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Meteo Dicembre 2025, le Previsioni dell’Aeronautica Militare

Dicembre 2025 secondo l’Aeronautica Militare: prima metà dominata dall’anticiclone, poi instabilità natalizia, ma resta il segnale dominante delle temperature sopra media su quasi tutto il Paese.

Le previsioni meteo-climatiche a medio termine elaborate dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare per il mese di dicembre 2025 delineano un quadro atmosferico che conferma, ancora una volta, la tendenza ormai consolidata verso un inizio d’inverno contraddistinto da condizioni anticicloniche prevalenti e temperature sopra la media, con solo una parziale evoluzione verso scenari più dinamici nel corso delle festività natalizie. I modelli sub-stagionali utilizzati dal centro meteo nazionale mostrano infatti una configurazione barica evolutiva, nella quale si alternano fasi stabili di blocco subtropicale a ingressi ciclonici più organizzati nella seconda parte del mese, sebbene con effetti non uniformi sul territorio.

Nella fase iniziale del mese, ovvero tra l’8 e il 14 dicembre, il Mediterraneo centrale e quindi l’Italia sono stati interessati dalla presenza di un promontorio anticiclonico ben strutturato, alimentato da una componente subtropicale. Tale configurazione ha garantito condizioni atmosferiche sostanzialmente stabili su buona parte del territorio nazionale. Le precipitazioni, di conseguenza, sono risultate inferiori alla media climatologica su diversi settori, in particolare su Friuli-Venezia Giulia, pianura veneta, Emilia-Romagna orientale, tutte le regioni del Centro-Sud e le due isole maggiori. Gli unici segnali di parziale anomalia positiva nei cumulati si sono registrati sul Piemonte centro-orientale e sulla Liguria, aree che, a causa della loro orografia e dell’esposizione a correnti meridionali, hanno beneficiato di locali fenomeni orografici. Sul resto del Nord, i valori precipitativi si sono mantenuti entro i range tipici per la stagione.

Dal punto di vista termico, l’anomalia positiva è stata evidente su tutto il Paese, con scarti superiori alla media stagionale, soprattutto al Nord, dove le inversioni termiche notturne sono state spesso interrotte da richiami miti in quota, con conseguente innalzamento anche delle minime. La persistenza di cielo sereno e la mancanza di significative irruzioni fredde hanno contribuito a mantenere elevato il profilo termico giornaliero.

Nel corso della seconda settimana del mese, compresa tra il 15 e il 21 dicembre, si osserva una parziale attenuazione dell’anomalia anticiclonica, con un cedimento del campo di alta pressione e la progressiva affermazione di un flusso mediamente nordoccidentale, più favorevole al transito di sistemi perturbati. In tale contesto, le precipitazioni tendono a riportarsi su valori prossimi alla media stagionale al Nord, in particolare sull’arco alpino, sulla pianura padana occidentale, sulla Toscana e sulla Sicilia orientale. Tuttavia, la restante parte del Paese, in particolare le regioni centrali adriatiche, il basso Tirreno e le aree interne del Sud, continuano a registrare precipitazioni inferiori alla norma. Nonostante il parziale cambio di regime, il segnale termico resta fortemente positivo, con valori superiori alla media, ancora una volta più marcati al Nord.

L’evoluzione più significativa si registra nella settimana di Natale, tra il 22 e il 28 dicembre, quando si afferma sul Mediterraneo una configurazione ciclonica più marcata, associata a una maggiore curvatura del flusso in quota. Tale evoluzione determina un ritorno delle precipitazioni su valori medi stagionali su gran parte del territorio nazionale. Il pattern meteorologico si fa quindi più dinamico, con maggiore variabilità atmosferica e la possibilità di fenomeni più diffusi, anche se non particolarmente intensi. Le temperature, tuttavia, non mostrano un rientro marcato verso la media climatologica, restando ancora generalmente al di sopra della norma, specie lungo la fascia peninsulare dove i valori massimi continuano a risentire dell’effetto mitigante delle correnti sud-occidentali.

La settimana conclusiva del mese, tra il 29 dicembre 2025 e il 4 gennaio 2026, è quella che presenta naturalmente la maggiore incertezza previsionale, vista l’estensione temporale delle elaborazioni. Tuttavia, anche in questo caso i modelli climatologici del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare suggeriscono il mantenimento di un contesto ciclonico, con precipitazioni in linea con le medie del periodo. Sul piano termico, si osserva una possibile tendenza alla normalizzazione delle temperature su alcune aree del Paese, in particolare sui rilievi settentrionali, sulla Toscana e sulla Sardegna. Tuttavia, persiste un’anomalia positiva sulle pianure del Nord, sul Centro e sul Sud peninsulare, compresa la Sicilia, dove i valori termici potrebbero continuare a mantenersi superiori rispetto alle medie stagionali.

Nel complesso, dicembre 2025 si configura, secondo le analisi e le proiezioni dell’Aeronautica Militare, come un mese in prevalenza anticiclonico nella prima metà, con scarse precipitazioni e temperature diffusamente al di sopra della media, e una seconda parte del mese contraddistinta da una maggiore instabilità, che tuttavia non è riuscita a bilanciare del tutto il deficit pluviometrico accumulato nelle settimane precedenti. La persistenza del segnale termico positivo su scala nazionale rappresenta l’elemento più significativo del mese, confermando la tendenza stagionale a inverni sempre più miti, specialmente nelle fasi iniziali.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!