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Stefania Corona lascia Alvaro Vitali dopo quasi 30 anni: “Ha 75 anni e fa il galletto con altre donne”

Stefania Corona lascia Alvaro Vitali dopo 27 anni di relazione: la cantante racconta di aver vissuto nell’ombra dell’attore, sacrificando se stessa e la propria carriera. La crisi, maturata negli anni, si è acuita con la ritrovata popolarità di Vitali e il suo desiderio di libertà. Ora Corona guarda al futuro, decisa a ricostruire la propria vita.

Il panorama dello spettacolo italiano si trova oggi a riflettere sulla fine di una delle unioni più longeve e riservate del settore: quella tra Alvaro Vitali, attore simbolo della commedia popolare, e Stefania Corona, cantante e compagna di vita e di lavoro. Dopo ventisette anni insieme, di cui venti trascorsi come marito e moglie, la coppia ha annunciato la separazione, ponendo termine a un sodalizio che ha attraversato decenni di successi, difficoltà personali e profondi cambiamenti esistenziali.

L’annuncio è arrivato dalla stessa Stefania Corona, che in un’intervista al settimanale Chi ha scelto la via della sincerità e della trasparenza per spiegare le ragioni di una decisione maturata nel tempo. La cantante ha dichiarato di essersi sentita a lungo “trasparente” all’interno della relazione, relegata in secondo piano rispetto alle esigenze e alla personalità ingombrante del marito, e di aver sacrificato gran parte della propria identità per sostenere Vitali sia nella vita privata che nella carriera artistica. “Mi sono stancata di essere trasparente. Voglio pensare un po’ di più a me stessa, rivalutare Stefania. Ho dedicato 27 anni della mia vita ad Alvaro sbagliando, lo riconosco, con un eccesso di zelo, di responsabilità, e, quindi, non eravamo più una coppia”, ha affermato Corona, sottolineando come il rapporto si sia progressivamente trasformato da legame sentimentale a mera collaborazione professionale, svuotandosi di quella complicità e reciprocità che caratterizza un matrimonio autentico.

Secondo quanto emerso dalle dichiarazioni della diretta interessata, la crisi sarebbe maturata nel corso degli anni, acuita da un costante senso di invisibilità e dalla percezione di essere sempre “dieci passi indietro, nell’ombra” rispetto al marito, che avrebbe privilegiato i propri bisogni e la propria immagine pubblica a discapito della relazione coniugale. Stefania Corona ha parlato esplicitamente di un eccesso di responsabilità e di zelo, riconoscendo di aver investito ogni energia nel tentativo di sostenere Vitali, anche nei momenti più difficili della sua vita, come il periodo di depressione e i gravi problemi di salute che hanno segnato l’attore negli ultimi anni. Tuttavia, questo ruolo di “infermiera” e di costante presenza accanto al marito si è rivelato, col tempo, insostenibile e fonte di profonda insoddisfazione personale.

L’evoluzione della carriera di Alvaro Vitali ha rappresentato un ulteriore elemento di distanza nella coppia. Dopo una lunga fase di difficoltà professionali, l’attore ha conosciuto una nuova stagione di popolarità, partecipando a eventi, spot pubblicitari e attività sui social network che lo hanno spesso visto circondato da donne e giovani collaboratrici. Questa ritrovata centralità pubblica, secondo quanto riferito da Stefania Corona, avrebbe alimentato in Vitali un atteggiamento da “galletto”, una ricerca di conferme e libertà che ha ulteriormente minato la stabilità del matrimonio. “Quando fa lavori nei quali io non sono coinvolta, tipo lo spot pubblicitario, il post di TikTok circondato da ragazze, gli ha dato un senso di libertà e lui fa il galletto, il farfallino. Io penso che Alvaro si senta libero, è come se non vedesse l’ora anche lui di separarci, di non avere una persona così presente come sono stata io. Si sta montando la testa, perché ha molti impegni di lavoro da solo”, ha dichiarato la cantante, lasciando intendere che la separazione sia stata, almeno in parte, una scelta condivisa o comunque accettata da entrambi come inevitabile.

Il racconto di Stefania Corona non si limita a una semplice cronaca della fine di un matrimonio, ma si configura come una riflessione lucida e sofferta sul senso di annullamento personale che può derivare da una relazione sbilanciata. La cantante ha ammesso di aver rinunciato a molte opportunità professionali per seguire esclusivamente il marito, che non avrebbe mai voluto vederla impegnata in compagnie teatrali o musicali diverse dalle sue. Ora, dopo la separazione, la necessità di ricostruire la propria identità e la propria carriera si presenta come una sfida obbligata ma anche come un’opportunità di rinascita personale: “La mia vita è tutta da ricostruire. Anche professionalmente, perché Alvaro non ha mai voluto che lavorassi con altre compagnie. Ho sempre e solo lavorato con lui. E ora, piano piano, sto cercando di ritrovare fiducia, energia, equilibrio”.

Nonostante la sofferenza e la delusione per un rapporto che non ha saputo evolversi in una dimensione di autentica reciprocità, Stefania Corona non rinnega il passato e riconosce i momenti belli vissuti insieme, così come i sacrifici compiuti. In un passaggio particolarmente significativo, la cantante si rivolge idealmente all’ex marito con parole di affetto e disponibilità: “Caro Alvaro, io ci sarò sempre se avrai bisogno. Ti voglio molto bene. Ma la nostra storia non poteva durare oltre per tutte le problematiche che conosci”. La separazione, dunque, non si configura come una rottura drammatica o polemica, ma come l’esito di un percorso di consapevolezza e di maturazione personale, segnato dalla necessità di recuperare la propria dignità e il proprio spazio vitale.

La vicenda umana e sentimentale di Alvaro Vitali e Stefania Corona offre uno spaccato emblematico sulle dinamiche che possono caratterizzare le relazioni di lunga durata, soprattutto quando uno dei due partner assume un ruolo dominante sia nella sfera pubblica che in quella privata. Il racconto di Corona mette in luce il rischio di annullamento personale e di perdita di autostima che può derivare da una dedizione totale all’altro, soprattutto quando questa non viene riconosciuta o ricambiata. Al tempo stesso, la scelta di separarsi dopo quasi trent’anni rappresenta un atto di coraggio e di autodeterminazione, che segna l’inizio di una nuova fase di vita, all’insegna della ricerca di equilibrio, autonomia e realizzazione personale.

Il caso di Vitali e Corona si inserisce in un contesto più ampio di storie di coppie celebri che, dopo anni di esposizione mediatica e di collaborazione professionale, si trovano a fare i conti con la necessità di ridefinire i propri ruoli e le proprie aspirazioni. La loro separazione, pur vissuta con sofferenza e malinconia, si distingue per il tono rispettoso e privo di recriminazioni, a testimonianza di un legame che, pur non essendo più quello di un tempo, conserva una dimensione di affetto e di rispetto reciproco. Resta ora da sistemare l’aspetto pratico della separazione, con il trasferimento in abitazioni diverse e la gestione delle rispettive carriere, ma la strada intrapresa appare ormai segnata: ognuno dei due proseguirà il proprio cammino, portando con sé il bagaglio di un lungo passato condiviso e la speranza di un futuro più sereno e autentico.