Il mese di ottobre sta entrando nella sua fase conclusiva con una dinamica atmosferica tutt’altro che trascurabile. Le analisi dei modelli previsionali per le prossime settimane indicano una configurazione sinottica complessa, con evoluzioni degne di attenzione sia per le ricadute termiche che per quelle pluviometriche, in un contesto tipicamente autunnale ma carico di elementi potenzialmente estremi.
Nella settimana compresa tra il 13 e il 19 ottobre, la presenza di un robusto promontorio di alta pressione sull’Atlantico settentrionale (nota come Atlantic Ridge) determinerà l’infiltrazione di correnti fredde nord-orientali sul Mediterraneo centrale. Questo assetto favorirà una generale diminuzione delle temperature su gran parte della Penisola, con valori inferiori alle medie climatiche del periodo, fatta eccezione per la Sardegna dove il profilo termico si manterrà in linea con la norma. A livello pluviometrico, ci si attende un surplus di precipitazioni sul Meridione e sulle isole maggiori, mentre il Settentrione e alcune aree del Centro – in particolare Toscana, Marche e Umbria – faranno registrare una relativa carenza di piogge. Le restanti regioni centrali si collocheranno su livelli stagionalmente ordinari.
Dal 20 al 26 ottobre si prospetta un cambiamento nel regime circolatorio con il ritorno di correnti occidentali, più miti e umide, di origine atlantica. Le precipitazioni tenderanno a normalizzarsi sull’intero territorio nazionale, eccezion fatta per le Alpi e la Sicilia, dove si prevede un’anomalia negativa. La Toscana potrebbe invece assistere a un incremento dei cumulati, con fenomeni localmente intensi. Sul fronte termico, persisteranno valori inferiori alla norma sulla Pianura Padana, mentre saranno lievemente superiori alla media lungo il versante tirrenico meridionale e sulle isole maggiori. Nel resto d’Italia, le temperature si attesteranno su valori in linea con la terza decade del mese.
Particolare attenzione andrà riservata alla finestra temporale a partire dal 20 ottobre: i principali modelli numerici segnalano la possibilità dell’ingresso di una perturbazione di notevole intensità, potenzialmente in grado di generare precipitazioni abbondanti, anche a carattere di nubifragio. Il peggioramento potrebbe coinvolgere inizialmente il Nord, con successiva estensione verso il resto del Paese. Si tratta di uno scenario coerente con la climatologia del periodo, tradizionalmente caratterizzato da forti contrasti termici tra le ultime rimanenze del caldo estivo e i primi afflussi freddi dal Nord Europa.
Elemento cruciale per comprendere il potenziale di rischio sarà lo stato termico dei bacini marini. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo continuano infatti a presentare anomalie positive, con valori superiori alla media stagionale. Questo surplus energetico si traduce in maggiore evaporazione e quindi in un’atmosfera più ricca di vapore acqueo, il che costituisce un fattore amplificante per lo sviluppo di sistemi convettivi violenti. In tale contesto, l’ingresso di masse d’aria fredda o il manifestarsi di venti di Scirocco – notoriamente caldi e carichi di umidità – può innescare violente convergenze al suolo. Quando queste interagiscono con venti locali come la Tramontana o con orografia complessa, si creano le condizioni ideali per temporali stazionari, capaci di generare nubifragi e alluvioni lampo.
Tra il 27 ottobre e il 2 novembre, il pattern circolatorio rimarrà impostato su una matrice occidentale, ma con margini di incertezza in aumento. In media, le precipitazioni risulteranno in linea con la norma climatica, con deboli anomalie negative sulla Sicilia e lievi surplus attesi sulle regioni tirreniche centrali. Dal punto di vista termico, il Centro-Sud vedrà una tendenza all’aumento dei valori rispetto alle medie, mentre al Nord e nelle aree interne del Centro non si attendono variazioni di rilievo.
Infine, l’arrivo di masse d’aria più fredde entro la fine del mese potrebbe favorire le prime nevicate significative a quote medie sull’arco alpino e sui rilievi appenninici, segnando così il primo, timido passo verso l’imminente stagione invernale.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
