, attivando la fase operativa del piano di evacuazione che prevede lo sgombero coordinato di 360mila residenti in caso di escalation. «Stiamo monitorando 24 ore su 24 con sensori di ultima generazione» ha dichiarato Musumeci, sottolineando come l’urbanizzazione incontrollata degli anni ’80 abbia aumentato l’esposizione al rischio .