Un’intensa perturbazione atlantica, già in fase di affondo sul bacino del Mediterraneo, andrà approfondendosi nelle prossime 48 ore evolvendo in una depressione chiusa centrata sul Tirreno. Ne conseguirà un marcato peggioramento delle condizioni meteorologiche su buona parte della Penisola, con piogge diffuse, rovesci a carattere temporalesco e nevicate a tratti abbondanti sull’arco alpino e lungo l’Appennino settentrionale. La dinamica sarà accompagnata da un progressivo calo termico sulle regioni settentrionali, con conseguente abbassamento della quota neve, specie nella giornata di mercoledì 24 dicembre, vigilia di Natale.
Martedì 23 dicembre il peggioramento interesserà inizialmente il Nord-Ovest, dove si prevedono piogge diffuse e localmente intense, in particolare tra Piemonte centro-occidentale e Ponente ligure. Accumuli significativi sono attesi su Cuneese e Savonese interno. Fenomeni più sparsi interesseranno anche l’Emilia-Romagna e il basso Veneto, mentre sul resto del settentrione la giornata si manterrà prevalentemente asciutta. Le nevicate, inizialmente relegate a quote medie, cadranno al mattino oltre i 750-800 metri tra Val Bormida e Cuneese, a circa 900 metri sulle Alpi Cozie e attorno ai 1400 metri in Valle d’Aosta. Nel corso della giornata la quota neve tenderà ad alzarsi fino a 1300-1400 metri per il temporaneo richiamo di correnti più miti da sud-ovest.
Sul Centro-Sud la giornata sarà contraddistinta da rovesci anche intensi sul versante tirrenico, con particolare riferimento a Lazio e Campania. Precipitazioni diffuse interesseranno anche la Sardegna e la Sicilia settentrionale, con locali temporali. Rovesci sparsi si estenderanno inoltre al Salento e al Golfo di Taranto. Restano asciutte le regioni adriatiche centrali, parte della Puglia settentrionale e la Basilicata interna. Le temperature, per effetto della ventilazione meridionale, si manterranno miti al Centro-Sud, mentre al Nord saranno più contenute, pur senza eccessi.
Mercoledì 24 dicembre la depressione tenderà a consolidarsi sul Mediterraneo centrale, innescando precipitazioni più diffuse anche sul resto del Nord, in particolare su Emilia-Romagna, Lombardia orientale e Triveneto. L’aria più fredda in ingresso dalla Porta della Bora provocherà un netto abbassamento della quota neve, specie tra il pomeriggio e la serata. Sull’Appennino Romagnolo la neve cadrà inizialmente oltre i 1200 metri, ma la quota scenderà progressivamente fino a 700 metri nel pomeriggio e localmente a 500-600 metri entro la serata. Nevicate diffuse sono attese su tutto l’arco alpino, con quota in calo fino a 700-900 metri sulle Alpi Orientali e tra i 1000 e i 1200 metri sulle Alpi Centrali e Occidentali. Deboli episodi nevosi oltre i 1250 metri saranno possibili anche sull’Appennino abruzzese in serata.
Sul Centro-Sud persisteranno condizioni di marcata instabilità sulle regioni tirreniche: attesi rovesci e temporali di forte intensità tra Lazio meridionale, Campania e Sardegna occidentale. Locali fenomeni interesseranno anche la Sicilia tirrenica. Sul resto del territorio, in particolare lungo le regioni adriatiche e ioniche, il tempo si manterrà in prevalenza asciutto o con fenomeni di debole entità.
Le condizioni meteorologiche resteranno pertanto perturbate fino a ridosso del Natale, con particolare attenzione alla possibile formazione di ghiaccio sulle strade montane e al rischio idrogeologico localizzato nelle aree soggette a piogge più persistenti.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
