Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Stop al rinnovo della carta d’identità per gli over 70, l’annuncio del Ministro Zangrillo

Il Ministro Zangrillo annuncia un decreto per eliminare il rinnovo decennale della carta d’identità agli over 70, seguendo il modello spagnolo di validità permanente.
Credit © Wikipedia

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha annunciato che nei prossimi giorni arriverà in Parlamento un nuovo decreto semplificazioni contenente una misura destinata a fare notizia: l’abolizione dell’obbligo di rinnovo della carta d’identità per i cittadini con più di 70 anni di età. La dichiarazione è stata resa durante un intervento al programma Next Economy su Giornale Radio, nel quadro di una più ampia strategia di semplificazione amministrativa che il governo sta portando avanti con determinazione.

L’obiettivo dichiarato della misura è quello di semplificare la vita ai cittadini, riducendo gli oneri burocratici che pesano particolarmente sulle fasce più anziane della popolazione. La proposta si inserisce in un contesto di riforme mirate a rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente e più vicina alle esigenze dei cittadini, alleggerendo al contempo il carico di lavoro degli uffici anagrafici comunali.

L’idea di eliminare il rinnovo della carta d’identità per gli anziani non rappresenta una novità assoluta nel panorama europeo. Il governo italiano intende seguire l’esempio della Spagna, dove già da tempo il documento di identità nazionale ha validità permanente per i cittadini che hanno compiuto 70 anni. Nel sistema spagnolo, il Documento Nacional de Identidad ha un periodo di validità di dieci anni per le persone di età inferiore a settant’anni e validità permanente per coloro che superano questa soglia. In via eccezionale, può essere conferita validità permanente anche alle persone di età superiore a trent’anni che dimostrino di essere gravemente disabili.

La normativa europea in materia è contenuta nel Regolamento UE 2019/1157 sul rafforzamento della sicurezza delle carte d’identità dei cittadini dell’Unione, che all’articolo 4 stabilisce che le carte d’identità hanno una validità minima di cinque anni e una validità massima di dieci anni. Tuttavia, il medesimo articolo prevede espressamente una deroga, consentendo agli Stati membri di prevedere un periodo di validità superiore a dieci anni per le carte d’identità rilasciate alle persone di età pari o superiore a 70 anni. È proprio questa apertura normativa che permette all’Italia di introdurre la misura senza violare le disposizioni comunitarie.

Attualmente in Italia la Carta d’Identità Elettronica ha una validità che varia in base all’età del titolare. Per i minori di tre anni il documento ha validità triennale, per i minori di età compresa tra i tre e i diciotto anni la validità è di cinque anni, mentre per i maggiorenni la carta scade dopo nove anni più i giorni intercorrenti fra la data della richiesta e la data di nascita, con un limite massimo di dieci anni come stabilito dal Regolamento europeo.

Il costo del rilascio della Carta d’Identità Elettronica si attesta attualmente intorno ai 22 euro, somma che comprende il corrispettivo ministeriale e i diritti fissi comunali. In caso di smarrimento il costo può salire fino a 27 euro circa. Per le persone anziane, che spesso vivono con pensioni modeste, questi costi rappresentano un onere non trascurabile che si ripete periodicamente ogni dieci anni. Dal punto di vista amministrativo, la richiesta della carta d’identità elettronica richiede un appuntamento presso gli uffici anagrafici comunali, dove vengono raccolti i dati personali, la fotografia e le impronte digitali del richiedente. La procedura allo sportello dura circa quindici minuti e il documento viene successivamente recapitato all’indirizzo del richiedente entro sei giorni lavorativi dal Poligrafico dello Stato. Per le persone anziane con difficoltà motorie o problemi di salute, recarsi agli uffici comunali può costituire un ostacolo significativo.

L’abolizione del rinnovo della carta d’identità per gli over 70 rappresenta solo una delle misure contenute nel decreto semplificazioni che il governo si appresta a presentare in Parlamento. Il provvedimento fa parte di una strategia più ampia che vede il Ministero della Pubblica Amministrazione impegnato nella semplificazione e digitalizzazione di 600 procedure entro giugno 2026, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ad oggi sono state completate 357 semplificazioni normative, di cui 251 di interesse diretto delle imprese. Il governo ha già approvato in prima lettura al Senato nell’ottobre 2025 un disegno di legge semplificazioni composto da 73 articoli, che interviene in diversi settori strategici tra cui sanità, scuola, edilizia, turismo e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Per rendere trasparenti e accessibili tutte le semplificazioni realizzate, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha lanciato il portale Italia Semplice, disponibile all’indirizzo italiasemplice.gov.it. La piattaforma digitale permette a cittadini e imprese di consultare in modo chiaro e ordinato tutte le procedure semplificate, con spiegazioni sulla normativa precedente e sulle novità introdotte. Il portale raccoglie circa 400 semplificazioni, organizzate per settore e costantemente aggiornate.

Il Ministro Paolo Zangrillo, nato a Genova nel 1961 e laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, ha maturato una lunga esperienza manageriale prima di entrare in politica. Ha ricoperto incarichi di rilievo in aziende come Magneti Marelli, Fiat Powertrain Technologies, Iveco e Acea, dove ha acquisito competenze nella gestione del personale e nell’organizzazione aziendale. Entrato in politica con Forza Italia, è stato eletto alla Camera dei Deputati nel 2018 e successivamente al Senato nel 2022, nel collegio uninominale del Piemonte. Dal 22 ottobre 2022 ricopre l’incarico di Ministro per la Pubblica Amministrazione nel governo guidato da Giorgia Meloni.

Zangrillo si è distinto per un approccio pragmatico alle riforme e per l’apertura verso l’innovazione, sostenendo ad esempio il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione. La sua filosofia si basa sul principio che il fulcro dell’azione amministrativa deve essere la persona in quanto titolare di diritti, ricercando un punto di equilibrio tra celerità ed efficacia dei processi e garanzia dei diritti.

Il decreto semplificazioni contenente la misura sull’abolizione del rinnovo della carta d’identità per gli over 70 dovrebbe arrivare in Parlamento nei prossimi giorni, secondo quanto annunciato dal Ministro Zangrillo. Il disegno di legge semplificazioni già approvato dal Senato nell’ottobre 2025 è attualmente all’esame della Camera dei Deputati, con discussioni previste nelle commissioni competenti nel mese di novembre 2025. Il governo punta ad approvare il pacchetto di semplificazioni entro la fine dell’anno, in linea con le scadenze previste dal PNRR.

L’abolizione del rinnovo della carta d’identità per gli anziani rappresenta un segnale concreto di attenzione verso una fascia della popolazione che spesso incontra maggiori difficoltà nel rapporto con la burocrazia. Oltre al risparmio economico diretto legato ai costi di rilascio del documento, la misura comporterebbe benefici in termini di tempo risparmiato, minori disagi per gli spostamenti e riduzione del carico amministrativo per i comuni. Il provvedimento, se approvato, metterebbe l’Italia in linea con le migliori pratiche europee in materia di semplificazione amministrativa, contribuendo a costruire una Pubblica Amministrazione più moderna, efficiente e orientata alle esigenze concrete dei cittadini. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!