L’ottobrata che ha caratterizzato questa settimana si prepara a concludersi bruscamente, segnando una transizione repentina dal clima tardo estivo a condizioni decisamente più fredde e instabili. Dopo giorni dominati da un campo di alta pressione di matrice atlantica, centrato stabilmente sulla Gran Bretagna e capace di estendere il proprio dominio anche verso il Mediterraneo centrale, l’Italia si appresta a vivere un cambio di scenario repentino a partire da lunedì 13 ottobre.
Il weekend del 11-12 ottobre sarà ancora contraddistinto da tempo soleggiato e temperature sensibilmente al di sopra della media del periodo. Sulle regioni peninsulari e in diverse aree del Nord, in particolare Liguria e Toscana, si registreranno massime oltre i 25°C, mentre in Sardegna i termometri potrebbero toccare punte di 26-27°C. Un quadro tipico delle cosiddette “ottobrate”, caratterizzato da giornate serene, aria mite e venti deboli, non necessariamente associato a caldo eccezionale ma comunque ben lontano dai valori termici autunnali standard.
Tuttavia, già da lunedì 13 il contesto sinottico subirà una netta evoluzione. Un flusso d’aria fredda di origine artico-continentale inizierà a scendere verso l’Europa centro-orientale, raggiungendo progressivamente anche l’Italia, a partire dalle regioni adriatiche e settentrionali. Il calo termico sarà marcato e generalizzato, con valori che si porteranno rapidamente al di sotto delle medie stagionali. Questo afflusso freddo andrà ad interagire con masse d’aria più calde e umide di provenienza afro-mediterranea, presenti soprattutto al Sud, innescando un aumento dell’instabilità atmosferica.
Le conseguenze più rilevanti si avranno proprio sulle regioni meridionali, dove la combinazione tra il raffreddamento repentino e il persistere di aria più mite nei bassi strati (complice anche la temperatura ancora elevata dei bacini marini) creerà le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi anche intensi. La lacuna barica presente tra la Penisola Iberica e il Mediterraneo occidentale continuerà inoltre ad alimentare un piccolo ma attivo vortice ciclonico che, seppur lontano dal territorio nazionale, potrebbe indirettamente contribuire a mantenere una certa instabilità sul versante tirrenico meridionale e sulle due isole maggiori, in particolare la Sardegna.
In sintesi, mentre il Nord e il Centro si avviano verso un clima più freddo ma sostanzialmente asciutto, il Sud sarà al centro di una fase perturbata alimentata dal contrasto termico tra masse d’aria di diversa origine. La fase mite degli ultimi giorni rappresenterà dunque l’ultimo scampolo di estate, prima di un ritorno a condizioni climatiche decisamente più consone alla stagione autunnale.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
