Meteo, tra poche ore tornano Temporali Forti e Grandine: ecco le Aree a Rischio

L’Italia è divisa meteorologicamente: allerta gialla per temporali e grandine al Nord mentre l’anticiclone africano porta temperature oltre i 30°C al Centro-Sud. Rischi elevati nelle prossime ore.

L’Italia si trova attualmente in una condizione meteorologica di marcata divisione territoriale, con le regioni settentrionali esposte a fenomeni temporaleschi di forte intensità mentre il Centro-Sud beneficia della protezione dell’anticiclone africano. Le prossime ore vedranno un intensificarsi dell’instabilità atmosferica al Nord, dove sono attesi temporali accompagnati da grandinate e raffiche di vento violente, mentre le temperature al Centro-Sud continueranno a salire ben oltre i valori stagionali.

La configurazione barica responsabile di questa situazione vede una profonda area depressionaria posizionata tra il Nord del Regno Unito e l’Islanda, che convoglia correnti atlantiche fresche e instabili verso le regioni alpine e prealpine italiane. Questo sistema meteorologico contrasta nettamente con l’espansione dell’anticiclone nord africano che domina invece le regioni centrali e meridionali della Penisola. Le correnti atlantiche scorrono lungo percorsi che mantengono una costante instabilità sull’arco alpino, sulle aree prealpine e localmente su alcuni tratti della Val Padana, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni convettivi intensi.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso per la giornata di mercoledì 4 giugno un’allerta meteo gialla che interessa quattro regioni del Nord Italia. L’avviso riguarda settori di Piemonte, Lombardia, Veneto e la Provincia Autonoma di Bolzano, dove sono previste precipitazioni da sparse a diffuse a prevalente carattere temporalesco. I fenomeni meteorologici saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento, elementi che rendono necessaria particolare attenzione da parte della popolazione e delle autorità locali competenti.

Le previsioni meteorologiche indicano che già dalle prime ore del mattino cieli irregolarmente nuvolosi interesseranno le regioni settentrionali, con rovesci sparsi inizialmente limitati alle aree alpine occidentali. Con il progredire della giornata, la situazione tenderà a deteriorarsi significativamente: i temporali, inizialmente confinati sui rilievi alpini, si sposteranno irregolarmente verso le Prealpi e alcune zone dell’alta Pianura Padana. I settori occidentali risulteranno particolarmente esposti, con possibili sviluppi temporaleschi su zone pianeggianti della Liguria, del Piemonte, parte della Lombardia e l’Emilia occidentale, benché le probabilità per queste aree non appaiano particolarmente elevate secondo gli ultimi aggiornamenti modellistici.

Un elemento di particolare preoccupazione riguarda l’intensità che potranno assumere localmente i temporali. Le condizioni atmosferiche favoriranno lo sviluppo di supercelle temporalesche caratterizzate da elevata probabilità di grandinate, fenomeni che potranno essere accompagnati da raffiche di vento violente di breve durata ma potenzialmente dannose. Nel corso del tardo pomeriggio e fino alle prime ore della serata, l’instabilità si estenderà anche ai rilievi del Triveneto, ampliando l’area di rischio meteorologico e richiedendo un monitoraggio costante dell’evoluzione dei fenomeni.

Particolarmente critica appare la situazione nella provincia di Como, dove il livello del lago si trova attualmente a 106,6 centimetri sopra lo zero idrometrico, a soli 13,4 centimetri dalla soglia di esondazione fissata a 120 centimetri. L’afflusso di 656,9 metri cubi al secondo contro un deflusso di 349,6 metri cubi al secondo rende concreto il rischio di esondazione qualora le precipitazioni previste dovessero materializzarsi con l’intensità annunciata. Le autorità locali hanno già posizionato transenne e sacchi di sabbia nelle zone a rischio, mentre la polizia locale gestisce la viabilità per garantire la sicurezza dei cittadini.

In netto contrasto con la situazione delle regioni settentrionali, il Centro-Sud dell’Italia continua a sperimentare condizioni di stabilità atmosferica e temperature significativamente superiori alla media stagionale. L’anticiclone africano, con origine nelle zone interne di Marocco e Algeria, sta portando masse d’aria sub-tropicali che determinano un’ulteriore impennata termica. Le temperature diurne hanno già superato i 30 gradi nelle aree interne lontane dal mare e si prevede possano raggiungere i 35-36 gradi durante il weekend, con scostamenti rispetto ai valori di riferimento addirittura di +8°C su buona parte dell’Europa meridionale.

Le proiezioni meteorologiche per i prossimi giorni indicano che dall’8-9 giugno le temperature potrebbero risultare ben sopra la media climatica, con le anomalie più calde che interesseranno Spagna, Francia e Italia. Al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori i termometri sono pronti a schizzare diffusamente oltre i 32-34°C, mentre anche le regioni del Nord, pur rimanendo più ai margini dell’ondata di caldo, vedranno le temperature portarsi diffusamente oltre i 27-28°C una volta cessata l’attuale fase di instabilità.

L’Emilia Romagna e tutto il Centro-Sud continueranno a sperimentare questo assaggio di stagione estiva per tutta la settimana, con sole e caldo ben oltre la norma che caratterizzeranno il quadro meteorologico. Le temperature diurne nelle zone interne si manterranno stabilmente sopra i 30 gradi, mentre nelle aree costiere l’influenza marina mitigherà parzialmente l’intensità del calore. L’afa sarà protagonista indiscussa, rendendo necessarie le consuete precauzioni durante le ore più calde della giornata per evitare rischi legati al caldo eccessivo.

La situazione meteorologica attuale rappresenta un tipico esempio di come l’Italia possa trovarsi simultaneamente sotto l’influenza di pattern atmosferici completamente differenti, richiedendo approcci diversificati nella gestione dei rischi meteorologici. Mentre al Nord l’attenzione si concentra sulla prevenzione dei danni da temporali e grandinate, al Centro-Sud diventa prioritaria la gestione delle conseguenze sanitarie e ambientali legate alle temperature eccezionalmente elevate. La Protezione Civile continua a monitorare attentamente l’evoluzione della situazione, aggiornando quotidianamente i bollettini di allerta in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni atmosferici.