Il bilancio delle devastanti alluvioni che hanno colpito il Texas centrale continua ad aggravarsi, con almeno 51 vittime accertate e 27 bambine ancora disperse dopo che le acque del fiume Guadalupe hanno travolto il campo estivo femminile Camp Mystic nella contea di Kerr. La tragedia si è consumata nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 luglio, quando piogge torrenziali hanno causato l’esondazione del corso d’acqua, che in soli 45 minuti si è innalzato di oltre otto metri, travolgendo tutto ciò che si trovava lungo le sue sponde.
Secondo quanto dichiarato dallo sceriffo della contea di Kerr, Larry Leitha, tra le vittime si contano 28 adulti e 15 bambini, mentre nella sola contea di Kerr sono stati recuperati 43 corpi senza vita. Le vittime rimanenti sono state registrate nelle contee limitrofe di Burnet, Kendall, Tom Green e Travis, dove le inondazioni hanno causato ulteriori devastazioni. Le autorità hanno specificato che cinque adulti e tre bambini risultano ancora non identificati, rendendo ancora più drammatico il bilancio di questa catastrofe naturale.
La tragedia ha colpito duramente il Camp Mystic, un campo estivo cristiano per ragazze che da quasi un secolo accoglie centinaia di giovani partecipanti. Al momento dell’alluvione, circa 750 bambine di età compresa tra i 7 e i 17 anni si trovavano nelle strutture del campo, situato lungo le rive del fiume Guadalupe nella località di Hunt. Mentre la maggior parte delle partecipanti è stata evacuata in sicurezza, 27 ragazze risultano ancora disperse, nonostante le ricerche incessanti condotte da oltre mille operatori specializzati.
Le operazioni di soccorso, coordinate dalle autorità locali, statali e federali, hanno visto l’impiego di 14 elicotteri, 12 droni e centinaia di operatori distribuiti in nove squadre di ricerca. Fino ad ora sono state tratte in salvo 850 persone, di cui 167 mediante salvataggio aereo. La Guardia Costiera statunitense ha confermato di aver effettuato 12 voli nell’area colpita, riuscendo a salvare 15 campeggiatori del Camp Mystic e fornendo assistenza medica a 230 vittime dell’alluvione.
Tra le vittime identificate emerge il profilo tragico di Renee Smajstrla, una bambina di otto anni che partecipava al Camp Mystic. La famiglia ha confermato il ritrovamento del corpo attraverso un post sui social media, esprimendo gratitudine per l’aiuto ricevuto nell’identificazione. “Renee è stata trovata e, sebbene non sia l’esito per cui abbiamo pregato, la diffusione sui social media ha probabilmente aiutato i soccorritori a identificarla rapidamente”, ha scritto lo zio Shawn Salta, aggiungendo che “vivrà per sempre la sua vita migliore al Camp Mystic”.
Altri nomi di giovani vittime sono emersi nelle ultime ore: Sarah Marsh, otto anni, proveniente da Mountain Brook in Alabama; Janie Hunt, nove anni; Lila Bonner, nove anni di Dallas. Particolarmente toccante è la storia delle sorelle Blair e Brooke Harber, rispettivamente di 13 e 11 anni, che sono morte insieme nell’alluvione. Il padre ha descritto Blair come “una studentessa eccezionale con uno spirito caloroso e generoso” e Brooke come “una presenza radiosa in ogni riunione, capace di portare gioia e risate a chi la circondava”.
La tragedia ha colpito anche il mondo dei campi estivi con la morte di Jane Ragsdale, direttrice e co-proprietaria del campo Heart O’ the Hills, situato a breve distanza dal Camp Mystic. Ragsdale, descritta come “l’anima del campo”, aveva dedicato la sua vita a questa struttura, iniziando come campeggiatore negli anni Settanta per poi diventarne direttrice nel 1988. Il campo ha dichiarato che “piangiamo la perdita di una donna che ha influenzato innumerevoli vite ed era la definizione stessa di forza e potere”.
La dinamica dell’evento meteorologico ha sorpreso anche i meteorologi e le autorità locali. Le precipitazioni torrenziali hanno riversato sulla zona l’equivalente di diversi mesi di pioggia in poche ore, causando un innalzamento del livello del fiume Guadalupe da sette a 29 piedi in alcune aree. Il vicegovernatore del Texas Dan Patrick ha spiegato che “nel giro di 45 minuti, il livello del fiume Guadalupe si è alzato di 8 metri, verificandosi un’inondazione distruttiva che ha portato via proprietà e, purtroppo, anche vite umane”.
Le autorità hanno ammesso che l’intensità dell’evento ha superato ogni previsione meteorologica. Il capo della Divisione di gestione delle emergenze del Texas, W. Nim Kidd, ha dichiarato che “il Servizio meteorologico nazionale all’inizio della settimana aveva previsto fino a 15 centimetri di pioggia”, una stima che si è rivelata drammaticamente insufficiente rispetto ai 25-30 centimetri effettivamente caduti. Il giudice della contea di Kerr, Rob Kelly, ha ammesso che “non sapevamo che questa inondazione sarebbe arrivata. Non abbiamo un sistema di allerta” nella zona.
