L’Italia si prepara ad affrontare il primo weekend rovente dell’estate 2025, con un’escalation dell’allerta caldo che raggiungerà il picco domenica 15 giugno quando ben undici città saranno da bollino rosso secondo il bollettino del Ministero della Salute. L’anticiclone nordafricano, che già da giorni domina il Mediterraneo, porterà temperature eccezionali con punte locali fino a 42 gradi in Sardegna e diffusi valori sopra i 35 gradi su gran parte del territorio nazionale.
La progressione dell’allerta caldo segue un andamento crescente che è iniziato venerdì 13 giugno con tre città in massima allerta: Bolzano, Campobasso e Perugia. Sabato 14 giugno il numero delle località da bollino rosso salirà a sei con l’aggiunta di Frosinone, Rieti e Roma, mentre domenica 15 giugno si raggiungerà il picco con undici centri urbani in condizioni di emergenza sanitaria: alle precedenti si aggiungeranno Bologna, Brescia, Firenze, Latina e Torino.
Il bollino rosso, identificato come livello 3 di allerta, rappresenta la condizione più critica del sistema di monitoraggio delle ondate di calore e indica “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come anziani, bambini molto piccoli e persone affette da malattie croniche”. Questa classificazione comporta l’attivazione dell’allerta dei servizi sanitari e sociali per fronteggiare l’emergenza caldo.
Le temperature previste per il weekend raggiungono livelli eccezionali per il periodo, con massime che toccheranno i 35-36 gradi da Nord a Sud e picchi locali ancora più elevati. A Firenze e Bologna sono attesi 38 gradi, mentre Roma dovrebbe raggiungere i 37 gradi. La Sardegna rappresenta l’epicentro del caldo con previsioni che indicano punte fino a 42 gradi nelle zone interne come il Logudoro, la piana di Ottana e il Campidano.

L’intensità di questa ondata di calore è amplificata dall’elevata umidità che caratterizzerà soprattutto le ore notturne, rendendo il clima particolarmente afoso e opprimente nelle grandi città. Le temperature minime si manterranno diffusamente intorno ai 20 gradi su tutto il territorio nazionale, con valori che localmente potranno rimanere anche sopra i 22-23 gradi, configurando il fenomeno delle “notti tropicali”.
La Protezione Civile della Sardegna ha già emesso un avviso di condizioni meteo avverse che resterà in vigore dalle ore 12 di venerdì 13 giugno fino alle 18 di domenica 15 giugno. L’allerta riguarda specificamente le temperature massime elevate o molto elevate che tra sabato e domenica potrebbero localmente superare i 40 gradi nelle aree interne dell’isola.
Gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale avvertono che “l’impennata termica non è soltanto un fastidio: può diventare un rischio serio” poiché “il caldo eccessivo può danneggiare organi vitali e cervello”. Tra i disturbi più frequenti legati al caldo si annoverano crampi muscolari, edemi, svenimenti, congestioni, disidratazione, insolazione e, nei casi più gravi, colpo di calore ed encefalopatie da ipertermia.
Il colpo di calore rappresenta la complicanza più seria dell’esposizione alle alte temperature e i suoi segnali d’allarme includono improvviso malessere generale, mal di testa, nausea, vertigini, vomito e nei casi più severi confusione, ansia e perdita di coscienza. La disidratazione si manifesta invece con sete intensa, pelle secca, debolezza, palpitazioni e calo della pressione arteriosa.
La qualità dell’aria rappresenta un ulteriore elemento di criticità in questa fase di caldo intenso, con numerose città della Pianura Padana che hanno già registrato superamenti delle soglie di allarme per l’ozono. Il valore massimo è stato raggiunto nella stazione di Saronno con 252 microgrammi per metro cubo, seguito da Cormano con 250 microgrammi per metro cubo, entrambi ben oltre la soglia di allarme fissata a 240 microgrammi per metro cubo.
Nonostante l’intensità dell’ondata di calore, le previsioni meteorologiche indicano i primi segnali di cambiamento a partire da domenica sera quando una perturbazione atlantica raggiungerà il Nord Italia portando temporali intensi e aria più fresca. L’instabilità interesserà inizialmente i settori alpini e prealpini con temporali anche di forte intensità, accompagnati da grandine e raffiche di vento, che potrebbero estendersi verso le pianure e coinvolgere tratti dell’alta Valle Padana.
Da lunedì 16 giugno anche il Centro e parte del Sud dovrebbero sperimentare un lieve sollievo con valori termici più sopportabili, anche se le temperature si manterranno comunque sopra la media stagionale. Tuttavia, gli esperti sottolineano che questa prima ondata di calore dell’estate 2025 potrebbe essere solo l’anticipazione di una stagione particolarmente calda, con le tendenze stagionali che indicano nei prossimi mesi temperature spesso sopra le medie climatiche.
In questo contesto di emergenza climatica, diverse regioni hanno già attivato misure di protezione specifiche: la Calabria ha disposto il divieto di lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle ore 12:30 alle 16:00 fino al 31 agosto 2025 nei settori agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili. Le autorità sanitarie raccomandano di evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore centrali, idratarsi frequentemente e limitare le attività fisiche intense all’esterno, prestando particolare attenzione a bambini, anziani e soggetti fragili.