Il mondo del cinema italiano piange la scomparsa di Lea Massari, musa riservata e intenso interprete drammatico, che si è spenta il 23 giugno 2025 nella sua casa di Roma all’età di 91 anni. Nata Anna Maria Massetani il 30 giugno 1933 nella capitale, assunse il nome d’arte in onore del fidanzato Leo, tragicamente scomparso, quando aveva appena 22 anni. Dopo gli studi di architettura in Svizzera e l’esperienza teatrale giovanile, Massari fece il suo debutto sul grande schermo nel 1954 con Proibito, pellicola diretta da Mario Monicelli che le aprì le porte di Cinecittà e la rivelò al pubblico come interprete di rara intensità.
La carriera di Lea Massari si snoda attraverso i capolavori dell’arte cinematografica europea: è celebre il suo ritratto di Anna in L’Avventura (1960) di Michelangelo Antonioni, che consacrò la sua cifra stilistica fatta di mistero e introspezione, e la sua interpretazione di Clara nella pellicola francese Murmur of the Heart (1971) di Louis Malle, ruolo che dimostrò la sua versatilità oltre i confini nazionali. Non meno significativi i suoi incontri artistici con i grandi maestri del neorealismo e del cinema d’autore: da Sergio Leone, nel suo debutto alla regia con Il colosso di Rodi (1961), in cui Massari interpreta Diala, fino alla collaborazione con Dino Risi in Una vita difficile (1961) e in I sogni muoiono all’alba, film che le valsero il David di Donatello come migliore attrice protagonista nel 1961.
Lea Massari incarnò nella sua trentennale carriera un’immagine di donna aristocratica, riflessiva e distante dalle correnti del divismo. Dotata di una bellezza misurata e di un temperamento schivo, rifiutò ruoli facili per seguire progetti che ne esaltassero la profondità emotiva, guadagnandosi il rispetto e il consenso di pubblico e critica. Nelle pellicole di Francesco Rosi, come Cristo si è fermato a Eboli (1979), ottenne il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista, confermando la sua cifra recitativa in ruoli intensi e complessi.
Con il ritiro dalle scene, avvenuto nei primi anni Novanta, Massari visse lontana dai riflettori, mantenendo uno stile di vita discreto e dedicandosi alla cura degli affetti familiari. Nonostante la sua lontananza dal grande schermo, il suo nome rimane legato a quelle stagioni di grande sperimentazione cinematografica in cui l’Italia dominava le produzioni europee, offrendo interpreti dal carisma ineguagliabile. Il funerale si è svolto in forma privata nella cattedrale di Sutri, seguito da una sepoltura nella cappella di famiglia, in linea con il suo carattere riservato e schivo dalla mondanità.
Attrice e cantante, giurata al Festival di Cannes nel 1975, Lea Massari ha lasciato un’eredità artistica inestimabile, testimoniata dai classici che l’hanno vista protagonista e dalle occasioni in cui il suo volto tradusse in silenzi e sguardi la modernità di un cinema in bilico tra tradizione e avanguardia. Il ricordo di Anna Maria Massetani vivrà nel profondo impatto delle sue interpretazioni, capaci di restituire l’anima inquieta di personaggi che ancora oggi parlano allo spettatore con la stessa forza di un tempo.