Meteo, tra poche ore in arrivo Forti Temporali e Grandine: ecco le Aree a Rischio

Weekend meteorologico estremo in Italia: violenti temporali con grandine colpiranno il Nord mentre il Centro-Sud affronta un’ondata di calore africano con temperature fino a 40 gradi.

L’Italia si prepara ad affrontare una nuova fase di maltempo caratterizzata da temporali intensi e grandinate localizzate che interesseranno principalmente le regioni settentrionali nelle prossime ore. Dopo una mattinata relativamente tranquilla, la situazione meteorologica è destinata a deteriorarsi rapidamente a partire dal pomeriggio di domenica 15 giugno, quando un secondo fronte perturbato raggiungerà le nostre regioni alpine e prealpine, portando con sé fenomeni temporaleschi di notevole intensità

La causa del ritorno a condizioni meteorologiche instabili va individuata nella presenza di una profonda saccatura depressionaria che, muovendosi dal Regno Unito verso la Scandinavia, sta attivando correnti occidentali umide e instabili sull’Europa centrale. Questo sistema perturbato ha già generato i primi effetti nella giornata di sabato 14 giugno, quando improvvisi rovesci temporaleschi hanno colpito inizialmente i rilievi alpini e prealpini per poi estendersi, seppur in forma irregolare, ad alcune zone della Val Padana. La configurazione barica attuale vede un campo di alta pressione di matrice africana che si estende tra il Mediterraneo e la Scandinavia, ma che subisce una flessione a causa dell’arrivo da ovest di un cavo d’onda, i cui effetti si faranno sentire principalmente al Nord.

La presenza di isoterme particolarmente elevate in quota, con valori che raggiungono i +17/+19°C tra Francia e Nord Italia a 850 hPa, crea le condizioni ideali per lo sviluppo di forti moti convettivi quando l’aria più fresca in quota viene a contatto con le masse d’aria calda presenti negli strati inferiori dell’atmosfera. Questa configurazione termodinamica favorisce la formazione di cumulonembi, vere e proprie torri atmosferiche che possono estendersi per diversi chilometri in altezza, rappresentando l’incubatrice naturale dei temporali più violenti.

Aree maggiormente a rischio nelle prossime ore

Le previsioni meteorologiche indicano che il Piemonte e la Lombardia rappresenteranno le aree più esposte al rischio di fenomeni temporaleschi intensi nel corso del pomeriggio e della sera di domenica. Particolare attenzione dovrà essere prestata alle valli alpine occidentali, dal Gran Paradiso alla Stura di Demonte, passando per Monviso, Pinerolese, Susa, Lanzo, Orco e Soana, dove si attendono temporali violenti, anche semi-stazionari, capaci di generare nubifragi, allagamenti e grandinate con chicchi fino a 3 centimetri di diametro. La fascia oraria più critica per queste zone alpine sarà compresa tra le 16 e le 20.

Nonostante l’alta pressione dovrebbe teoricamente impedire ai temporali di espandersi in pianura a causa di un solido strato di inversione termica tra i 1.500 e i 3.000 metri, non si escludono veloci incursioni temporalesche nelle zone pedemontane e sulle alte pianure adiacenti. Le località maggiormente monitorate includono l’Eporediese, Cuorgnè, Cirié, Lanzo, Avigliana, Rivoli, Pinerolo, Saluzzo e Cuneo, dove potrebbero verificarsi brevi ma intensi fenomeni tra le 18 e le 20, accompagnati da colpi di vento e grandine isolata.

Tra la sera e la notte, l’instabilità si estenderà progressivamente verso molti settori del Triveneto, in particolare coinvolgendo est Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. In queste aree sono previsti temporali anche forti, con possibilità di grandine e fenomeni ripetuti fino a sera. Le previsioni specialistiche indicano un livello di pericolosità e probabilità 2 per temporali organizzati che potranno colpire ampie aree tra Lombardia orientale, Veneto e Friuli-Venezia Giulia nella serata di domenica e durante la notte.

