Meteo, Lunedì 2 Giugno Allerta Grandine di Grandi Dimensioni: ecco le Zone a Rischio

Il 2 giugno 2025 porterà condizioni meteorologiche estreme al Nord Italia con rischio di grandine di grosse dimensioni e temporali violenti su Alpi, Prealpi e pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli, mentre il Centro-Sud godrà di caldo estivo.

Il ponte del 2 giugno 2025 si preannuncia come un weekend meteorologicamente complesso per l’Italia, con condizioni atmosferiche che vedranno il territorio nazionale diviso tra due scenari completamente opposti. Mentre le regioni centro-meridionali si preparano ad accogliere il primo vero assaggio di estate con l’arrivo dell’anticiclone africano che porterà temperature elevate e cieli sereni, le regioni settentrionali dovranno fare i conti con una situazione di marcata instabilità atmosferica che culminerà nella giornata di lunedì 2 giugno con il rischio concreto di grandinate di grosse dimensioni e temporali di forte intensità.

La configurazione barica che si sta delineando per la Festa della Repubblica presenta caratteristiche di particolare complessità, con l’anticiclone subtropicale di origine nordafricana che, dopo aver garantito stabilità e caldo estivo su gran parte della penisola durante il weekend, subirà un indebolimento localizzato proprio nella giornata festiva. Questo cedimento dell’alta pressione sarà causato dall’arrivo di una saccatura in discesa dal Nord Europa che, pur avendo come obiettivo primario la Penisola Iberica, riuscirà a influenzare marginalmente anche le regioni settentrionali italiane, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni convettivi particolarmente energici. Il contrasto termico che si genererà tra le masse d’aria calda e umida già presenti al suolo, provenienti dai deserti nordafricani, e l’ingresso di correnti più fresche e instabili in quota, rappresenta il meccanismo scatenante per la formazione di supercelle temporalesche capaci di produrre grandine di dimensioni considerevoli.

Le previsioni meteorologiche indicano che i fenomeni più significativi si concentreranno principalmente nelle zone alpine e prealpine, con particolare riferimento a Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, gli esperti meteorologi non escludono possibili sconfinamenti verso le alte pianure padane, dove i temporali potrebbero assumere caratteristiche di eccezionale violenza a causa dell’elevata energia termica accumulata durante le ore diurne. La situazione risulta particolarmente preoccupante per il fatto che, a differenza delle consuete instabilità pomeridiane tipiche delle giornate estive, questa ondata di maltempo potrà manifestarsi già dalle prime ore del mattino e persistere fino alla tarda serata, rendendo l’intera giornata del 2 giugno potenzialmente critica per le attività all’aperto nelle regioni interessate.

Il rischio di grandinate assume particolare rilevanza considerando le dimensioni che i chicchi potrebbero raggiungere durante i fenomeni più intensi. Secondo le elaborazioni modellistiche più recenti, la forte energia convettiva generata dal contrasto termico potrebbe favorire la formazione di grandine di grosse dimensioni, con chicchi che potrebbero superare i cinque centimetri di diametro nelle celle temporalesche più sviluppate. Questo tipo di precipitazione solida rappresenta un serio pericolo non solo per l’incolumità delle persone, ma anche per i danni che può causare a veicoli, strutture e colture agricole, rendendo necessaria l’adozione di opportune misure precauzionali da parte della popolazione residente nelle aree a rischio. I meteorologi sottolineano come la presenza di correnti ascensionali particolarmente intense, che potrebbero raggiungere velocità superiori ai 100 chilometri orari, costituisca il fattore determinante per la crescita dimensionale dei chicchi di grandine, i quali rimangono sospesi in atmosfera per periodi prolungati accumulando strati successivi di ghiaccio.

Le zone geografiche che richiedono la massima attenzione sono rappresentate dall’intero arco alpino e prealpino, con particolare riferimento alle valli piemontesi e lombarde dove l’orografia del territorio favorisce l’intensificazione dei fenomeni convettivi. Anche le aree metropolitane di Torino e Milano potrebbero essere interessate da episodi temporaleschi significativi, seppur con carattere più localizzato e di durata limitata. Nel Veneto orientale e in Friuli Venezia Giulia, i temporali si svilupperanno inizialmente sui rilievi prealpini per poi estendersi parzialmente verso le pianure circostanti, dove l’elevata umidità atmosferica combinata con il marcato riscaldamento diurno creerà condizioni ottimali per processi convettivi particolarmente energici. Gli esperti raccomandano particolare cautela negli spostamenti programmati per la giornata di lunedì, specialmente lungo le autostrade A4, A21 e A26 che potrebbero essere interessate da fenomeni meteorologici intensi con possibili rallentamenti del traffico nelle ore pomeridiane e serali.

Parallelamente ai rischi legati alla grandine, i temporali previsti per il 2 giugno si caratterizzeranno anche per la presenza di forti raffiche di vento che potrebbero superare i 100 chilometri orari durante i fenomeni più intensi. Questi downburst, tipici delle supercelle temporalesche, rappresentano un ulteriore elemento di pericolosità in quanto capaci di causare la caduta di alberi, il danneggiamento di strutture temporanee e la compromissione della stabilità di veicoli in movimento. L’intensa attività elettrica che accompagnerà i temporali costituisce un altro fattore di rischio significativo, rendendo sconsigliabile la permanenza all’aperto durante il passaggio delle celle temporalesche più attive. I servizi meteorologici regionali hanno già attivato i protocolli di monitoraggio intensificato per la giornata del 2 giugno, con particolare attenzione ai bacini idrografici delle Alpi occidentali e orientali dove le precipitazioni intense potrebbero causare improvvisi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua.

La situazione meteorologica prevista per la Festa della Repubblica richiede l’adozione di specifiche misure precauzionali da parte della popolazione, soprattutto nelle regioni settentrionali dove i fenomeni potrebbero assumere caratteristiche di eccezionalità. Si raccomanda di evitare attività all’aperto durante le ore di maggiore instabilità, di proteggere adeguatamente veicoli e proprietà private dal rischio grandine, e di prestare massima attenzione agli spostamenti nelle zone alpine e prealpine. Le autorità locali stanno valutando la possibilità di posticipare o annullare eventi pubblici programmati per la giornata del 2 giugno nelle aree più esposte al rischio temporalesco, mentre i servizi di emergenza territoriale sono stati posti in stato di allerta per garantire una pronta risposta in caso di criticità. Nonostante le previsioni avverse per il Nord, il resto del territorio nazionale continuerà a beneficiare delle condizioni anticicloniche con temperature che raggiungeranno punte di 30-32 gradi al Centro-Sud, confermando l’arrivo della stagione estiva su gran parte della penisola italiana.