“Nessun Dna di soggetti sconosciuti sulla scena del crimine e, ovviamente, tanto meno sul corpo di Chiara”: con queste parole l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, liquida seccamente le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi a proposito del presunto ritrovamento di un profilo genetico maschile non riconducibile né ad Alberto Stasi né ad Andrea Sempio. Una notizia che, secondo il legale, non trova alcun riscontro nei dati ufficiali e rischia soltanto di alimentare confusione su un caso giudiziario già ampiamente definito.
“È un dato totalmente destituito da qualsiasi fondamento”, afferma Tizzoni, ribadendo come la sentenza che ha condannato Stasi a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi sia fondata su riscontri oggettivi e inequivocabili. Ogni ipotesi alternativa, a detta del legale, è frutto di tentativi di revisionismo senza basi concrete, che rischiano solo di riaprire ferite mai rimarginate nella famiglia della giovane vittima, uccisa il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di Garlasco. La posizione della famiglia è chiara: il processo ha stabilito una verità giudiziaria che resta solida, e nessuna suggestione potrà metterla in discussione. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