Questa mancanza di sistemi di allerta precoce ha sollevato interrogativi sulla preparazione alle emergenze in una regione storicamente soggetta a inondazioni improvvise. La zona colpita, nota come “flash flood alley”, è caratterizzata da un terreno collinare che non consente l’assorbimento delle acque piovane, causando deflussi rapidi e devastanti verso i corsi d’acqua. L’area lungo il fiume Guadalupe ospita da generazioni campi estivi e strutture ricreative, particolarmente frequentati durante il weekend del 4 luglio.
La tragedia ha assunto dimensioni politiche con le critiche rivolte ai tagli al budget federale per i servizi meteorologici. Negli ultimi sei mesi, i tagli lineari promossi dall’amministrazione Trump hanno interessato anche il Servizio meteorologico nazionale, con licenziamenti alla National Oceanic and Atmospheric Administration e al National Weather Service. Ex direttori dell’agenzia meteorologica avevano avvertito sui rischi di questi tagli, prevedendo “inutili perdite di vite umane” a causa di avvisi tardivi o assenti.
Il governatore del Texas Greg Abbott ha firmato una dichiarazione di stato di calamità per diverse contee, includendo successivamente anche la contea di Travis, colpita dalle inondazioni. Abbott ha promesso che “il Texas non si fermerà davanti a nulla per garantire che ogni persona scomparsa venga identificata”, dichiarando domenica giornata di preghiera per lo stato. Il presidente Donald Trump ha definito l’evento “una tragedia orribile” e ha assicurato che l’amministrazione federale fornirà tutto il supporto necessario.
Le operazioni di ricerca continuano senza sosta, con i soccorritori che affrontano condizioni estremamente difficili. Il terreno reso impraticabile dalle inondazioni, la presenza di detriti e le strade danneggiate complicano le operazioni di soccorso. Dalton Rice, city manager di Kerrville, ha dichiarato che “stiamo guardando questa situazione da due prospettive: i dispersi noti, che includono le 27 bambine del Camp Mystic, e l’altro lato di cui non assegneremo una cifra perché semplicemente non lo sappiamo”.
Le testimonianze dei sopravvissuti dipingono un quadro apocalittico dell’evento. Elinor Lester, 13 anni, campeggiatore del Camp Mystic, ha raccontato: “Il campo è stato completamente distrutto. Un elicottero è atterrato e ha iniziato a portare via le persone. È stato davvero spaventoso”. La ragazza ha descritto come una tempesta feroce abbia svegliato la sua cabina poco dopo mezzanotte di venerdì, e quando sono arrivati i soccorritori, hanno legato una corda perché le ragazze si tenessero mentre attraversavano un ponte con le acque che vorticavano intorno alle loro gambe.
Altre testimonianze raccontano di famiglie intere travolte dalle acque. Erin Burgess di Ingram ha descritto un’ora angosciante trascorsa aggrappata a un albero con suo figlio adolescente: “Io e mio figlio siamo galleggiati verso un albero a cui ci siamo aggrappati, mentre il mio ragazzo e il mio cane sono stati trascinati via. È stato perso per un po’, ma li abbiamo trovati”. Gerardo Martinez, 61 anni, ha testimoniato: “L’acqua ha raggiunto la cima degli alberi. Circa 10 metri. Auto, case intere stavano scendendo lungo il fiume”.
La comunità locale si è mobilitata per fornire supporto alle vittime e alle famiglie colpite. Centri di ricongiungimento sono stati allestiti nelle scuole della zona, dove centinaia di evacuati hanno trovato rifugio. Bobby Templeton, sovrintendente del distretto scolastico indipendente di Ingram, ha riferito: “Abbiamo ancora persone che vengono qui a cercare i loro cari. Abbiamo avuto un piccolo successo, ma non molto”. I social media sono diventati uno strumento cruciale per la ricerca dei dispersi, con famiglie che pubblicano foto e appelli disperati per informazioni sui loro cari.
La tragedia ha evidenziato la vulnerabilità delle strutture ricreative situate in zone a rischio idrogeologico. Il Camp Mystic, fondato nel 1926, aveva ospitato nel corso degli anni personalità di rilievo, tra cui le figlie e nipoti dell’ex presidente Lyndon Johnson e dell’ex first lady Laura Bush. La struttura, rinomata per i suoi programmi educativi cristiani, rappresentava una tradizione consolidata per molte famiglie texane, rendendo ancora più doloroso l’impatto di questa catastrofe.
Il bilancio finale di questa tragedia rimane ancora incerto, con le autorità che avvertono come i numeri potrebbero continuare a salire man mano che proseguono le ricerche. La comunità texana si stringe attorno alle famiglie colpite, mentre interrogativi sulla prevenzione e sulla preparazione alle emergenze attendono risposte nei prossimi giorni. L’evento rappresenta uno dei più gravi disastri naturali degli ultimi anni in Texas, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva dello stato e ponendo urgenti questioni sulla sicurezza delle strutture ricreative in zone soggette a fenomeni meteorologici estremi.