Canale 5 si prepara a una rivoluzione nella fascia preserale con l’arrivo di Max Giusti, che dopo il passaggio in esclusiva a Mediaset potrebbe presto guidare un nuovo game show nella strategica fascia oraria delle 18:45. Il conduttore romano, reduce dal successo ottenuto al GialappaShow di TV8 con le sue imitazioni virali, ha recentemente testato due format internazionali che potrebbero segnare il suo debutto nel preserale dell’ammiraglia Mediaset: Lucky 13 e Let’s Make a Deal.
La strategia di Mediaset prevede un assetto modulare che vedrebbe alternarsi tre volti di punta della televisione italiana: oltre a Giusti, infatti, il preserale di Canale 5 continuerebbe a essere presidiato da Gerry Scotti e Paolo Bonolis, creando quello che gli addetti ai lavori hanno definito un “preserale tripartito”. Questa configurazione risponderebbe alle necessità legate all’access prime time, dove Scotti potrebbe essere impegnato con La Ruota della Fortuna in diretta concorrenza con Affari Tuoi di Rai 1, lasciando spazio a Giusti per garantire continuità nella fascia preserale.
Cos’è Lucky 13?
Tra i format testati dal conduttore romano, particolare attenzione ha suscitato Lucky 13, un quiz ideato da Adrian Woolfe, lo stesso creatore di “Chi vuol essere Milionario”. Il meccanismo di gioco prevede 13 domande di cultura generale alle quali i concorrenti devono rispondere con “vero” o “falso”, ma la particolarità sta nel fatto che i partecipanti devono anche prevedere quante risposte hanno fornito correttamente. Il format ha debuttato negli Stati Uniti su ABC nel 2024 con la conduzione di Shaquille O’Neal e Gina Rodriguez, ma non è stato rinnovato per una seconda stagione.
La versione americana di Lucky 13 ha attraversato significative difficoltà produttive e finanziarie, con la società produttrice Studio 1 che ha dichiarato bancarotta, lasciando insoluti pagamenti per oltre 500.000 dollari a conduttori e fornitori. ABC ha successivamente deciso di intervenire direttamente per garantire il pagamento dei premi ai concorrenti, per un totale di oltre 460.000 dollari, nonostante non fosse legalmente obbligata a farlo. Queste vicissitudini non sembrano tuttavia aver scoraggiato Mediaset dall’interesse verso il format, che nella versione italiana sarebbe prodotto direttamente dall’azienda del Biscione.
Cos’è Let’s Make a Deal?
L’altro format testato da Max Giusti è Let’s Make a Deal, storico game show americano nato nel 1963 e attualmente in onda su CBS con la conduzione di Wayne Brady. Il meccanismo prevede che i concorrenti, selezionati dal pubblico in studio, debbano scegliere se mantenere un premio di valore noto o scambiarlo con qualcosa di misterioso nascosto dietro tende o all’interno di scatole. La caratteristica distintiva del programma è l’incertezza del valore dell’oggetto nascosto, che può essere un premio di grande valore o un “zonk”, ovvero un oggetto di scarso o nullo valore.
Let’s Make a Deal ha già conosciuto adattamenti italiani in passato: nel 1980 su Telemontecarlo con Walter Chiari e nel 1985 su Canale 5 con Iva Zanicchi, che successivamente avrebbe condotto “Ok, il Prezzo è Giusto”, format che presenta alcuni elementi in comune. Il programma si distingue anche per la tradizione dei concorrenti di indossare costumi eccentrici per aumentare le probabilità di essere selezionati come “trader”. Recentemente il format ha ottenuto successi di ascolto anche in Francia su RMC Story, dimostrando la sua continua validità commerciale.
La scelta di Max Giusti da parte di Mediaset rappresenta un investimento strategico significativo per l’azienda guidata da Pier Silvio Berlusconi, che ha espresso soddisfazione per l’accordo in esclusiva sottolineando come siano allo studio progetti che spaziano dall’intrattenimento alla comicità. Il conduttore romano porta con sé un bagaglio di esperienza televisiva costruito in oltre trent’anni di carriera, durante i quali ha dimostrato versatilità passando dalla comicità alla conduzione di programmi di diverso genere.
Il timing dell’operazione Giusti si inserisce in un momento delicato per il preserale di Canale 5, dove i risultati di Caduta Libera negli ultimi mesi sono stati definiti “tiepidi” e “tra il bene e il male”. La concorrenza de L’Eredità su Rai 1 si è rivelata particolarmente aggressiva, spingendo Mediaset a cercare soluzioni alternative per riconquistare audience e share in una fascia oraria cruciale per gli ascolti serali. In questo contesto, la sperimentazione con nuovi format e l’utilizzo di conduttori di esperienza come Giusti rappresenta una risposta diretta alle sfide competitive del mercato televisivo.
La questione dell’access prime time rimane tuttavia centrale nella strategia complessiva di Canale 5, con l’incertezza sulla partenza stagionale tra Striscia la Notizia e La Ruota della Fortuna che condiziona l’intero assetto della programmazione pomeridiana e serale. Striscia la Notizia ha concluso la sua 37esima edizione mantenendo il suo ruolo di “programma unico nel panorama televisivo italiano” secondo le parole del direttore Giancarlo Scheri, ma la possibilità di una coabitazione o alternanza con La Ruota della Fortuna apre scenari inediti per la rete.
I test condotti da Max Giusti, oltre a Lucky 13 e Let’s Make a Deal, hanno incluso anche The 1% Club, format inglese di BBC Studios che però non avrebbe entusiasmato i vertici Mediaset. Il programma, che vede 100 concorrenti alle prese con domande di diversa difficoltà classificate in base alla percentuale di persone che ha risposto correttamente in un panel di riferimento, rappresentava un’alternativa più tradizionale rispetto ai format poi preferiti. La produzione di Blu Yazmine per The 1% Club non ha quindi trovato seguito, confermando l’orientamento di Mediaset verso soluzioni più innovative e spettacolari per il preserale.
L’evoluzione del preserale di Canale 5 con l’inserimento di Max Giusti e dei nuovi format rappresenta dunque un elemento chiave della strategia autunnale di Mediaset, che punta a rafforzare la propria posizione competitiva in una fascia oraria tradizionalmente dominata dal servizio pubblico. La flessibilità del sistema tripartito Giusti-Scotti-Bonolis dovrebbe garantire continuità e varietà nell’offerta, adattandosi alle diverse esigenze della programmazione e alle sfide poste dalla concorrenza, mentre l’introduzione di format internazionali di successo come Lucky 13 e Let’s Make a Deal potrebbe portare quella ventata di novità necessaria per rilanciare gli ascolti del preserale dell’ammiraglia Mediaset.