Un’intensa perturbazione colpirà l’Italia a partire dalla tarda serata di martedì 9 settembre investendo la penisola prima sulla parte Nord Occidentale per poi spostarsi in breve tempo a coinvolgere tutto il Nord e la fascia tirrenica. Sono attesi forti temporali con nubifragi e raffiche di vento che colpiranno in Attese piogge torrenziali su parte del Friuli: stimati oltre 300 mm in 36 ore, con rischio idrogeologico localizzato tra l’alta pianura e le Prealpi friulane. Secondo le elaborazioni modellistiche, tra cui spiccano in modo particolare quelle fornite dal modello tedesco ICON, ma confermate anche da altri modelli ad alta risoluzione come ECMWF e ARPEGE, si prospettano precipitazioni di notevole entità, con picchi che potrebbero raggiungere e superare i 300 millimetri di pioggia in un arco temporale di circa 36 ore.

Il fenomeno atteso è di natura prevalentemente orografica, determinato cioè dal sollevamento forzato delle masse d’aria umide in arrivo da sud-sudest contro i rilievi prealpini e alpini meridionali. Questo meccanismo favorirà lo sviluppo di precipitazioni persistenti e localmente torrenziali, specialmente sull’alta pianura friulana e lungo il settore montuoso che si estende dalla zona del Monte Musi fino alla Carnia. È importante sottolineare che quest’area è notoriamente la più piovosa d’Italia, con accumuli annuali che in alcune stazioni superano i 3.000 mm, grazie proprio all’interazione tra orografia e circolazioni meridionali umide.
La capacità di assorbimento del territorio è generalmente elevata, con una rete idrografica strutturata e un reticolo fluviale ben sviluppato. Tuttavia, il rischio idrogeologico cresce sensibilmente quando le precipitazioni superano determinate soglie di intensità e durata. Con accumuli stimati tra i 170 mm e oltre i 300 mm, distribuiti in un lasso di tempo relativamente breve (dalla notte di mercoledì fino alla prima parte di giovedì), non si possono escludere criticità legate a frane, smottamenti e, in particolare, esondazioni dei corsi d’acqua minori.

Va ricordato che la previsione dei quantitativi di pioggia in eventi di questa portata presenta un margine di incertezza fisiologico, proprio perché l’intensità e la localizzazione delle precipitazioni dipendono da una molteplicità di fattori, anche su scala locale. Nonostante ciò, la convergenza tra diversi modelli numerici lascia poco spazio ai dubbi sull’arrivo di un’ondata di maltempo di forte impatto, con potenziali ripercussioni sul territorio e sulla popolazione.
In vista dell’evento, è fondamentale mantenersi aggiornati attraverso i canali ufficiali della Protezione Civile e dei Centri Meteorologici regionali, i quali potranno fornire aggiornamenti più puntuali con l’avvicinarsi del fronte perturbato.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!