Un potente ciclone mediterraneo è pronto a impattare sull’Italia meridionale, con effetti potenzialmente devastanti tra la serata di mercoledì 3 dicembre e la giornata di giovedì 4 dicembre. Le analisi modellistiche più aggiornate confermano l’evoluzione di una vasta area ciclonica alimentata da un’intensa discesa di correnti fredde nord-europee che, interagendo con il calore latente ancora presente nelle acque superficiali del Mediterraneo, daranno origine a un sistema depressionario particolarmente attivo e strutturato.
L’innesco di questo vortice ciclonico si deve al contrasto termico marcato tra l’aria fredda in arrivo dai quadranti settentrionali e le temperature marittime ancora anomale per il periodo: l’energia immagazzinata dal mare durante l’estate e l’autunno, in parte a causa delle ondate di caldo persistente, viene ora rilasciata sotto forma di umidità, fungendo da carburante per la formazione di nubi convettive ad alto contenuto precipitativo. Il risultato sarà un significativo aumento dell’instabilità atmosferica, con sviluppo di celle temporalesche autorigeneranti e precipitazioni localmente estreme.
Le aree più esposte, secondo le attuali proiezioni, saranno la Sicilia orientale, la Calabria ionica, la Puglia meridionale e la Basilicata, dove l’interazione tra orografia locale e circolazione ciclonica potrebbe accentuare l’intensità dei fenomeni. Si prevede che, in alcuni distretti, possano cadere tra gli 80 e i 100 mm di pioggia in un’ora, con cumulate totali fino a 200 mm entro la fine dell’evento. Tali quantità rappresentano un rischio concreto di alluvioni lampo, soprattutto in presenza di corsi d’acqua minori e in territori già saturi a causa delle piogge pregresse.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dai venti forti meridionali che accompagneranno il passaggio del ciclone. Questi venti, oltre a veicolare aria ancora più calda e umida, potranno contribuire ad accrescere l’instabilità dinamica e il moto ascensionale, aggravando ulteriormente le condizioni meteorologiche nelle zone interessate.
La Protezione Civile e i centri funzionali regionali sono in stato di allerta per l’emissione di avvisi e bollettini di aggiornamento. Si raccomanda massima prudenza nei territori coinvolti, evitando spostamenti non necessari e prestando attenzione all’evoluzione della situazione in tempo reale. Particolare cautela dovrà essere mantenuta nelle aree montane e collinari, dove l’effetto stau potrà intensificare i rovesci, e nelle zone costiere esposte a mareggiate.
Il rischio idrogeologico sarà dunque molto elevato tra mercoledì sera e giovedì: con i suoli ormai saturi, anche un breve rovescio intenso potrebbe risultare sufficiente a generare allagamenti rapidi e improvvisi, rendendo pericolose infrastrutture stradali, sottopassi e centri abitati vicini a torrenti o fiumi minori. L’intero evento sarà monitorato costantemente attraverso i radar meteorologici e i modelli a breve termine ad alta risoluzione.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
