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Meteo, l’anticiclone non molla ma ecco QUANDO torna la PIOGGIA

L’alta pressione insiste sull’Italia, bloccando il ritorno della pioggia. Primo possibile cambiamento dopo il 16 dicembre, ma solo al Sud e sulle Isole. Nord ancora a secco.

L’Italia è alle prese con un’anomalia atmosferica evidente e persistente: da diversi giorni, gran parte del Paese è dominata da condizioni meteo stabili, soleggiate e insolitamente miti, in un contesto climatico più primaverile che invernale. L’assenza di precipitazioni, l’ampia presenza di cielo sereno (fatta eccezione per le nebbie nelle ore più fredde) e le temperature superiori alle medie stagionali rappresentano i segnali tangibili di un blocco atmosferico ormai ben consolidato.

La causa principale di questa prolungata stabilità è da ricercarsi in una vasta e robusta area di alta pressione, posizionata sull’Europa centro-occidentale, che agisce come un vero e proprio scudo contro l’ingresso delle perturbazioni atlantiche. Questo pattern barico è tipico delle fasi invernali dominate dalla subsidenza anticiclonica, che inibisce lo sviluppo verticale delle nubi e contribuisce al ristagno di masse d’aria nei bassi strati, favorendo fenomeni di inversione termica e la formazione di nebbie, specie sulla Pianura Padana e nelle valli del Centro.

Nelle prossime giornate, fino almeno alla metà del mese, la situazione non subirà cambiamenti rilevanti: il dominio anticiclonico continuerà a garantire condizioni asciutte e termicamente anomale, con temperature che, soprattutto nei valori massimi, supereranno localmente i 14-16°C anche al Nord, mentre sulle regioni meridionali si potranno toccare punte di 18-20°C in presenza di venti di caduta dai rilievi.

Uno spiraglio di cambiamento comincia a profilarsi attorno al 16-17 dicembre, quando alcuni modelli previsionali ipotizzano un indebolimento dell’alta pressione sul fianco occidentale europeo. In particolare, una discesa d’aria più fredda e instabile in uscita dalla vasta depressione d’Islanda potrebbe riuscire a lambire il Mediterraneo centro-occidentale, aprendo la strada a un primo impulso ciclonico in grado di riportare precipitazioni sull’Italia.

Tuttavia, al momento, la traiettoria di questi sistemi perturbati appare incerta e potrebbe limitarsi a coinvolgere solo parzialmente il nostro territorio, con precipitazioni che, secondo gli ultimi aggiornamenti modellistici, riguarderebbero soprattutto le due Isole Maggiori e alcune aree del Sud peninsulare. Il Nord e il Centro potrebbero rimanere ancora ai margini del flusso umido atlantico, con eventuali effetti più modesti.

L’elemento chiave per un ritorno generalizzato del maltempo sarà la riattivazione della cosiddetta “porta atlantica”, ovvero il ripristino del flusso zonale occidentale, attualmente deviato a latitudini ben più settentrionali. Solo in presenza di una configurazione favorevole – con l’afflusso di correnti perturbate dall’Oceano – potremo assistere a una fase più dinamica e tipica della stagione invernale, caratterizzata da piogge più diffuse, ventilazione più vivace e un auspicabile ricambio d’aria.

In attesa di conferme, la seconda metà di dicembre si preannuncia quantomeno più variabile, ma sarà necessario monitorare quotidianamente l’evoluzione dei modelli per definire con maggiore precisione tempistiche e aree coinvolte.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!