La Protezione Civile della Regione Veneto ha emesso una Allerta Meteo GIALLA per criticità idrogeologica e idraulica con il comunicato numero 59/2025, valido a partire da sabato 1 novembre 2025, ore 14:00. L’avviso riguarda un peggioramento meteo previsto per la giornata di domenica 2 novembre con precipitazioni che si estenderanno da ovest verso est, interessando in modo particolare le aree montane, pedemontane e di pianura del territorio veneto.
Le previsioni ufficiali indicano che durante le ore centrali di domenica, le precipitazioni diventeranno sparse e diffuse, raggiungendo la loro massima intensità nel pomeriggio e in serata. In queste fasce orarie si attendono piogge di moderata intensità, localmente anche forti, accompagnate da rovesci e isolati temporali soprattutto nelle Prealpi e nelle zone di pianura. È prevista una graduale attenuazione dei fenomeni dalla tarda serata, con un rapido esaurimento nella notte successiva.
Le aree maggiormente interessate risultano il Bellunese, le Prealpi e la pedemontana vicentina e trevigiana, dove si stima la possibilità di piogge persistenti e quantitativi localmente abbondanti. Contestualmente, sulle Dolomiti è previsto un progressivo abbassamento del limite delle nevicate da 2300-2500 metri fino a 1500-1700 metri nel corso della serata, mentre sulle Prealpi il limite della neve si manterrà generalmente sopra i 2000 metri.
Dal punto di vista della criticità, l’allerta si estende su diverse province venete con diversi livelli di rischio a seconda delle zone. In particolare, nelle province di Belluno e Treviso si evidenzia una possibile criticità idrogeologica gialla nelle aree del Piave Pedemontano e nell’Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone (comprendenti anche parti delle province di Vicenza e Verona), dove si potrebbe verificare l’innesco di frane superficiali e colate rapide. In queste stesse zone è atteso anche un innalzamento dei livelli della rete idrografica secondaria, con possibile rigurgito delle reti di smaltimento delle acque piovane che potrebbe causare allagamenti localizzati in interrati e sottopassi.
Le altre zone di monitoraggio, che comprendono le province di Verona, Padova, Venezia, Rovigo e Vicenza, godono invece di un livello di criticità di colore verde, sia per la componente idraulica sia per quella idrogeologica, indicando condizioni di rischio più basse ma comunque da tenere sotto controllo.
In dettaglio, le aree coinvolte sono: il Bellunese nel suo complesso, il bacino dell’Alto Piave, il Piave Pedemontano che interessa sia Belluno sia Treviso, l’Alto Brenta e Bacchiglione con l’Alpone (province di Vicenza, Belluno, Treviso, Verona), la zona dell’Adige, Lago di Garda e Monti Lessini in provincia di Verona, nonché la fascia del Po e del fiume Tartaro nella zona di Rovigo e Verona.
Si raccomanda quindi alla popolazione di rimanere aggiornata sull’evoluzione delle condizioni meteo e idrogeologiche, in particolare agli abitanti e ai viaggiatori nelle aree pedemontane e nelle valli del Bellunese, dove il rischio di frane e i fenomeni idraulici potrebbero risultare più marcati. Le autorità territoriali stanno monitorando costantemente la situazione per garantire la sicurezza e la tempestiva comunicazione di eventuali ulteriori aggiornamenti o misure di emergenza. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
