Le previsioni meteorologiche mensili diramate dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare delineano un quadro atmosferico complesso per il passaggio tra fine 2025 e l’inizio del 2026. Sebbene la natura probabilistica di queste tendenze a lungo termine imponga cautela nell’interpretazione, l’attenta combinazione di modelli numerici ensemble, analisi climatologiche e interpretazione esperta consente di tracciare linee evolutive plausibili con un significativo grado di attendibilità.
La settimana dal 22 al 28 dicembre 2025 sarà dominata da una configurazione barica di blocco sull’Europa settentrionale, con un robusto anticiclone scandinavo che impedisce la progressione zonale delle perturbazioni atlantiche. Queste, intrappolate in una traiettoria meridiana, tenderanno a stazionare sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, determinando sul nostro Paese un regime dominato da un’anomalia ciclonica ben strutturata. Le masse d’aria in quota saranno di tipo marittimo, relativamente miti, il che si tradurrà in temperature e precipitazioni al di sopra delle medie climatologiche su tutto il territorio nazionale.
Nel periodo 29 dicembre 2025 – 4 gennaio 2026, l’assetto barico andrà incontro a una parziale riorganizzazione: la struttura anticiclonica sull’Atlantico settentrionale si ritirerà verso ovest, permettendo l’ingresso di aria fredda di matrice polare che alimenterà ulteriormente l’anomalia ciclonica già presente nel Mediterraneo centrale. Le precipitazioni si manterranno superiori alla norma su gran parte dell’Italia, con l’eccezione delle regioni alpine, dove si attesteranno sui valori climatologici tipici del periodo. Sul fronte termico, si assisterà a un calo delle temperature al di sotto della media al Centro-Nord, mentre al Sud si manterranno sostanzialmente in linea con i valori stagionali.
La prima settimana di gennaio (5 – 11 gennaio 2026) sarà caratterizzata da una persistenza del regime ciclonico, seppure con un’intensità leggermente inferiore rispetto alla settimana precedente. I regimi pluviometrici resteranno sopra la norma sul Centro-Sud, mentre al Nord si prevede una normalizzazione delle precipitazioni. Il profilo termico sarà inferiore alle medie climatiche su tutto il Paese, con un generale raffreddamento che coinvolgerà anche le regioni meridionali.
Infine, nella settimana dal 12 al 18 gennaio 2026, pur aumentando l’incertezza legata all’orizzonte previsionale più lontano, si prospetta una persistenza del quadro ciclonico sull’Italia. Le precipitazioni si manterranno sopra la media al Sud, mentre al Centro-Nord tenderanno a rientrare nella norma. Le temperature saranno ancora inferiori alla media al Nord, mentre al Centro-Sud si prevede un ritorno ai valori climatici tipici del periodo.
In sintesi, l’andamento previsto per il periodo in esame evidenzia un contesto dominato da anomalie cicloniche persistenti, in grado di generare precipitazioni frequenti, spesso superiori alla media, e una graduale flessione delle temperature, con valori termici inferiori alla norma in particolare sul Nord Italia. Una configurazione che, se confermata, merita attenzione per l’elevato potenziale di impatti associati, specie in termini di eventi meteo-intensi o criticità idrogeologiche localizzate.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
