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Meteo, siete pronti? Torna la NEVE nei prossimi giorni (anche a quote basse): le Province a Rischio

Neve in arrivo sul Nord-Ovest: fiocchi dai 700 metri su Cuneo, Torino e Biella. Fino a 50 cm sulle Alpi Marittime, neve anche a 300 metri su Asti e Alessandria. Attenzione alla viabilità.

Una nuova perturbazione di origine atlantica si prepara a riportare la neve sul Nord-Ovest italiano, in particolare nella giornata di martedì 16 dicembre. I modelli meteorologici più aggiornati indicano un peggioramento delle condizioni atmosferiche già dalle prime ore del mattino, con precipitazioni diffuse e localmente intense, accompagnate da un graduale abbassamento della quota neve.

I primi fiocchi sono attesi sulle Alpi occidentali, dove si assisterà a un’intensificazione delle correnti sud-occidentali in quota, che favoriranno lo sviluppo di nevicate abbondanti a partire dai 700-800 metri di altitudine. Le province di Cuneo, Torino e Biella saranno le prime interessate, in particolare i settori alpini e prealpini, dove si prevedono accumuli significativi.

Sulle Alpi Liguri e Marittime, in particolare nelle valli superiori delle province cuneesi, si potranno raggiungere i 40-50 cm di neve fresca oltre i 1000 metri, con punte anche superiori nei comprensori di Prato Nevoso, Limone Piemonte e Argentera. Più a nord, anche l’area dell’Alta Val di Susa e del Sestriere (provincia di Torino) beneficerà di nevicate compatte e continue, ideali per il rilancio della stagione sciistica in vista delle festività natalizie.

Nel corso della giornata, il fronte instabile traslerà verso est, portando la neve anche sulle regioni alpine centro-orientali. In Valle d’Aosta, in Lombardia (soprattutto Valtellina e Alta Valcamonica), in Trentino-Alto Adige, nel Cadore e nelle Alpi del Friuli Venezia Giulia si prevedono nevicate oltre i 1200-1300 metri, con accumuli compresi tra i 15 e i 25 cm nelle aree più esposte. Si tratterà di una neve a tratti pesante, influenzata dalle correnti miti meridionali che manterranno temperature relativamente elevate nei medi strati.

Sulle aree appenniniche centro-settentrionali, invece, la quota neve sarà ben più alta a causa del richiamo caldo prefrontale: i fiocchi bianchi cadranno solo oltre i 1900-2000 metri, senza interessare quindi i fondovalle o le località montane medie.

Particolarmente interessante il quadro sinottico sul basso Piemonte, dove le condizioni orografiche e la presenza di una struttura termica al suolo più fredda potrebbero consentire la formazione di un “cuscino freddo” nei bassi strati. Questo fenomeno, combinato con precipitazioni intense e improvvise, potrà dare origine a cosiddette nevicate da rovesciamento, ovvero situazioni in cui l’aria fredda delle quote superiori viene trascinata rapidamente verso il suolo da forti rovesci, generando fiocchi bagnati, di grandi dimensioni, spesso spettacolari ma potenzialmente problematici per la viabilità.

In queste circostanze, non è esclusa la comparsa della neve fin verso i 250-300 metri di altitudine, in particolare tra le colline del Monferrato astigiano, l’alessandrino occidentale (Acqui Terme, Ovada) e le zone pedemontane del cuneese orientale. Sarà quindi fondamentale prestare attenzione alla possibile formazione di accumuli rapidi e consistenti anche su tratti stradali collinari e pianeggianti, soprattutto nelle ore centrali del giorno.

Il Nord-Ovest, ancora una volta, si conferma protagonista della scena invernale italiana: la configurazione attuale rappresenta una delle combinazioni più favorevoli per la neve a bassa quota in Piemonte, e potrebbe regalare nuovi episodi nevosi anche nelle giornate successive, in un contesto meteo che resta dinamico e decisamente invernale.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!