Un’intensa perturbazione atlantica è attesa sull’Italia settentrionale e sul versante tirrenico tra domenica 22 e lunedì 23 settembre. I principali modelli previsionali – tra cui ECMWF, ICON e il sistema LAM dell’Aeronautica Militare – confermano un peggioramento marcato, con scenari di forte instabilità atmosferica, precipitazioni persistenti e rischio idrogeologico elevato. Si tratta di un sistema frontale particolarmente strutturato, in ingresso da ovest, che interagirà con una massa d’aria preesistente calda e umida di matrice subtropicale, alimentando una ciclogenesi sul Mediterraneo centro-occidentale. Gli effetti al suolo saranno significativi, soprattutto nelle regioni già vulnerabili da un punto di vista orografico e idraulico.
La Liguria, in particolare le province di Savona, Genova e La Spezia, sarà tra le aree più colpite: le ultime corse modellistiche indicano cumulate superiori ai 70 mm in 24 ore, con picchi localizzati che potranno superare i 100 mm, specialmente nei settori appenninici retrostanti. L’interazione con le linee di convergenza e la formazione di temporali autorigeneranti potrebbero dar luogo a fenomeni stazionari, aumentando il rischio di frane e colate detritiche, soprattutto nei comuni costieri e nei versanti acclivi.
L’alta Toscana appare in condizioni ancora più critiche. L’area compresa tra Pisa, Livorno, Pietrasanta, Camaiore, Vergemoli, Barga e Massarosa è sotto osservazione da parte della Protezione Civile e del Centro Funzionale Regionale, a causa di un potenziale scenario di precipitazioni estreme: le ultime proiezioni parlano di accumuli fino a 200 mm in poche ore, valori che in passato hanno già causato eventi alluvionali severi. La natura intensiva dei fenomeni, unita alla saturazione dei suoli, potrebbe portare rapidamente al superamento delle soglie critiche di alcuni bacini secondari.

In Piemonte orientale e alta Lombardia, la situazione sarà tutt’altro che marginale. I settori dell’alto Novarese, in particolare la zona dell’Ossola, il Verbano, il Varesotto e il Comasco, saranno investiti da precipitazioni diffuse con intensità oraria significativa. Gli accumuli previsti superano i 100 mm in 24 ore, con un’elevata probabilità di esondazioni nei corsi d’acqua minori e allagamenti nei centri urbani, soprattutto nelle aree a scarsa capacità drenante.

Alla luce di questi scenari, è altamente probabile che la Protezione Civile emetta allerte arancioni e rosse per rischio idraulico e idrogeologico. La popolazione è invitata a evitare spostamenti non essenziali durante le ore centrali dell’evento perturbato, a monitorare costantemente gli aggiornamenti meteo ufficiali e a seguire le indicazioni delle autorità locali. Particolare attenzione dovrà essere riservata alla viabilità montana e costiera, con possibili interruzioni stradali e ferroviarie dovute a smottamenti, alberi abbattuti o esondazioni improvvise.
Si tratta di un’ondata di maltempo che, per intensità e distribuzione geografica, potrebbe avere un impatto rilevante sulla sicurezza del territorio. Le prossime 48 ore saranno decisive per affinare le previsioni e predisporre eventuali misure di prevenzione. Il quadro sinottico, in continua evoluzione, conferma ancora una volta come il mese di settembre possa rappresentare una fase meteorologicamente critica per l’Italia, soprattutto nel contesto di un clima sempre più soggetto a estremi.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!