Dopo settimane caratterizzate da instabilità atmosferica, rovesci improvvisi e temperature sotto le medie stagionali, l’Italia si appresta a vivere una svolta meteorologica di portata significativa con l’arrivo della prima vera ondata di calore della stagione 2025. Una massa d’aria calda di origine nordafricana, proveniente direttamente dalle regioni desertiche del Marocco, si prepara a investire la Penisola con un’intensità che porterà i termometri a registrare valori superiori ai 35 gradi centigradi su diverse aree del territorio nazionale.
La configurazione atmosferica che determinerà questo drastico cambiamento di scenario si basa su un complesso sistema di equilibri meteorologici su scala continentale, dove una vasta saccatura atlantica, caratterizzata da bassa pressione, si muoverà verso sud-ovest interessando la Penisola Iberica e il Marocco. Questo movimento innescherà una risposta immediata dell’atmosfera, con l’aria bollente di origine sahariana che inizierà la sua ascesa verso nord-est, dirigendosi con determinazione verso l’Europa sud-occidentale e l’Italia. Il fenomeno determinerà la formazione di un imponente promontorio anticiclonico di matrice africana, una struttura meteorologica solida e stabile destinata a dominare la scena per diversi giorni consecutivi.
I primi segnali di questo cambiamento si sono manifestati già nella giornata di giovedì 29 maggio, quando le temperature inizieranno a mostrare un trend di crescita graduale ma costante su buona parte del territorio italiano. Tuttavia, sarà a partire da venerdì 30 maggio che il cambio di scenario diventerà netto e decisamente percettibile, con l’entrata in scena di condizioni tipicamente estive che trasformeranno radicalmente il quadro meteorologico nazionale. Le previsioni indicano che questo periodo segnerà l’inizio effettivo della bella stagione, con giornate caratterizzate da sole prevalente, durata maggiore delle ore di luce e le prime occasioni per attività balneari lungo le coste italiane.

Il weekend che comprende sabato 31 maggio e domenica 1 giugno rappresenterà il vero trampolino di lancio dell’ondata di calore estivo, con temperature che registreranno anomalie significative rispetto alle medie climatologiche del periodo su gran parte del territorio nazionale. Le città del Nord Italia come Milano e Bologna, insieme ai centri urbani del Centro come Firenze e Roma, vedranno i valori massimi superare abbondantemente la soglia dei 30 gradi centigradi. Particolarmente intenso si preannuncia il caldo nelle zone interne della Sardegna, dove i termometri potrebbero toccare picchi eccezionali compresi tra 35 e 37 gradi centigradi, configurando scenari tipici di piena estate.
Le condizioni atmosferiche durante questo periodo saranno dominate da cieli prevalentemente sereni o caratterizzati da velature sparse, garantendo una situazione di stabilità meteorologica su tutto il territorio nazionale. L’alta pressione africana agirà come un vero e proprio scudo atmosferico, bloccando efficacemente il passaggio delle perturbazioni atlantiche e assicurando giornate di bel tempo costante. Questa configurazione barica determinerà anche un significativo aumento dei tassi di umidità, particolarmente nelle aree urbane e nelle zone pianeggianti interne, dove la sensazione di calore risulterà amplificata dal fenomeno dell’afa.
Le regioni meridionali dell’Italia sperimenteranno un ingresso leggermente più graduale nelle condizioni estive a causa della persistenza di residui venti freschi collegati a una circolazione ciclonica in movimento tra Grecia e Turchia. Questi flussi d’aria più temperati mittigheranno temporaneamente l’ascesa termica nelle zone del Sud, creando una situazione di transizione che si risolverà completamente entro domenica 1 giugno. Proprio in concomitanza con l’inizio ufficiale dell’estate meteorologica, anche le regioni meridionali registreranno un netto miglioramento delle condizioni atmosferiche, con sole diffuso e temperature in rapido aumento su tutto il territorio.
Gli esperti meteorologi evidenziano come questa prima fiammata di calore africano del 2025 presenti caratteristiche di particolare intensità, con anomalie termiche che potrebbero raggiungere valori di 7-8 gradi centigradi superiori alle medie climatologiche del periodo in diverse aree del Paese. Le zone pianeggianti interne del Centro-Nord, le regioni tirreniche e le due isole maggiori saranno le aree più coinvolte dal fenomeno, con temperature massime che si porteranno diffusamente oltre i 28-30 gradi centigradi durante le ore pomeridiane. Il contrasto tra le recenti condizioni meteorologiche instabili e fresche e l’imminente ondata di calore renderà ancora più percettibile questo salto stagionale, creando una sensazione di passaggio repentino dalla primavera all’estate.
La durata di questa fase calda rappresenta uno degli aspetti più significativi del fenomeno meteorologico in corso, con le proiezioni che indicano una persistenza dell’anticiclone africano almeno per buona parte dei primi giorni di giugno. I modelli previsionali suggeriscono che il promontorio di alta pressione manterrà la sua influenza sul Mediterraneo centrale per almeno una settimana, se non oltre, garantendo condizioni di stabilità e calore su tutto il territorio italiano. Questa persistenza temporale conferisce all’evento caratteristiche di vera e propria ondata di calore, distinguendolo dai brevi episodi di rialzo termico che hanno caratterizzato sporadicamente la primavera 2025.
Le implicazioni di questo cambiamento meteorologico si estendono oltre i semplici aspetti termici, influenzando significativamente anche le condizioni di umidità atmosferica e il comfort bioclimatico. L’accumulo progressivo di calore giorno dopo giorno determinerà un aumento costante anche delle temperature notturne, che in molte aree urbane e costiere potrebbero non scendere sotto i 23-25 gradi centigradi. Durante le ore serali, i termometri potrebbero ancora registrare valori prossimi ai 28-30 gradi centigradi, creando condizioni di disagio fisico indotto dall’aumento fisiologico dell’umidità relativa tipico delle ore notturne.
L’evoluzione a medio termine del quadro meteorologico presenta ancora margini di incertezza riguardo alla durata complessiva di questa prima significativa ondata di calore dell’anno. Mentre alcuni modelli previsionali indicano una possibile estensione e consolidamento dell’anticiclone subtropicale fino alla prima settimana di giugno, con correnti calde in arrivo dal Nord Africa e condizioni pienamente estive su tutto il territorio nazionale, altri scenari mostrano un potenziale indebolimento dell’alta pressione sulle regioni centro-settentrionali. In quest’ultimo caso, il ritorno di correnti atlantiche più fresche potrebbe determinare una nuova fase di instabilità con il possibile ritorno di piogge e temporali, concentrando il caldo principalmente sulle regioni meridionali. La definizione precisa di questa evoluzione richiederà ulteriori aggiornamenti e conferme da parte dei centri di calcolo meteorologici internazionali nei prossimi giorni.