Il fine settimana del 7-8 giugno 2025 si prospetta come uno dei più caldi dell’anno per l’Italia, con l’arrivo di una potente ondata di calore di origine africana che porterà le temperature a livelli eccezionali per il periodo. L’anticiclone subtropicale, alimentato da masse d’aria roventi provenienti direttamente dal deserto del Sahara, si appresta a dominare incontrastato gran parte del territorio nazionale, determinando condizioni meteorologiche di stampo pienamente estivo e valori termici che in alcune regioni potrebbero toccare picchi straordinari.
Le previsioni meteorologiche confermano che sarà proprio nel corso di questi due giorni che si raggiungerà l’apice di una fase anticiclonica già iniziata nei giorni precedenti, caratterizzata da un progressivo rinforzo dell’alta pressione subtropicale che richiamerà masse d’aria sempre più calde direttamente dalle regioni desertiche nordafricane. La situazione sinottica sarà dominata dalla presenza di un promontorio subtropicale particolarmente robusto che garantirà cieli sereni o al massimo poco nuvolosi su gran parte del Paese, mentre le temperature subiranno un incremento significativo rispetto ai valori tipici del periodo.
Per sabato 7 giugno, l’Italia si troverà sotto il dominio pressoché incontrastato dell’anticiclone africano, con condizioni meteorologiche stabili e soleggiate che interesseranno la quasi totalità del territorio nazionale. L’espansione dell’alta pressione subtropicale garantirà temperature ben al di sopra delle medie stagionali, con anomalie che potranno raggiungere e superare i +3°C rispetto ai valori di riferimento su molte aree del continente europeo centroccidentale. Le uniche eccezioni a questo quadro di stabilità atmosferica saranno rappresentate da isolati fenomeni temporaleschi che potranno svilupparsi sull’arco alpino durante le ore pomeridiane, in conseguenza del riscaldamento diurno e dei contrasti termici locali.

Le temperature previste per sabato raggiungeranno valori particolarmente elevati, con le pianure del Nord che vedranno i termometri superare diffusamente i 30°C, mentre al Centro si potranno toccare punte simili, specialmente nelle zone interne e lungo il versante tirrenico. Roma e Firenze sono destinate a registrare massime comprese tra i 30 e i 32°C, valori considerevoli per l’inizio di giugno che testimoniano l’intensità dell’ondata di calore in arrivo. L’origine subtropicale delle masse d’aria responsabili di questa escalation termica comporterà un ulteriore elemento di disagio rappresentato dall’elevata umidità atmosferica.
Domenica 8 giugno rappresenterà il culmine di questa eccezionale ondata di calore, con l’alta pressione sub-tropicale che mostrerà tutta la sua potenza determinando un ulteriore incremento dei valori termici su tutto il territorio nazionale. I valori termici previsti per questa giornata rappresentano il picco dell’ondata di calore, con temperature che raggiungeranno livelli davvero elevati per il periodo e che in alcune aree potrebbero configurare veri e propri record stagionali. Le pianure del Nord vedranno le temperature massime superare diffusamente i 35 gradi Celsius, con picchi oltre i 34°C tra basso Veneto ed Emilia Romagna.

Il Sud e le isole maggiori rappresenteranno le aree più critiche dell’intera penisola, con la Sardegna, la Sicilia e la Puglia che potranno registrare valori termici fino a 40 gradi Celsius, determinando condizioni di caldo estremo che richiederanno particolare attenzione per la salute pubblica. La Sardegna interna si prepara a toccare addirittura i 40°C, mentre la Sicilia e le aree interne della Puglia viaggeranno stabilmente tra i 37 e i 38°C, configurando scenari di disagio termico particolarmente intenso. Queste temperature, unite all’intensificazione del soleggiamento diretto, porteranno a un disagio fisico crescente, con condizioni di afa intensa che metteranno alla prova soprattutto le fasce più fragili della popolazione.
Tuttavia, il quadro meteorologico di domenica non sarà caratterizzato esclusivamente dal caldo estremo, poiché l’elevata energia termica accumulata nell’atmosfera creerà le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni convettivi particolarmente intensi. Con il caldo aumenterà considerevolmente l’energia potenziale in gioco, caratterizzata da altissima umidità nei bassi strati dell’atmosfera, e soprattutto i contrasti termici verranno particolarmente esaltati, creando un mix micidiale per lo sviluppo di celle temporalesche che potranno raggiungere altezze fino a 10-15 chilometri.
È proprio nella seconda parte di domenica che si manifesterà il rovescio della medaglia di questa configurazione meteorologica estrema, quando un fronte d’aria fresca e instabile in quota riuscirà a scalfire la cupola anticiclonica che fino a quel momento avrà dominato incontrastata. Le regioni del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia saranno le prime a sperimentare questo cambio di scenario, con la formazione di temporali particolarmente violenti caratterizzati da elevato rischio di grandinate e, in alcuni casi seppur più rari, dalla possibile formazione di tornado.

Il tempo peggiorerà nuovamente su diverse province del Nord Italia proprio tra sabato 7 e domenica 8 giugno, momento in cui transiterà un’altra veloce perturbazione sull’Europa centrale che lambirà il Nord Italia entrando in contrasto con tutta la calura nordafricana presente sulla penisola. Lo scontro tra queste masse d’aria estremamente diverse tra loro produrrà molti temporali su numerose regioni del nord, ma in maniera particolare sulla fascia montuosa tra Alpi e Prealpi, dove si concentreranno i fenomeni più intensi.
Le correnti calde provenienti dal deserto del Sahara, nel loro lungo tragitto attraverso il mar Mediterraneo, si caricheranno progressivamente di vapor acqueo, determinando tassi di umidità particolarmente elevati che accentueranno la sensazione di caldo percepito su tutto il territorio nazionale. Questa combinazione di temperature elevate e alta umidità relativa configurerà condizioni di afa particolarmente intensa, soprattutto nelle aree urbane e nelle zone costiere, dove il fenomeno dell’isola di calore urbano potrà amplificare ulteriormente il disagio termico. Le autorità sanitarie raccomandano particolare prudenza per le categorie più vulnerabili, inclusi anziani, bambini e persone affette da patologie croniche, che dovranno adottare misure preventive adeguate per fronteggiare questo episodio di caldo estremo che caratterizzerà l’inizio della stagione estiva 2025.