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Meteo Natale, in arrivo NEVE fino ad 1 metro, ecco le province coinvolte

Il ciclone di Natale porterà fino a un metro di neve tra il Cuneese e il Torinese, con nevicate abbondanti a partire dai 500 metri. Previste criticità nella viabilità alpina durante le festività.

Il Natale 2025 sarà ricordato per il ritorno della neve su buona parte dell’arco alpino occidentale, grazie all’imminente ingresso di un’intensa perturbazione atlantica che, tra lunedì 22 e Santo Stefano, interesserà l’Italia con effetti significativi, in particolare sul nord-ovest e lungo il versante tirrenico. La configurazione sinottica si presenta ormai ben delineata: un doppio minimo depressionario, strutturato in assetto “a occhiale”, si posizionerà tra il Golfo del Leone e il medio Tirreno, mentre un promontorio anticiclonico, sbilanciato verso nord, ostacolerà la traslazione verso est del sistema ciclonico, determinando una stazionarietà della struttura e un conseguente prolungamento delle precipitazioni.

Fondamentale sarà la dinamica termo-barica che si instaurerà sull’Italia settentrionale: il richiamo mite e umido da sud, in sovrascorrimento su uno strato d’aria fredda preesistente, alimentata da un modesto ma efficace afflusso orientale, favorirà condizioni ideali per nevicate anche abbondanti a quote medio-basse sull’arco alpino occidentale. Secondo le ultime elaborazioni del modello GFS, il limite delle nevicate si attesterà mediamente attorno ai 500 metri nel Cuneese, con possibili sconfinamenti più in basso nei fondovalle nelle ore notturne.

Gli accumuli previsti risultano rilevanti: entro il 25 dicembre sono attesi fino a 100 cm di neve fresca nelle vallate del Cuneese, in particolare lungo la valle Stura di Demonte (Vinadio, Argentera, Colle della Maddalena), la Val Varaita (Sampeyre), la valle del Tanaro (Garessio), fino a Ceva, Mondovì e lo stesso capoluogo Cuneo, che potrebbe vedere accumuli consistenti.

Significativi gli apporti anche nel Torinese, dove si stimano 60–70 cm tra la Val Pellice, la Val Chisone, la Valle di Susa, la valle dell’Orco e le valli di Lanzo, con massimi localizzati prossimi al metro nelle zone più elevate.

Nevicate diffuse anche sulla Valle d’Aosta e l’Ossola, dove il limite si collocherà tra i 700 e i 900 metri, con intensità e persistenza in attenuazione rispetto al Piemonte occidentale. La particolare orografia delle Alpi sud-occidentali e la disposizione delle correnti in quota, orientate da sud-ovest, favoriranno fenomeni orografici intensi, con persistente apporto umido sui versanti esposti.

La fase perturbata, se confermata, rappresenterebbe il primo vero evento nevoso di rilievo della stagione 2025-2026 per il nord-ovest italiano, dopo settimane di relativa siccità. Le condizioni meteo implicheranno criticità nella viabilità alpina e pedemontana tra il 22 e il 25 dicembre: si raccomanda la massima attenzione nei trasporti, specie lungo l’asse Torino-Cuneo e nei collegamenti transfrontalieri del Colle di Tenda e del Maddalena.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!