I fenomeni attesi e i rischi associati

I temporali previsti per le prossime ore si caratterizzeranno per la loro forte intensità e natura esplosiva, con fenomeni che potranno assumere caratteristiche di particolare violenza. Le precipitazioni saranno accompagnate da una serie di fenomeni concomitanti che richiederanno massima attenzione da parte della popolazione: intense e improvvise raffiche di vento lineari, che potranno raggiungere puntualmente velocità superiori ai 100 chilometri orari, rappresenteranno uno dei principali fattori di rischio, capaci di abbattere alberi, danneggiare strutture e creare situazioni di pericolo per la circolazione stradale.

Le grandinate costituiranno un altro elemento di forte criticità, con chicchi che potranno raggiungere dimensioni medie di 2-4 centimetri di diametro, o localmente grandi superiori ai 6 centimetri. Questi fenomeni grandinigeni potranno causare danni significativi a veicoli, coltivazioni agricole, strutture abitazioni e impianti, richiedendo particolare cautela negli spostamenti e nella protezione di beni esposti. Non meno preoccupanti saranno i nubifragi a carattere locale, con precipitazioni che potranno raggiungere valori eccezionali in tempi molto brevi, generando allagamenti rapidi nelle zone montuose e pedemontane.

Particolare attenzione dovrà essere prestata ai downburst, correnti discendenti generate dai temporali più intensi che possono raggiungere velocità considerevoli e rappresentare un serio pericolo per la sicurezza. Questi fenomeni, caratterizzati da venti lineari di forte intensità, potranno manifestarsi improvvisamente e creare condizioni di estrema pericolosità per la navigazione aerea, la circolazione stradale e tutte le attività all’aperto.

La fase di maltempo non si esaurirà con la giornata di domenica, ma proseguirà anche nella giornata di lunedì 16 giugno, quando l’arrivo di aria più fresca in quota determinerà un generale consolidamento delle condizioni instabili. L’atmosfera risulterà ancora più instabile su Alpi, Prealpi e localmente sulla Pianura Padana, con fenomeni che si estenderanno successivamente agli Appennini centrali e alle zone limitrofe. Al mattino, il cielo si presenterà poco nuvoloso al Nordovest e a tratti coperto al Nordest, con qualche pioggia o locale temporale già dalle prime ore.

Dopo metà giornata, i temporali diventeranno più diffusi e organizzati, interessando in particolare l’est Lombardia, il Triveneto e l’Emilia Romagna. Su questi settori saranno attesi temporali accompagnati da grandinate, mentre il resto del territorio manterrà condizioni di prevalente soleggiamento. Il passaggio perturbato potrebbe richiedere alcuni giorni per esaurirsi del tutto, mantenendo una certa variabilità al Nord anche nella prima parte della settimana.

Nonostante l’arrivo dei fenomeni temporaleschi, il contesto termico generale rimarrà caratterizzato da temperature elevate per il periodo, con l’anticiclone africano che mantiene la sua influenza su gran parte del territorio nazionale. Le temperature massime si attesteranno ancora su valori compresi tra 29 e 36 gradi su quasi tutto il territorio, con punte che potranno sfiorare i 40 gradi in Sardegna. Questo contrasto termico tra le masse d’aria calda presenti negli strati bassi dell’atmosfera e l’aria più fresca in quota costituisce il principale fattore energetico alla base dello sviluppo dei temporali più intensi.

Le prospettive per i giorni successivi indicano che questa fase di instabilità rappresenterà una pausa temporanea dall’ondata di calore che ha caratterizzato i giorni precedenti. A partire dal mercoledì 18 giugno, le previsioni meteorologiche indicano un nuovo rafforzamento dell’anticiclone africano, che riporterà condizioni di stabilità atmosferica e un conseguente rialzo termico su tutto il territorio nazionale. Questa nuova fase di caldo interesserà uniformemente la Penisola, dalle regioni settentrionali a quelle meridionali, ristabilendo temperature elevate e condizioni di prevalente soleggiamento.